La mobilità sostenibile: cos'è e perché è importante
Una breve guida Otovo sulla mobilità sostenibile
Combattere il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico sono obiettivi comuni che caratterizzano diversi Stati membri dell’Unione Europea e, negli ultimi anni, stanno diventando sempre più importanti.
In questo contesto il tema della mobilità sostenibile è uno degli argomenti più discussi tra le politiche ambientali locali, nazionali e mondiali poiché rappresentano, nel concreto, l'impegno di rendere la mobilità più sostenibile per la salvaguardia del nostro Pianeta.
In questo articolo approfondiremo il concetto di mobilità sostenibile e capiremo perché è così importante. Ma prima di iniziare calcolati subito un preventivo gratuito e personalizzato! Ti basterà immettere nella barra sottostante il tuo indirizzo di interesse.
Sei pronto? Iniziamo!
Cos’è la mobilità sostenibile?
Il termine mobilità sostenibile indica un sistema ideale dei trasporti che permette di ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico del settore, rendendo allo stesso momento gli spostamenti più veloci ed efficaci. Nello specifico, la mobilità sostenibile è volta a ridurre o a eliminare:
- L’inquinamento atmosferico
- L’inquinamento acustico
- La congestione stradale
- Il tasso di incidentalità
- Il deturpamento delle aree urbane causato dagli autoveicoli
- Il consumo del territorio dovuto alla realizzazione di nuove infrastrutture ed edifici
- I costi degli spostamenti a carico della comunità e del singolo individuo.
Quando una nazione si pone come obiettivo lo sviluppo di progetti di mobilità sostenibile, si focalizza sia sull’ecologia, sull’ambiente che sul miglioramento della qualità di vita delle persone.
Oggigiorno, la mobilità sostenibile sta diventando anche smart (dall’inglese “intelligente”). Questo processo di sviluppo è possibile grazie all’implementazione di nuove tecnologie e al comportamento delle persone. Da quest'ultimo concetto si evince che la sensibilizzazione di questa tematica tra gli individui è fondamentale per il successo del progetto.
Perché la mobilità sostenibile è importante?
La mobilità sostenibile impatta positivamente sia sulla società, sull’economia che sull’ambiente.
A livello ambientale la mobilità sostenibile è un fattore essenziale per tutelare l’ambiente. Infatti, i mezzi di trasporto sono tra i principali vettori di inquinamento atmosferico. Puntando sulla mobilità sostenibile, invece, si potrebbe contribuire in modo significativo alla riduzione della carbon footprint.
Anche a livello economico i trasporti sostenibili apportano dei benefici. Se andassimo ad esempio al lavoro a piedi, o con la nostra bicicletta, risparmieremmo i costi di spostamento. Inoltre, in molte città si è diffuso il concetto di sharing mobility, che permette una riduzione dei costi legati all’uso di un’automobile privata. Inoltre, la maggior parte dei veicoli in condivisione, come automobili, monopattini o biciclette è solitamente alimentata ad elettricità, così da ridurre i costi del carburante e salvaguardare allo stesso tempo l’ambiente.
A livello sociale, la mobilità sostenibile consente di migliorare la qualità della vita degli individui, soprattutto per coloro che abitano nelle grandi città. Infatti, tutti i mezzi sostenibili riducono il traffico stradale e il tasso di incidentalità.
Le forme di mobilità sostenibile
Esistono diverse forme di trasporto sostenibile. Le più diffuse sono:
- Mobilità pedonale: camminare è la forma più semplice di mobilità sostenibile. Infatti, camminare non produce inquinamento atmosferico, non crea traffico e non prevede dispendio economico. Quando è possibile, quindi, è consigliabile spostarsi a piedi. Numerose sono le iniziative volte a promuovere questo tipo di mobilità: si pensi, ad esempio, al pedibus, iniziativa lanciata da diverse scuole italiane.
