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Come funziona l’autoconsumo fotovoltaico: scopriamolo insieme

La scelta di installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione è sempre più comune fra i cittadini italiani. Questo perché decidere di passare all’energia solare è vantaggioso sotto molteplici punti di vista, soprattutto per salvaguardarsi dalla crisi energetica e socio-economica che sta caratterizzando la nostra epoca. Installare un impianto fotovoltaico sul tuo tetto, infatti, ti permetterà di abbattere i costi in bolletta e salvaguardarti dal vertiginoso rincaro dei prezzi.

Con un impianto fotovoltaico sul tuo tetto potrai alimentare le tue utenze con un’energia pulita che non produce emissioni di CO2 nell'atmosfera. Inoltre, se deciderai di integrare una batteria per fotovoltaico potrai perseguire l’indipendenza energetica dalla rete elettrica nazionale.

Un impianto fotovoltaico con accumulo, infatti, ti permette di abbattere i costi in bolletta di oltre l’80% poiché potrai usufruire dell’energia che i tuoi sistemi di storage hanno immagazzinato durante la giornata. E questo ti dà la possibilità di poter usufruire dell’energia elettrica prodotta dal tuo impianto anche alla sera, o nei momenti in cui ne hai più bisogno.

Insomma: scegliere di installare un impianto fotovoltaico oggi è davvero la scelta giusta. In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio perché e, soprattutto, ti elencheremo i vantaggi di poter usufruire del proprio autoconsumo fotovoltaico.

Sai cosa significa questo termine? Scoprilo con noi!

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Cosa si intende con autoconsumo fotovoltaico?

L’autoconsumo fotovoltaico è il fattore di maggiore risparmio per chi è in possesso di un impianto fotovoltaico. Con questo termine si intende la possibilità di produrre energia con i propri moduli solari fotovoltaici e di consumarla sul luogo e al momento stesso. Con la produzione del tuo impianto fotovoltaico (che ti ricordiamo puoi consultarla facilmente dalla nostra App Otovo!), infatti, potrai alimentare istantaneamente le utenze della tua abitazione facendo fronte ai tuoi fabbisogni energetici in modo semplice e pulito.

In altre parole, autoconsumando l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico avrai la possibilità di ridurre i prelievi dalla rete elettrica nazionale e dunque di abbattere considerevolmente i costi in bolletta, perché sarai autonomo nella tua produzione e nel tuo consumo.

Quando il tuo impianto fotovoltaico domestico genera energia solare, questa può essere indirizzata verso diverse destinazioni in base alle esigenze e alla configurazione dell'impianto stesso. Ecco un'analisi più dettagliata delle possibilità:

  • Autoconsumo locale: La produzione di energia solare può essere utilizzata direttamente all'interno della tua abitazione o azienda per alimentare gli elettrodomestici, le luci e altri dispositivi elettrici. Questo metodo di utilizzo dell'energia solare massimizza l'autoconsumo, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica esterna e ottimizzando l'efficienza energetica dell'impianto.
  • Immissione nella rete elettrica nazionale: Se l'energia prodotta supera il fabbisogno locale o se non viene consumata immediatamente, può essere immessa nella rete elettrica nazionale e utilizzata da altri utenti. In questo caso, l'energia solare prodotta diventa una risorsa condivisa che contribuisce alla produzione di energia sostenibile a livello nazionale, riducendo la domanda di energia da fonti non rinnovabili.
  • Immagazzinamento in sistemi di accumulo fotovoltaico: L'energia solare non utilizzata immediatamente può essere immagazzinata in batterie o altri sistemi di accumulo per essere utilizzata in un secondo momento, ad esempio durante la notte o in periodi di scarsa insolazione. Questo approccio consente di massimizzare l'autoconsumo e garantire un approvvigionamento energetico continuo anche quando il sole non è disponibile.

La scelta tra queste opzioni dipende dalle tue esigenze energetiche, dalla configurazione del tuo impianto fotovoltaico e dalle politiche energetiche locali. Adottare una strategia di gestione dell'energia solare che massimizzi l'autoconsumo può portare a vantaggi economici e ambientali significativi, riducendo i costi energetici e l'impatto ambientale associato alla produzione di energia.

