I benefici della decarbonizzazione
Decarbonizzazione è un concetto che sta diventando sempre più comune.
In questo articolo ti spiegheremo quali sono i benefici della decarbonizzazione, sia in termici climatici che economici, ovvero un elemento fondamentale per rispettare gli obiettivi di sostenibilità dettati dall’Agenda 2030 e contrastare il surriscaldamento globale.
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Che cos'è la decarbonizzazione
Il concetto di decarbonizzazione indica il passaggio a un sistema economico che in modo sostenibile riduca le emissioni di anidride carbonica (CO₂) fino a eliminarle completamente in futuro.
Per raggiungere questo obiettivo, la scelta dell'Europa è stata quella di sostituire gradualmente le fonti di produzione fossili con energie rinnovabili come l'eolico, il fotovoltaico e le biomasse, che hanno una capacità maggiore di decarbonizzazione del sistema energetico globale.
Esistono anche altre metodologie per raggiungere la carbon neutrality, ma sono tecnologicamente più complesse e costose. Queste includono tecniche che impediscono il rilascio di CO₂ nell'atmosfera attraverso sistemi di depurazione dei fumi negli impianti industriali o catturano l'anidride carbonica già presente nell'aria, imprigionandola e immagazzinandola.
I benefici della decarbonizzazione
Tra i benefici della decarbonizzazione, dunque di una transizione verso una forma energetica a basse emissioni, vi è il contributo fondamentale al raggiungimento della neutralità carbonica, con l'obiettivo di eliminare completamente le emissioni di gas serra entro il 2050, come stabilito dall'Accordo di Parigi.
Quest'ultimo, stipulato tra gli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite, mira ad accelerare significativamente la transizione energetica concentrandosi principalmente sui settori dell'energia, dei trasporti e dell'edilizia.
Il solo passaggio dai combustibili fossili all'impiego di fonti rinnovabili potrebbe costituire un contributo significativo alla decarbonizzazione, specialmente se accompagnato dalla diffusione della mobilità elettrica che consenta l'utilizzo di tali fonti in tutti i settori. Per ottimizzare l'utilizzo delle energie rinnovabili, è essenziale sviluppare sistemi di accumulo energetico, che possono essere rappresentati da batterie o dal sistema power-to-gas. Quest'ultimo impiega la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, consentendo la conversione dell'energia elettrica prodotta ma non utilizzabile in combustibile (idrogeno o metano).
Decarbonizzazione: a che punto è l'Italia?
Negli ultimi anni l’Italia ha compiuto passi significativi verso la decarbonizzazione, registrando una progressiva riduzione delle emissioni di gas serra e una crescita costante nell’uso di fonti rinnovabili. Secondo i dati più recenti, nel 2023 le emissioni si sono ridotte del 26% rispetto ai livelli del 1990, un risultato che colloca l’Italia sopra la media dell’Unione Europea. Il trend di decrescita è stato particolarmente marcato dal 2005 in poi, con un calo del 34,8% delle emissioni.
Ciononostante, la diminuzione delle emissioni in Italia è reale, ma troppo lenta rispetto alla traiettoria necessaria per raggiungere la neutralità climatica al 2050. Per rispettare gli obiettivi dell’UE, l’Italia dovrebbe arrivare a –55% entro il 2030 (rispetto al 1990): ciò significa quasi raddoppiare il ritmo di riduzione nei prossimi 6 anni.
I settori che dovrebbero contribuire maggiormente e che attualmente si trovano in difficoltà sono:
- Trasporti
- Edilizia (residenziale commerciale e dei servizi pubblici)
La decarbonizzazione in Europa
Qual è invece la condizione del sistema produttivo in Europa?
Gli stati europei intendono arrivare al 2030 con una capacità di 40Gw e con un contributo al mix energetico del 14% per il 2050.
Attualmente però se le istituzioni, i governi, la società civile, le imprese e i singoli cittadini non dovessero collaborare all’attuazione di politiche di mitigazione e contrasto degli effetti del Climate Change, ovvero il cambiamento climatico, i risultati saranno catastrofici - ricorda il report. Le conseguenze riguarderanno, oltre che un aspetto economico di crisi, anche la perdita di terreni e raccolti dovuta all’innalzamento del livello dei mari, una mancata produttività legata al caldo estremo e un aumento delle malattie.
A mettere ancora più in allarme ci sono le condizioni atmosferiche che si stanno registrando proprio ora.
Ecco qui di seguito un'infografica riassuntiva:

La svolta sostenibile: i cosiddetti “turning point”
Un rapporto di Deloitte individua quattro punti chiave per raggiungere i cosiddetti “turning point”, ovvero il sorpasso dei benefici (economici, ambientali e sociali) sui costi nel percorso globale di transizione ecologica e ottenere così tutti i benefici della decarbonizzazione.