- Mobilità a due ruote: andare in bicicletta rappresenta un’ottima iniziativa ecologica e sostenibile. Se camminare non permette di spostarsi su medie distanze, la bicicletta sì. A livello europeo, Belgio e Olanda adottano da sempre questa tipologia di mobilità sostenibile che consente ai lavoratori di svolgere la tratta casa-lavoro su un mezzo a due ruote. Inoltre, in diverse città italiane è stato lanciato il bike sharing, ovvero il noleggio di biciclette che consente a coloro che non hanno una bicicletta di proprietà di spostarsi in bicicletta per la città. L’utilizzo della bicicletta riduce notevolmente l’inquinamento atmosferico. Infatti, questo mezzo di trasporto non emette gas nocivi, non alimenta il traffico urbano ed è particolarmente economico. Attualmente, inoltre, il mercato delle biciclette elettriche sta raggiungendo traguardi in termini di sostenibilità e avanzamento delle tecnologie tali per cui usufruire di questo mezzo di trasporto elettrico è sempre più facile e coinvolgente.
- Trasporti pubblici: nella categoria dei mezzi pubblici rientrano: treni, autobus, tram, metropolitane e tutti i mezzi di trasporto usati per spostarsi a livello urbano, regionale e nazionale. I mezzi pubblici rientrano tra le forme di mobilità sostenibile, dato che trasportano più persone e riducono l’uso delle automobili private. In questo modo l’impatto ambientale è ridotto, come anche il congestionamento urbano.
- Auto elettriche o ibride: come abbiamo già visto in un nostro articolo, le auto elettriche, o ibride, sono considerate un'alternativa eco-friendly alla mobilità in auto privata. Infatti, la mobilità elettrica rappresenta una soluzione a impatto zero sia a livello ambientale che acustico. Non solo le automobili full electric, ma anche quelle ibride si rivelano delle valide soluzioni per la lotta contro l'inquinamento atmosferico. Infatti, un’auto ibrida emette circa il 40% di CO2 in meno rispetto a un’automobile a carburante.
In più, è sempre più facile trovare delle colonnine di ricarica per auto elettriche in città, ma anche su strade extraurbane. - Car sharing: la sharing mobility si basa sul concetto di condivisione del mezzo di trasporto. Il car sharing consente quindi di noleggiare un’auto a livello individuale per spostarsi autonomamente. Questa tipologia di trasporto permette al viaggiatore di pagare solamente il trasporto in base alla tratta percorsa, evitando quindi costi di acquisto, manutenzione, assicurazione RCA bollo e riferimento. Negli ultimi anni, in molte città italiane, si è diffuso il car sharing elettrico che ha portato con sé benefici ambientali ed economici.
- Car pooling: il car pooling è un’altra forma di mobilità sostenibile e permette di viaggiare in condivisione utilizzando una vettura di proprietà privata. Il car pooling si basa quindi sull’utilizzo di un’auto privata da parte di più passeggeri che compiono tragitti simili. Grazie al car pooling è possibile ridurre le emissioni di CO2 e limitare la congestione stradale.
Gli interventi a livello pubblico per implementare una mobilità sostenibile
L'implementazione di forme di mobilità sostenibile richiede che il singolo cittadino decida di tutelare sé stesso, la società in cui vive e l’ambiente circostante. Tuttavia, l’Amministrazione Pubblica può favorire la diffusione di una mobilità sostenibile mediante interventi urbani, tra cui:
- Piste ciclabili: la costruzione di piste ciclabili è un’ottima iniziativa per promuovere la mobilità sostenibile a due ruote all’interno di centri urbani ed extraurbani.
- Zone a traffico limitato (ZTL): queste zone attivano il blocco del traffico nelle aree centrali della città. Questo blocco può riguardare sia i veicoli privati sia quelli più inquinanti. In questo modo nelle aree ZTL possono circolare solamente mezzi pubblici e veicoli a zero impatto ambientale.
