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Un piano di Elettricità Futura per contrastare l’emergenza energetica

In questo articolo ti spiegheremo il piano proposto da Elettricità Futura per contrastare l’attuale emergenza energetica causata dalle importazioni di gas e dai prezzi vertiginosi delle risorse energetiche elettriche e a combustibili fossili.

La salvaguardia dell’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 (e la conseguente smorzatura della carbon footprint) rientra tra le massime priorità di ogni paese europeo che ha aderito all’Agenda 2030. Oltre a ciò, focalizzandoci sulla questione italiana, è preso in grandissima considerazione anche l’aspetto economico-finanziario del nostro Paese, che causa non poche problematiche e preoccupazioni.

Scopriamo insieme il piano per contrastare l'emergenza climatica.

Sei pronto? Iniziamo!


Il piano di Elettricità Futura

Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, durante la sua audizione parlamentare su DL Energia ha ricordato l’importanza di sfruttare le grandi risorse di energie rinnovabili di cui siamo già a disposizione. Alla luce dei rincari in bolletta a causa del prezzo del gas e dell’elettricità schizzato alle stelle, le fonti rinnovabili nazionali offrono una soluzione sicura ed ecosostenibile.

Per risolvere la situazione abbiamo proposto al Governo di sbloccare 60 GW di nuovi impianti rinnovabili.

Queste le parole di Agostino Re Rebaudengo alle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera in merito alla nuova possibile soluzione sostenibile per contrastare l’emergenza energetica in cui versa il nostro Paese. Un ruolo fondamentale è giocato anche dai contratti a prezzo fisso ventennali che non temono le oscillazioni del mercato e dalle nuove formule di compravendita dell’energia verde.

Se venissero sbloccati 60 GW di rinnovabili entro giugno ciò comporterebbe un taglio del 20% delle importazioni di gas, ossia 15 miliardi di metri cubi di gas metano in meno.

Lo sblocco di questo ingente quantitativo di rinnovabili avrebbe un impatto diretto anche sullo sviluppo economico del nostro Paese, poiché darebbe la possibilità di creare 80mila posti di lavoro in più e permetterebbe di risparmiare ben 23 miliardi di euro tramite la stipulazione di contratti a lungo termine. Senza contare che tutto ciò richiederebbe soltanto lo 0,15% della superficie italiana o l’1,3% della superficie agricola ad oggi in disuso (terreno, oltretutto, che potrebbe essere comunque sfruttabile grazie a nuovi approcci impiantistici come l’agrovoltaico).


Come sbloccare questo potenziale?

L’associazione Elettricità Futura, per l’effettiva attuazione di questa soluzione green, suggerisce di potenziare l’organico e le funzioni delle Commissioni VIA (ovvero quelle commissioni che si occupano di individuare, descrivere e valutare gli effetti sull’ambiente e sul benessere del cittadino di progetti pubblici o privati, nonché di prevenire e/o eliminare gli impatti negativi prima che questi si verifichino effettivamente) e PNRR/PNIEC.

Oltre a ciò, suggerisce di conferire ad Agostino Re Rebaudengo, Presidente dell’associazione, il ruolo di Commissario straordinario per l’emergenza energetica.


Il ruolo del fotovoltaico contro l’emergenza energetica

L’energia solare, come ormai è risaputo (ma mai troppo ribadito) potrebbe giocare un ruolo cardine nella lotta contro l’emergenza energetica (e contro l’emergenza climatica). L’energia prodotta dal sole grazie ai pannelli solari è una delle energie più pulite e meno costose da cui si potrebbe attingere per la produzione dell’elettricità.

Essendo un’energia pulita, l’energia prodotta dai pannelli solari non ha impatto sull’ambiente, poiché non produce emissioni di CO2 nell’atmosfera e, soprattutto, dà la possibilità di svincolarsi quasi totalmente dalla rete elettrica nazionale e di abbassare i costi in bolletta.

Noi di Otovo crediamo fermamente nella nostra missione di produzione di energia pulita nelle case degli italiani. Attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tuo tetto, infatti, avrai la possibilità di renderti sempre più indipendente dalla rete elettrica e di combattere il surriscaldamento globale.

Oltretutto, merita menzione il fatto che l'Italia si sia classificata in sesta posizione tra i paesi con uno stile di vita sostenibile! Questo traguardo è da annoverare tra le conquiste del popolo italiano che, negli ultimi anni, si è impegnato nell'adozione di comportamenti sempre più green e in sempre più ambiti, come l'alimentazione, l'acquisto di beni e servizi, la gestione dei rifiuti e l'adozione di energie pulite.

Tuttavia, l'ambito in cui c'è ancora margine di un profondo miglioramento è quello della mobilità sostenibile. Infatti, solo il 38% della popolazione predilige l'utilizzo di e-car, e-bike, monopattini elettrici o mezzi pubblici per i suoi spostamenti.

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Domande frequenti

Cosa comporterebbe lo sblocco di 60 GW di rinnovabili?

Se venissero sbloccati 60 GW di rinnovabili entro giugno ciò comporterebbe un taglio del 20% delle importazioni di gas, ossia 15 miliardi di metri cubi di gas metano in meno.

Come si potrebbe sbloccare questo potenziale?

L’associazione Elettricità Futura, per l’effettiva attuazione di questa soluzione green, suggerisce di potenziare l’organico e le funzioni delle Commissioni VIA e PNRR/PNIEC.

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