Andiamo ora a scoprire quali sono i vantaggi legati all’autoconsumo fotovoltaico!


I 3 vantaggi dell'autoconsumo fotovoltaico

Oltre a un fattore legato alla sostenibilità, diversi sono i benefici che comporta l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’autoconsumo che ne consegue:

  • Risparmio economico: installare un impianto solare significa avere la possibilità di rendersi sempre più indipendente dal gestore dei servizi energetici. Questo perché avrai sempre meno necessità di ricorrere alla rete elettrica nazionale per alimentare le tue utenze, e questo di conseguenza comporta un notevole abbattimento dei costi in bolletta.
  • Possibilità di ricorrere alla detrazione fiscale: puoi usufruire della detrazione fiscale e recuperare il 50% dell'importo tramite le tasse in 10 anni.
  • Guadagno economico: puoi usufruire dei servizi dello Scambio sul posto o del Ritiro Dedicato per la vendita e la compensazione dell’energia prodotta in eccesso dal tuo impianto, ovvero quella prodotta ma non consumata all’interno della tua abitazione.
I principali vantaggi dell'autoconsumo fotovoltaico
I principali vantaggi dell’autoconsumo fotovoltaico

Data inoltre l’attuale crisi energetica che sta attraversando l’intera Europa, oggi più che mai scegliere di passare al fotovoltaico per garantire l’autoconsumo fotovoltaico è una scelta che può fare la differenza.

Secondo l’ultimo "Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile" pubblicato dal Sole 24 Ore infatti, chi investe sull’energia ha ritorni rapidi e chi studia sostenibilità ha il lavoro assicurato.

In Italia sono sempre di più le imprese che hanno deciso di investire nell’autosufficienza energetica, traendone grandi benefici.

Ecco come sfruttare al massimo il tuo autconsumo fotovoltaico

Una volta installato un impianto fotovoltaico dimensionato correttamente secondo le tue esigenze, potrai usufruire del tuo autoconsumo fotovoltaico per generare tutta l’energia necessaria a soddisfare i tuoi bisogni specifici.

Ma come sfruttare al massimo questa possibilità di autoconsumo fotovoltaico? Dovrai sapere gestire al meglio i tuoi elettrodomestici nel momento in cui l’impianto fotovoltaico è in produzione. In altre parole: dovrai essere bravo a sfruttare tutta la produzione del tuo impianto fotovoltaico per azionare i tuoi elettrodomestici - come la lavatrice o la lavastoviglie - senza affidarti alla rete elettrica nazionale, ma solo all’energia prodotta dai tuoi pannelli solari. Al giorno d’oggi, oltretutto la maggior parte degli apparecchi elettrici moderni possono essere programmati persino a distanza, così da attivarli e usufruire dell’autoconsumo fotovoltaico nei momenti migliori della giornata.

In questo modo l’installazione di un impianto fotovoltaico diventerà un investimento ancora più remunerativo, poiché avrai modo di massimare i vantaggi del tuo sistema solare fotovoltaico riducendo contemporaneamente il prelievo di energia dalla rete elettrica nazionale.


Come si calcola l'autoconsumo fotovoltaico?

Per aiutarti a capire meglio questo argomento, ti proponiamo di seguito un esempio concreto su come misurare la quantità di energia autoprodotta e consumata dal tuo impianto fotovoltaico.

Avrai bisogno di due dati essenziali:

  • Energia totale prodotta: questo dato puoi trovarlo sul display dell’inverter dell’impianto fotovoltaico o tramite l’App Otovo collegata al tuo impianto fotovoltaico
  • Energia immessa in rete: che puoi conoscere grazie al contatore bi-direzionale che si installa durante la fase di allacciamento alla rete dell’impianto fotovoltaico.

