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Come l’economia circolare può essere applicata al settore edilizio

Secondo un briefing dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), è diventato sempre più importante applicare i principi di circolarità e di sostenibilità a tutti i settori che fanno parte della nostra vita.

In questo articolo vogliamo parlarti dell'importanza di sviluppare un settore edilizio sostenibile, che possa aiutare a pianificare una serie di azioni per costruire case in modo differente che aiutino ad accelerare la sua decarbonizzazione e prevenire la crisi climatica.

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In cosa consiste il briefing AEA?

Pubblicato da AEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente, il briefing “Cutting greenhouse gas emissions through circular economy actions in the buildings sector“ è uno studio mirato ad analizzare i vantaggi dell’utilizzo dei principi dell’economia circolare in Europa.

Tra i punti emersi, è stato evidenziato come i due terzi delle emissioni globali di gas serra prodotti ogni anno siano collegati ai flussi di materiali e al modo in cui vengono procurati, consumati e smaltiti.

Lo studio ha preso in considerazione il settore edilizio come uno dei principali ambiti in cui è necessario intervenire affinché si possa assistere, in tutto il territorio europeo, a una significativa diminuzione di tali emissioni.

Il report ha inoltre evidenziato che tra il 2005 e il 2019 le politiche esistenti e gli inverni più caldi hanno contribuito a una riduzione del 29% delle emissioni di CO2 degli edifici durante la loro fase di utilizzo. Tuttavia, questa tendenza dovrà accelerare considerevolmente affinché venga raggiunto l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% netto entro il 2030.

Per tali motivi è stato sottolineato quanto sia importante apporre cambiamenti considerevoli nell’ambito edilizio, come regolamentazioni e una serie nuove linee guida da seguire affinché si possa parlare di edilizia sostenibile.


Cos’è l’edilizia sostenibile?

Quando si parla di edilizia sostenibile si intende l’insieme di pratiche adottate per la progettazione, la realizzazione e la gestione di strutture abitative e non, che prevedono l’utilizzo di materiali, fonti di energia e tecniche che ne riducano l’impatto ambientale.

Si tratta di azioni importanti, che segnano un cambio di rotta nelle costruzione edilizie e che negli ultimi anni hanno portato alla nascita di numerose certificazioni, prima tra tutte la certificazione LEED, e dell'eco design.

Riconosciuta a livello mondiale, questa certificazione si è affermata come nuovo standard per le costruzioni eco-compatibili, che ha permesso di esaltare gli aspetti green degli immobili e conferendo loro un valore aggiunto.

Il tutto, quindi, improntato verso l’adozione di linee guida che fanno parte dell’economia circolare.


Il significato di economia circolare

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che si basa sulla condivisione, sul riutilizzo e sul riciclo di materiali e prodotti esistenti in modo da farli durare il più a lungo possibile.

Un sistema economico che permette di estendere il ciclo di vita dei prodotti contribuendo così a ridurre i rifiuti al minimo.

L’economia circolare è l’impegno che l’Europa si è posta di raggiungere al fine di raggiungere la neutralità climatica. Nel febbraio 2021 gli stati membri hanno approvato il piano d’azione contenente le regole, gli obiettivi e le linee guida affinché i prodotti immessi nel mercato europeo siano progettati per durare più a lungo, siano più facili da riutilizzare, riparare, riciclare e contengano il più possibile materiali riciclati anziché materie prime primarie.

La transizione verso un’economia circolare porta con sé innumerevoli vantaggi.

Oltre a una diminuzione dei materiali di scarto, permette anche una riduzione di emissioni nocive, un aumento della competitività all’interno del mercato europeo e una significativa possibilità di crescita economica, che si traduce in un diretto un aumento di posto di lavoro.

Alcuni esempi di economia circolare

Adottare una strategia di economia circolare in un’attività produttiva si traduce in alcuni semplici, ma significativi cambiamenti.

Esempi di economia circolare applicabili ai vari settori possono essere:

  • Realizzare centrali a biogas partendo da residui di produzione agro-alimentare;
  • Riciclare pneumatici fuori uso attraverso l’utilizzo delle micro-onde;
  • Produrre tessuti per mezzo di scarti derivanti da lavorazioni alimentari;
  • Riciclare la plastica per realizzare nuovi materiali.