- Corsie preferenziali: istituire corsie preferenziali è un incentivo per promuovere la mobilità sostenibile. Infatti, grazie a queste corsie, i mezzi di trasporto pubblico possono viaggiare più velocemente, riducendo il traffico urbano e incentivando le persone a prendere i mezzi pubblici.
- Blocchi del traffico: con questa iniziativa temporanea si vieta ai mezzi privati di circolare. In questo modo si riducono le emissioni di CO2 e si contiene il traffico nelle zone più frequentate.
- Parcheggi a pagamento: comunemente delimitati da strisce blu, questi parcheggi sono diffusi all'interno dei centri urbani con lo scopo di disincentivare le persone a utilizzare la propria automobile privata. In questo modo si favorisce l’uso di trasporti pubblici, la mobilità pedonale e a due ruote.
La mobilità sostenibile in Europa
Come anticipato, il tema della mobilità sostenibile è ormai centrale per molti progetti a livello europeo. A partire dal 2004 la Commissione Europea ha dato il via alla European Mobility Week, una campagna per promuovere l'utilizzo della mobilità elettrica.
Dalla prima edizione, anno dopo anno, questo concetto è diventato sempre più di rilievo, basti pensare che nel 2021 hanno partecipato a questa campagna ben 3184 città.
Brevemente, questa iniziativa chiede a tutti i partecipanti uno sforzo per promuovere la mobilità sostenibile con giornate di blocco del traffico, promozione della sharing mobility e convegni per educare i cittadini su questa tematica. Nel 2020 le città premiate sono state Mönchengladbach e Lilienthal in Germania, Grenoble in Francia e Bilbao in Spagna.
Oltre a questa iniziativa, diverse città europee hanno sperimentato dei modelli di città senza auto (o quasi). Tra queste ricordiamo:
- Oslo: la capitale norvegese è stata la prima città senza auto in assoluto. Come si è potuto implementare questo modello? Semplicemente sostituendo i parcheggi a bordo strada con panchine, piste ciclabili, marciapiedi e piccole aree verdi.
- Gand: dal 1997 le auto non possono entrare nella città fiamminga. Se ti stai chiedendo come visitarla, la risposta è semplice: a piedi o in bicicletta. Quest’ultima opzione è una delle più funzionali data la fitta presenza di piste ciclabili, parcheggi e servizi di noleggio.
- Pontevedra: dal 2000 il centro storico di questa città è stato chiuso al traffico. Grazie a questa iniziativa le emissioni di CO2 sono crollate del 70% e molte persone hanno deciso di trasferirsi in centro città.
- Friburgo: la bellissima città universitaria tedesca dà priorità a pedoni e biciclette e ha imposto delle “zone 30” in cui le automobili non possono viaggiare a una velocità superiore ai 30 km/h.
- Amsterdam: anche se non è ancora una città senza automobili, la capitale olandese lo vuole diventare. Come? Attraverso la rimozione di 11.200 parcheggi entro il 2025 e l’obbligo di solo automobili elettriche entro il 2030.
Le città più preparate alla mobilità elettrica: lo studio di Uswitch
Uswitch, compagnia britannica specializzata nel confronto prezzi ha effettuato uno studio dettagliato per rispondere alle domande "Quanto sono preparate le città europee alla mobilità elettrica? E quale realtà urbana offre un “servizio” migliore ai possessori di e-car?"
Nello studio sono state analizzate 33 celebri città d'Europa, tra cui Torino, Milano e Roma; l'obiettivo era identificare le realtà meglio attrezzate per ospitare l'e-mobility valutando anche la disposizione delle colonnine elettriche nell'aera urbana. L'islandese Reykjavik è risultata la prima in classifica, seguita da Glasgow, dove le colonnine gratuite sono addirittura il 92% del totale, e Lisbona che possiede il prezzo per kWh più basso in Europa (0,17 €/kWh).