I quattro punti chiave sono i seguenti:
- Aumentare gli investimenti pubblici e privati a favore della transizione ecologica e di un comparto economico e produttivo a basse emissioni;
- Implementare una collaborazione tra settore pubblico e privato e la stipula di politiche capaci di guidare il cambiamento verso la decarbonizzazione;
- Promuovere all’interno dei sistemi economici e sociali locali una green economy in grado di crescere a tassi maggiori rispetto all’equivalente a impronta fossile;
- Impegnarsi a gestire i “turning point”, ossia il momento in cui i benefici della transizione verso la carbon neutrality, ovvero la decarbonizzazione, superano i corrispondenti costi e si imbocca la strada della crescita positiva.
Quattro punti chiave per raggiungere i Turning Points |
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Aumentare gli investimenti pubblici e privati |
Implementare una collaborazione tra settore pubblico e privato |
Promuovere la green economy |
Impegnarsi a gestire i cosiddetti turning points |
Come usare con consapevolezza le risorse
Cultura, finanza e tecnologia sono le componenti alla base della rivoluzione green. Secondo il report di Deloitte sarà necessario un cambiamento comportamentale da parte dei cittadini e delle istituzioni, e la creazione di una cultura dell’uso consapevole e razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili. Il risultato? Una sensibilizzazione verso il pianeta per implementare la crescita degli investimenti green responsabili in iniziative sostenibili.
Un altro aspetto fondamentale è l’adozione di tecnologie innovative e a ridotto impatto ambientale. A questo binomio si aggiunge anche la finanza sostenibile a sostegno di iniziative green e indispensabile per la creazione di nuove opportunità di crescita e sviluppo.
Punit Renjen, CEO di Deloitte Global, si è espresso così a riguardo:
“L’economia è dalla parte di un futuro a basse emissioni. Se i governi, le industrie e i mercati finanziari continueranno a riallocare il capitale nella decarbonizzazione, il mondo potrà accelerare verso le emissioni nette zero e sbloccare le opportunità economiche che ne derivano”.
Bisogna agire adesso
Ogni stato dovrà impegnarsi per raggiungere l’obiettivo comune di emissioni nette zero e contrastare definitivamente la carbon footprint, così da ottenere tutti i benefici della decarbonizzazione. Ovviamente, ogni percorso verso la decarbonizzazione sarà a sé stante alla luce della specifica struttura economica e all’intensità di carbonio (indice che rispecchia l’efficienza di un sistema produttivo di beni e servizi), all’esposizione ai danni climatici, agli accordi istituzionali e ai propri punti di forza e capacità economiche.
In ogni caso, a prescindere dalla zona geografica, per ogni angolo del pianeta il momento di agire è adesso, e per farlo è necessario puntare sulle energie rinnovabili.
"2030 Decarbonization Challenge"
La decarbonizzazione, ovvero la progressiva riduzione delle emissioni di CO₂ e gas serra, è oggi una delle sfide centrali per affrontare il cambiamento climatico e costruire un futuro sostenibile. Ma quali sono, concretamente, i vantaggi di questa transizione?
Benefici ambientali
Il primo e più evidente beneficio è la riduzione dell’inquinamento atmosferico e il miglioramento della qualità dell’aria, specialmente nelle aree urbane. A lungo termine, ciò significa anche contenere l’innalzamento delle temperature globali, mitigando eventi estremi come siccità, ondate di calore, alluvioni e incendi.
Benefici economici
La decarbonizzazione non è solo una spesa: è anche un’opportunità economica. Investire in energie rinnovabili, mobilità elettrica, efficienza energetica e tecnologie pulite crea nuovi posti di lavoro e stimola la crescita di settori innovativi. Inoltre, riduce la dipendenza dall’importazione di combustibili fossili, rendendo il sistema energetico più sicuro e stabile.
Benefici sociali e sanitari
Meno emissioni significano aria più pulita e quindi meno malattie respiratorie e cardiovascolari, con un impatto positivo sulla salute pubblica e una riduzione dei costi sanitari. Inoltre, un sistema energetico decarbonizzato, basato su risorse locali, può contribuire a ridurre le disuguaglianze sociali, promuovendo l’accesso all’energia e lo sviluppo territoriale.
Per scoprire di più sulla decarbonizzazione ti consigliamo di dare un'occhiata al nostro video Instagram!
Il fotovoltaico può contribuire alla decarbonizzazione
L’energia del sole è un’energia pulita che fa bene all’ambiente; è una fonte rinnovabile gratuita e inesauribile e, soprattutto, non produce emissioni di CO2 nell’atmosfera.
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Domande frequenti
Che cos'è la decarbonizzazione?
La decarbonizzazione è il processo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera, mirando a limitare l'impatto dei gas serra sul cambiamento climatico.
Quali sono i benefici della decarbonizzazione?
I benefici della decarbonizzazione includono la riduzione delle emissioni di gas serra, il miglioramento della qualità dell'aria, la promozione di energie sostenibili e la mitigazione del cambiamento climatico.