Pannelli solari: il progetto iSplash dimezza i costi
Costi di produzione dimezzati e ridotte le emissioni di CO2
Al giorno d’oggi sempre più persone stanno scegliendo di passare al fotovoltaico. Installare dei pannelli solari sul proprio tetto, infatti, è una scelta vantaggiosa sotto molteplici punti di vista. Ti permette, infatti, di produrre energia pulita per alimentare le utenze della tua abitazione e conseguentemente di abbattere i costi in bolletta. Difatti, attraverso l’autoconsumo potrai renderti sempre più indipendente dalla rete elettrica nazionale proprio perché potrai usufruire dell’energia che produrrai tu stesso attraverso il tuo impianto.
Nell’articolo di oggi ti parleremo di un ambizioso progetto per abbattere i costi dei pannelli fotovoltaici e, allo stesso tempo, per dimezzare le emissioni di CO2 al momento della costruzione. La cosa ancora più interessante? È un progetto tutto italiano!
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Sei pronto? Iniziamo!
Prima un piccolo ripasso: come sono fatti i pannelli solari?
Gli elementi e i materiali che compongono un pannello fotovoltaico sono i seguenti:
- Base di appoggio
- Etilen Vinil Acetato (EVA)
- Cella fotovoltaica
- Vetro temprato
- Cornice di alluminio
- Scatola di ingiunzione
Inoltre, è bene ricordare che l'impatto ambientale dei pannelli fotovoltaici è pressoché nullo, dato che i materiali che lo compongono sono riciclabili al 95%. Non perderti il nostro blog sullo smaltimento dei pannelli solari.
Pannelli solari monocristallini e policristallini
I moduli monocristallini sono composti da cristalli in silicio orientati tutti nella stessa direzione. Tale caratteristica permette così al modulo fotovoltaico di produrre più energia quando vengono colpiti perpendicolarmente dalla luce del sole. Inoltre, presentano una maggiore efficienza rispetto ai policristallini in condizioni di basse temperature e minore intensità solare.
I pannelli fotovoltaici policristallini, invece, hanno i cristalli di silicio orientati in modo casuale. Ciò significa che la loro efficienza rimane invariata durante il corso della giornata. Al contrario dei monocristallini, i policristallini presentano una produttività più elevata in presenza di temperature più alte e maggiore intensità solare.
Noi di Otovo lavoriamo principalmente con i pannelli solari monocristallini, in modo da garantirvi la migliore prestazione a qualunque ora del giorno per il vostro pannello fotovoltaico.
Progetto iSplash: innovazione all’italiana
Entriamo più nel vivo dell’argomento iniziando a parlarti di questo innovativo progetto che verte sull’eliminazione delle paste d’argento dalle celle fotovoltaiche per abbattere i costi dei pannelli fotovotlaici e le emissione di CO2 in fase di costruzione dei pannelli solari.
Questo ambizioso obiettivo è coordinato dalla ricerca tecnologica di un’azienda italiana - gemellata all’Università Sapienza di Roma - e ormai è in cantiere da ormai più di un decennio. Ma finalmente siamo giunti a un risultato concreto: è arrivato il riconoscimento dell’European Innovation Council, ente che ha finanziato il progetto con 8 milioni di euro.
Il progetto iSplash (Industrial Selective Plating for Solar Heterojunction) - presieduto da Marco Balucani, professore associato del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, elettronica e telecomunicazioni alla Sapienza - è stato riconosciuto dalla Commissione europea come uno dei 74 beneficiari dell’European Innovation Council Accelerator first cut-off 2022, programma dedicato allo sviluppo di start-up e imprese europee ad alto potenziale tecnologico. La società è l’unica impresa italiana a essere stata selezionata.
In cosa consiste il progetto
Nello specifico, il progetto consiste nella sostituzione dell’argento dal processo di fabbricazione delle celle fotovoltaiche - elemento fondante dei pannelli solari - con un altro metallo conduttore, in questo caso il rame, per ridurre il costo di produzione dei moduli di almeno il 30% e abbattere la carbon footprint del 90%.
Ma qual è la novità di questa sperimentazione? Facciamo prima un passo indietro specificando come l’argento presente nelle celle fotovoltaiche sia necessario per effettuare i contatti elettrici e raccogliere l’energia prodotta dai pannelli. Al contempo, però, i costi di questo materiale si aggirano attorno agli 800€ per chilogrammo, e per la produzione di un solo chilo si emettono in atmosfera più di 540 kg di CO2 equivalente. Il progetto iSplash ha l’obiettivo di sostituire l’argento con il rame, materiale molto più conveniente sia da un punto di vista economico che ambientale.
Grazie alla nostra tecnologia siamo in grado di sostituire l’argento con il rame. Il costo del rame è quasi un centesimo e anche la carbon footprint è infinitamente più bassa: meno di 5 chili di CO2 equivalente. [...] Ci siamo inventati un modo di applicazione con micro-pipette con le quali riusciamo a posizionare il liquido di rame in modo molto preciso. Ci sono voluti dieci anni di ricerca, ma ora il processo è validato a livello europeo e ci ha consentito di ottenere il finanziamento.
Spiega al riguardo Marco Balucani.
Il progetto iSplash fa ben sperare per il futuro del fotovoltaico, fonte rinnovabile tra le più convenienti per perseguire la transizione energetica e assicurare un futuro sostenibile alle nuove generazioni.
I produttori di pannelli solari con cui collabora Otovo
Infine, prima della conclusione di questo articolo, scopri con noi i produttori di pannelli solari con cui collabora Otovo. Nella nostra azienda ci affidiamo soltanto ad aziende leader nel settore e che abbiano una filosofia green in linea con la nostra.
Attualmente, i produttori di pannelli solari a cui ci affidiamo sono i seguenti:
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