Se vuoi scoprire di più relativamente a questa tematica, ti consigliamo di vedere il TedTalk sottostante:


Come applicare i principi di economia circolare all’edilizia

Fare in modo che il settore edilizio metta in atto azioni più circolari e sostenibili non è solo un ideale, ma una vera necessità.

Basti pensare infatti che, a livello europeo, l’edilizia è oggi responsabile di più del 50% dell’estrazione delle materie prime e costituisce una delle fonti principali di generazione di rifiuti (circa il 35%).

Per rendere circolare il processo edilizio è necessario quindi agire all’interno dell’intero processo progettuale e operativo.

Apporre variazioni più green al tradizionale iter costruttivo si traduce in una serie di interventi che permettano di agire lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio: dalla produzione dei materiali alla fase di costruzione, dalla fase d’uso fino al suo fine vita.

Passa a uno stile di vita più sostenibile

Tornando al briefing promosso da AEA, gli esperti hanno condiviso alcuni punti fondamentali su cui agire.

Le fasi principali a cui applicare principi circolari

L’applicazione delle politiche dell’economia circolare al settore edilizio possono aiutare a ridurre contemporaneamente l’uso di materiali, i rifiuti e le emissioni di gas serra, aiutando inoltre l’Unione Europea (UE) a raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica nell’ambito del Green Deal europeo.

In particolare, sono state evidenziate 3 le fasi edilizie che offrono le maggiori riduzioni:

  • La fase di progettazione, che attraverso la riduzione della specificazione del calcestruzzo nei piani di costruzione, può aiutare a ridurre del 12% le emissioni;
  • La fase di produzione, che grazie all’utilizzo di cementi innovativi e alternativi, può arrivare a una riduzione del 16%;
  • La fase di demolizione e di gestione dei rifiuti, che con il riutilizzo dell’acciaio strutturale può portare a riduzioni di emissioni fino al 15%.

Le azioni di rinnovamento circolare

Nell’ambito degli obiettivi preposti, l’AEA ha modellato una serie di azioni fondamentali da attuare:

  • Aumentare l’intensità di utilizzo trasformando gli spazi esistenti in aree polivalenti in modo tale da ridurre la necessità di nuovi spazi in nuovi edifici;
  • Implementare il retrofitting, ovvero “aggiornare” l’uso di alcuni edifici già esistenti adattandoli alle richieste del mercato;
  • Scegliere materiali e prodotti da costruzione di lunga durata in questo modo verrà ridotta la frequenza di costruzioni future;
  • Ritardare la demolizione degli edifici e agire invece sulla riparazione di strutture e fondamenta di edifici invecchiati.

Edilizia sostenibile e decarbonizzazione

Abbiamo visto dunque che il settore dell’edilizia è responsabile di una considerevole quantità di emissioni di CO2 a livello non solo europeo, ma addirittura mondiale. Tuttavia, nonostante le varie difficoltà, ha a sua disposizione numerose strategie e soluzioni sostenibili, che gli consentiranno di invertire rotta e di seguire un nuovo percorso verso obiettivi di sostenibilità.

Su larga scala, l’applicazione di nuove strategie costruttive consentiranno al settore di contribuire al processo di decarbonizzazione, rispettando così gli obiettivi di sostenibilità dettati dall’Agenda 2030 per contrastare il surriscaldamento globale.

Per quanto riguarda invece i cittadini, nuove costruzioni che seguono direttive sostenibili permettono di avere case all’insegna della tecnologia e dotate dei più innovativi sistemi di efficientamento energetico. Ne sono un esempio le case passive, ovvero abitazioni con un fabbisogno energetico molto basso che riesce a essere autosufficiente utilizzando i propri metodi per creare energia.


Conclusione

Nell’ottica di un’edilizia sempre più circolare, anche le scelte dei cittadini rappresentano un aiuto importante.

Decidere di installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto permette di contribuire alla riduzione di emissioni di CO2,  prevenire il surriscaldamento globale e aumentare il valore della propria abitazione. Inoltre, grazie alla produzione di energia solare e pulita ridurrai notevolmente i costi in bolletta e aiuterai a salvaguardare il nostro pianeta.

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