Inizia a risparmiare ora con Otovo. Scopri ora il potenziale del tuo tetto!

Presentata la nuova strategia contro i cambiamenti climatici

Dopo anni ha finalmente preso il via l’iter per l'approvazione del Piano di Adattamento alla Crisi Climatica (PNACC), il programma pensato al fine di proteggere l’Italia dalle calamità naturali, oggi sempre più estreme.

Quello che ha attraversato il Piano è in realtà un lungo percorso, iniziato nell’ormai lontano 2017 ma che all’epoca non è riuscito a ottenere l’attenzione necessaria. Questo fino al termine del 2022, quando i disastri naturali che hanno colpito il territorio italiano hanno spinto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a pubblicarne una versione aggiornata.

Così, assieme ai più ampi piani europei di sostenibilità ambientale, il PNACC si prefigge l’obiettivo di contrastare gli eventi estremi rendendo le condizioni climatiche un'opportunità di sviluppo.

In questo articolo Otovo analizziamo insieme i principali punti del Piano, quali sono i risultati che ci si prefigge di raggiungere e come il fotovoltaico e l’energia rinnovabile possano contribuire a favorire uno sviluppo e un domani più sostenibile.

Se prima di continuare la lettura pensi sia il momento giusto per iniziare a produrre energia pulita, digita il tuo indirizzo nella barra sottostante e calcola subito il tuo preventivo personalizzato!

Bene, iniziamo!


Crisi climatica: il contesto mondiale

La necessità di dare una nuova direzione alla lotta ai cambiamenti climatici è diventata, soprattutto in questi ultimi mesi, una priorità assoluta.

Prima di proseguire dai un'occhiata a questo video Instagram, per scoprire subito qualcosa in più sulla grave situazione climatica italiana:

Di fronte allo scoppio della guerra e della crisi energetica, sociale ed economica che sta colpendo il Mondo intero è stato necessario porre la questione ambientale sotto nuovi e più potenti riflettori.

Eventi quali la Cop27 e il G20 hanno visto il clima protagonista assoluto di nuove strategie politiche, necessarie per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi e riconfermati dall’Agenda 2030, per il contenimento del surriscaldamento globale e la riduzione delle emissioni di gas nocivi.

Ogni Paese ha dunque portato sul proprio tavolo Piani e nuove manovre da applicare il prima possibile.

In Italia il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il testo del nuovo Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, finalizzato all’attuazione della più ampia Strategia Europea di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SEACC).

Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio questo Piano!


Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

L’obiettivo del PNACC è quello di fornire una linea d’azione per implementare le iniziative volte a ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, così da migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici, nonché trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare.

Un Piano che, secondo gli esperti, permetterà di favorire una più ampia cooperazione tra territori italiani e la condivisione di sempre più progetti e tecnologie per la costruzione di un domani sostenibile.

Il raggiungimento di queste finalità è scandito, all’interno del PNACC, dall’attuazione di alcune azioni di importanza primaria, necessarie per realizzare un’efficace strategia di adattamento. Tra queste troviamo:

  • L’attivazione di infrastrutture per lo scambio di dati e analisi sull’adattamento
  • La realizzazione di attività volte a promuovere la partecipazione e aumentare la consapevolezza dei cittadini
  • La valutazione dei costi e dei benefici delle misure di adattamento
  • Lo sviluppo e l’attuazione di strategie e piani di adattamento ai diversi livelli
  • Il monitoraggio e la valutazione continua dei progressi compiuti a livello nazionale, settoriale e territoriale
Le azioni di importanza primaria
Le azioni di importanza primaria

Nel testo del nuovo Piano sono inoltre presenti tre diverse tipologie di misure:

  • Quelle definite soft, ovvero giuridiche, sociali, gestionali e finanziarie in grado di modificare il comportamento e gli stili di vita dei cittadini aumentando la loro consapevolezza sul tema climatico
  • Quelle verdi, basate sulla natura e sui servizi ecosistemici per migliorare la capacità adattiva
  • Quelle infrastrutturali e tecnologiche, per rendere fisicamente più resilienti edifici, infrastrutture, reti e territori

PNACC: perché è così importante

La necessità di attuare queste misure assume un ruolo davvero importante per il nostro Paese. Questo perché l’Italia si trova nel cosiddetto “hot spot mediterraneo”, ovvero una delle aree del Pianeta che si stanno riscaldando più rapidamente di altre, facendo registrare variazioni importanti sia nella temperatura che nelle precipitazioni medie annue. Il risultato è un accrescimento dei rischi naturali del nostro territorio, i cui effetti colpiscono direttamente la nostra economia e società.

Per questo motivo è necessario, come indicato dal PNACC, un “adattamento” a tali condizioni che ci aiuti ad anticipare gli effetti climatici avversi attraverso misure adeguate a prevenire e ridurre al minimo i danni sfruttando le opportunità che possono presentarsi.


Conclusione

Quella presentata dal PNACC si configura come una via d’uscita alla difficile situazione climatica che sta attraverso il nostro tempo, e da cui è importante uscire per mezzo di un cambio di rotta. E una delle strade che ci si pone davanti è quella del passaggio alle fonti di energia rinnovabile.

Queste ultime possono contribuire in maniera significativa ad arginare e contrastare i cambiamenti climatici, riuscendo nell'intento di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C prima che la crisi evolva in modo catastrofico e a favorire lo sviluppo di un’economia più verde e circolare.

Spinta da provvedimenti come il REPowerEU, il piano per accelerare la transizione europea verso le fonti rinnovabili, la necessità di investire in energia pulita deve diventare sempre più potente e radicata.

Nell’attesa che sempre più piani d’azione vengano proposti e attuati, noi di Otovo vogliamo ricordarti che ognuno di noi può decidere di dare un contributo per un domani sostenibile grazie alla scelta di installare un impianto fotovoltaico.

Passare all’energia solare per la propria abitazione può aiutare a ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 e di carbon footprint nell'atmosfera che causano i cambiamenti climatici, aiutando così noi e il nostro Pianeta a vivere in modo più green.

E così, nella costruzione di una strada per il futuro, puoi contribuire subito anche tu!

Clicca il link sottostante per iniziare ora la tua rivoluzione solare.

Passa all'energia solare con Otovo


Domande frequenti

Cos’è il PNACC?

Il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici è una strategia che mira a delineare tutte le azioni necessarie a ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici sull'ambiente, sui settori socio economici e sui sistemi naturali del nostro Paese

Su cosa si basa il PNACC?

Il Piano si basa su un processo di sviluppo incentrato sul dialogo e sul coinvolgimento fra diversi enti, territori, esperti e ricercatori con l’obiettivo di identificare una serie di attività volte all’adattamento e al superamento della crisi climatica.

Ricevi un'offerta!
Ti sei iscritto correttamente a Otovo Italia | Blog Fotovoltaico in Italia
Bentornato! Sei entrato correttamente.
Bene! Ti sei iscritto correttamente.
Il tuo link è scaduto
Benissimo! Controlla la tua mail per trovare il link per accedere.