La formula magica della tua autoproduzione quindi sarà:

Energia totale prodotta - Energia immessa in rete = Energia autoconsumata

Usando i numeri: se in un anno il primo contatore ha rilevato 3.900 kWh prodotti dal tuo impianto e il secondo contatore ha rilevato in totale 2.000 kWh di energia immessa in rete, sottraendo l’energia immessa in rete all’energia complessivamente prodotta si ottiene l’energia autoconsumata: ovvero 1.900 kWh.

Facile, no?

In conclusione, più riuscirai ad aumentare la quota di energia autoconsumata, più l’investimento sul tuo impianto fotovoltaico sarà remunerativo!


Autoconsumo collettivo in condominio: scopri di più

Abiti in un condominio e avete deciso di installare un impianto fotovoltaico? Questo può permetterti di godere dell'autoconsumo collettivo!

Capire il funzionamento dell'autoconsumo collettivo è fondamentale per comprendere i suoi vantaggi e le sue possibilità. L'autoconsumo collettivo si basa sulla produzione di energia da fonti rinnovabili localizzate vicino ai luoghi di consumo. Ad esempio, un condominio potrebbe avere un impianto fotovoltaico centralizzato installato sul tetto dell'edificio. Quando questo impianto produce energia, essa viene distribuita in tempo reale agli utenti che ne fanno parte. Se l'energia prodotta eccede i consumi del gruppo di autoconsumo collettivo, può essere immagazzinata in batterie per un utilizzo futuro o immessa nella rete elettrica nazionale. Il principio di base dell'autoconsumo collettivo è semplice: le persone o i condomini si uniscono per produrre, condividere e consumare insieme l'energia prodotta, riducendo i costi e contribuendo alla transizione verso un modello energetico più sostenibile e responsabile.

La differenza tra autoconsumo collettivo e comunità energetiche è importante da comprendere in questo contesto di transizione verso un futuro energetico più sostenibile. Mentre entrambi i concetti possono sembrare simili, presentano delle distinzioni fondamentali.

  • L'autoconsumo collettivo si riferisce a un modello in cui un gruppo di persone condivide e utilizza localmente l'energia autoprodotta da una o più fonti rinnovabili. L'obiettivo principale è la condivisione e l'uso dell'energia prodotta, minimizzando la dipendenza dalla rete elettrica esterna. Tipicamente, l'autoconsumo collettivo coinvolge un gruppo di membri che operano nello stesso edificio o condominio.
  • Le comunità energetiche rinnovabili, invece, rappresentano un concetto più ampio. Si tratta di entità legali autonome costituite da cittadini, autorità locali e imprese che producono, condividono e consumano insieme energia rinnovabile. In questo caso, i produttori di energia mettono a disposizione gli impianti fotovoltaici per i membri della comunità al fine di condividere l'energia prodotta localmente e virtualmente, distribuendo anche un incentivo.

Una distinzione chiave tra autoconsumo collettivo e comunità energetiche è che i soggetti che partecipano all'autoconsumo collettivo non possono contemporaneamente partecipare a una comunità energetica e viceversa. Questo garantisce che le regolamentazioni, gli incentivi e le responsabilità specifiche di ciascun modello siano chiari e distinti.


Qual è la differenza tra autoconsumo collettivo e Comunità Energetiche?

L'autoconsumo collettivo e le Comunità Energetiche sono due concetti distinti ma correlati nell'ambito della produzione e del consumo di energia rinnovabile, mirati a promuovere la sostenibilità energetica e l'efficienza.

Di seguito ti presentiamo le principali differenze tra i due!

Autoconsumo Collettivo

L'autoconsumo collettivo si riferisce a un gruppo di utenti (come residenti di un condominio o di un quartiere) che condividono l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico comune, situato sul tetto di uno degli edifici o nelle vicinanze. Le sue caratteristiche sono:

  • Localizzazione: L'impianto di produzione è generalmente vicino o all'interno dell'area dove l'energia viene consumata.
  • Partecipanti: Tipicamente coinvolge residenti di un singolo edificio o di un gruppo di edifici adiacenti.
  • Gestione: La gestione è spesso più semplice, con l'energia distribuita tra i partecipanti in base a un accordo predefinito.
  • Infrastruttura: Richiede un impianto di produzione (come pannelli solari) e un sistema di distribuzione interna dell'energia.