La mobilità sostenibile in Italia
Ad oggi, anche il Governo italiano incentiva la mobilità sostenibile grazie a dei sussidi che permettono di comprare mezzi come monopattini elettrici e biciclette, oltre a porre una tassa sulle vetture più inquinanti.
Inoltre, negli ultimi anni, nel nostro paese si sono diffusi metodi di trasporto come il car sharing e sono state implementate nuove piste ciclabili. Un esempio è Garda by bike, la pista ciclabile sul lago di Garda che consente ai ciclisti di ammirare per ben 140 km uno dei panorami più belli d'Europa.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile in città, Milano, Roma, Firenze e Torino sono centri urbani che offrono numerose possibilità di car sharing, ma anche bike sharing e monopattini elettrici.
Le iniziative nelle città italiane
La tematica della mobilità sostenibile sta a cuore a diversi paesi europei. Nello specifico, per quanto riguarda la situazione italiana, molte sono le iniziative intraprese in questa direzione.
Vediamo insieme le principali!
- La città di Milano ha rafforzato il servizio BikeMi, che offre la possibilità di noleggiare biciclette per tutto l'anno e a prezzi molto convenienti. La mobilità sostenibile in questa città ha più successo che nel resto del Paese, con il 52% degli spostamenti registrati a emissioni zero.
- Verona organizza da un paio d'anni le domeniche del Mobility Day, durante le quali il traffico dei veicoli privati viene limitato in alcune zone del centro città.
- Sono 12 le città che hanno aderito a un progetto sostenibile mettendo a disposizione dei cittadini un servizio di car sharing elettrico. Una delle compagnie più note a offrire questo servizio è Share'ngo, presente a Roma, Milano, Firenze e Modena, ma esistono altre ditte che offrono lo stesso servizio, come Enjoy, Car2go e DriveNow (queste le più famose).
- Napoli è la città più virtuosa del sud Italia quando si parla di mobilità sostenibile. La città, infatti, vanta un'accessibilità del 34% e un totale degli spostamenti a emissioni zero pari al 50%.
Bonus fino a 750€ e senza limiti di reddito per bici, bus e monopattini
Per chi ha sostenuto dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 spese per l'acquisto di servizi e mezzi di mobilità a zero emissioni, e ha rottamato un veicolo di categoria M1 (veicoli progettati e costruiti per il trasporto di persone, con al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente), dal 13 aprile si può fare la domanda per il bonus mobilità sostenibile 2022. L'agevolazione è stata prevista dal decreto Rilancio (articolo 44 comma 1-septies del Dl. n. 34/2020) pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
In cosa consiste? Si tratta di un credito di imposta di massimo 750€ riconosciuto a chi, in quei cinque mesi, ha sostenuto spese per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing) o sostenibile.
I trend della mobilità sostenibile 2022
Nei prossimi mesi si consoliderà sempre più un cambiamento di paradigma che favorirà la diffusione del cosiddetto Mobility as a Service (Maas).
In questa nuova ottica di mobilità, l'oggetto del trasporto non verrà più concepito come semplice proprietà personale, ma come vero e proprio servizio. Il modello della Maas, dunque, nasce da una prospettiva di condivisione della mobilità e si sta evolvendo per coinvolgere anche, e soprattutto, gli ambiti della mobilità elettrica e della micromobilità.
Alla luce di ciò, il Corporate Car Sharing giocherà un ruolo sempre più importante in questa nuova visione di mobilità condivisa. Le aziende stanno già iniziando a riorganizzare i processi di travel management, implementando modelli di condivisione dei veicoli in modo da ridurre i costi e le emissioni.
Conclusione
La mobilità sostenibile è semplicemente una scelta, un percorso condiviso dalla società, che è in grado di portare al miglioramento economico, ambientale e sociale.
Mobilità sostenibile è scegliere di camminare invece di prendere un’automobile, è muoversi con la propria bicicletta invece che con una moto. È la continua volontà di innovazione al fine di raggiungere una sostenibilità a 360°.