Comunità Energetiche

Le Comunità Energetiche sono gruppi di individui, imprese o enti pubblici che si uniscono per produrre, consumare, stoccare e vendere energia rinnovabile. Le Comunità Energetiche possono gestire una o più fonti di energia rinnovabile e possono operare su scala più ampia rispetto all'autoconsumo collettivo. Le caratteristiche di una Comunità Energetica sono:

  • Localizzazione: L'impianto di produzione può essere situato a una certa distanza dai consumatori. Non è necessario che l'impianto sia fisicamente vicino a tutti i membri della comunità.
  • Partecipanti: Possono includere individui, aziende, enti pubblici e altre organizzazioni, senza limitazioni geografiche strette.
  • Gestione: La gestione è più complessa e può includere la vendita di energia in eccesso alla rete, stoccaggio dell'energia e altre forme di gestione energetica avanzata.
  • Infrastruttura: Può includere una varietà di impianti di produzione (fotovoltaico, eolico, biomassa, ecc.), sistemi di stoccaggio energetico e infrastrutture per la distribuzione su larga scala.

Nell'infografica sottostante trovi un riassunto dettagliato di tutte le differenze principali appena presentate.

Differenze tra Autoconsumo Collettivo e Comunità Energetiche
Differenze tra Autoconsumo Collettivo e Comunità Energetiche

Come aumentare e massimizzare l'autoconsumo fotovoltaico?

Vuoi sapere come aumentare il tuo autoconsumo fotovoltaico

Una delle soluzioni più efficaci per aumentare l'autoconsumo energetico in casa e ridurre la dipendenza dalla rete elettrica esterna è l'installazione di una batteria di accumulo accoppiata al sistema fotovoltaico. Grazie al loro funzionamento, le batterie consentono di immagazzinare l'elettricità prodotta durante il giorno per utilizzarla in momenti di minore produzione solare, come la sera.

Vuoi scoprire di più sulle batterie per fotovoltaico Otovo? Dai un'occhiata alla nostra pagina prodotto!

Ma cosa fare se non si dispone di una batteria per ottimizzare l'autoconsumo energetico? Esistono diverse strategie che consentono di massimizzare l'utilizzo dell'elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico anche senza un sistema di accumulo. Una di queste è adattare le abitudini quotidiane in base alla produzione solare, privilegiando l'utilizzo di elettrodomestici durante le ore di massima generazione di energia solare, generalmente dalla tarda mattinata al pomeriggio.

Ecco alcuni consigli pratici per ottimizzare l'autoconsumo energetico:

  • Utilizzare elettrodomestici come fornelli a induzione e caldaie a pompa di calore direttamente collegati all'impianto fotovoltaico.
  • Programmare l'uso del climatizzatore durante il giorno per mantenere la casa fresca, evitando così di accenderlo di sera.
  • Scegliere lampadine intelligenti programmabili tramite app per controllare l'illuminazione domestica in base all'orario.
  • Installare prese elettriche smart controllabili via Wi-Fi per gestire gli elettrodomestici da remoto, anche quando si è fuori casa.

Scegli anche tu di passare al solare con un impianto fotovoltaico e di iniziare subito a usufruire del tuo autoconsumo! Calcolati subito un preventivo gratuito e personalizzato per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Immetti l'indirizzo di tuo interesse nella barra di ricerca sottostante e riceverai un’offerta in meno di un minuto:


Domande frequenti

Cos'è l'autoconsumo fotovoltaico?

Per autoconsumo fotovoltaico si intende la possibilità di produrre energia con i propri moduli solari e di consumarla sul luogo e al momento stesso. Con la produzione del tuo impianto, infatti, potrai alimentare istantaneamente le utenze della tua abitazione facendo fronte ai tuoi fabbisogni energetici in modo semplice e pulito.

Come si calcola il proprio autoconsumo?

Per calcolare il tuo autoconsumo dovrai sottrarre l’energia immessa in rete all’energia complessivamente prodotta e otterrai così l’energia autoconsumata.

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