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Il report annuale sullo stato del clima è preoccupante

Quattro indicatori chiave del cambiamento climatico hanno stabilito nuovi record negli ultimi anni. Un segno che ci dice che è necessario agire ora, per evitare crisi che potrebbero profondamente segnare il nostro Pianeta.

In questo articolo scopriremo di più su questo report e capiremo perché è necessario prendere provvedimenti e adottare strategie mirate fin da subito, per costruire e garantire alle nuove generazioni un futuro sostenibile.

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Cosa è lo State of Climate

Lo State of Climate è un rapporto annuale con cui l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) descrive il cambiamento climatico fornendo contemporaneamente una sintesi su specifici indicatori. I principali sono:

  • Temperatura
  • Calore oceanico
  • Acidificazione degli oceani
  • Innalzamento del livello del mare
  • Ghiacciai di ghiaccio marino
  • Condizioni meteorologiche estreme

Presentato poco prima del World Economic Forum, l’annuale riunione che vede i leader mondiali confrontarsi sulle questioni economiche, politiche e sociali più urgenti, anche quest’anno lo State of Climate ha sottolineato il tragico destino a cui stiamo andando incontro.


I risultati del 2021

Il rapporto ha riconfermato, purtroppo, che gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai registrati; in particolare, nel 2021, la temperatura globale ha raggiunto circa 1,1 °C sopra i livelli preindustriali. Un segnale molto chiaro del surriscaldamento globale.

Aumento temperature
Aumento temperature

Ma quello che ha destato maggiore preoccupazione sono stati i nuovi record registrati da quattro indicatori chiave.

Vediamoli assieme.

Concentrazione di gas serra

I livelli di gas serra, che già nel 2020 avevano raggiunto un massimo globale, hanno continuato ad aumentare e nel 2021 sono arrivati a una concentrazione di anidride carbonica di 413,2 parti per milione a livello globale, con un aumento del 149% rispetto ai livelli preindustriali.

Aumento del livello dei mari

Causato principalmente dalla perdita di ghiaccio dalle calotte glaciali, il livello dei mari è aumentato di 4,5 mm stabilendo un nuovo record nel periodo 2013-2021. Un aumento che ha importanti implicazioni per centinaia di milioni di abitanti delle coste, soprattutto per l’alto rischio di cicloni tropicali.

Temperatura degli oceani

Nel 2021 la profondità superiore di 2.000 m dell'acqua oceanica ha continuato a riscaldarsi, e nei prossimi anni si prevede un ulteriore aumento. Chi ne risente più profondamente sono gli ecosistemi marini come le barriere coralline.

Acidificazione degli oceani

A causa dell'eccesso di CO2 assorbita dall’oceano, circa il 23% delle emissioni annuali, le sue acque si stanno acidificando sempre più. Questo si traduce in una diretta minaccia per la sicurezza alimentare, il turismo e la protezione delle coste.

Ulteriori dati

Tra gli altri risultati che sono stati registrati non sono da dimenticare:

  • L’assottigliamento di numerosi ghiacciai del mondo, in particolare in Groenlandia, dove si è assistito a uno scioglimento eccezionale a metà agosto e alla prima pioggia mai registrata nel suo punto più alto
  • Le ondate di calore, che hanno raggiunto in Nord America i 54,4 °C e in Italia i 48,8 °C
  • La siccità estrema che ha colpito soprattutto l’Africa, che oggi si trova di fronte alla reale prospettiva che le piogge falliranno per la quarta stagione consecutiva, ponendo Etiopia, Kenya e Somalia in una siccità di una durata mai sperimentata negli ultimi 40 anni

L’unica strada alla transizione

In un suo recente intervento, a seguito del lancio del rapporto su scala globale, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha affermato che, mentre il tempo stringe per prevenire i peggiori impatti della crisi climatica, c'è un'ancora di salvezza proprio di fronte a noi.

"Le energie rinnovabili sono l'unico percorso verso una vera sicurezza energetica, prezzi dell'energia stabili e opportunità di lavoro sostenibili"
Passa al solare

Guterres ha poi proposto quelle che lui considera le “cinque azioni critiche necessarie per avviare la transizione verso l'energia rinnovabile”:

  • Trattare le tecnologie delle energie rinnovabili come beni pubblici globali essenziali
  • Assicurare, aumentare e diversificare i componenti di fornitura e le materie prime per le tecnologie di energia pulita e rinnovabile
  • Costruire strutture e riformare le burocrazie sui combustibili fossili
  • Spostare i sussidi dai combustibili fossili
  • Triplicare gli investimenti privati e pubblici nelle energie rinnovabili

Queste cinque azioni le abbiamo approfondite in un articolo ad hoc su come le rinnovabili possono salvare il nostro Pianeta!

Fit for 55: verso un trasporto più sostenibile

La riduzione dell'uso dei combustibili fossili nei trasporti è fondamentale se l'UE vuole raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che nell'UE vi sia un numero sufficiente di punti di ricarica e di rifornimento di combustibili alternativi per le auto, gli aerei e le navi che li utilizzano.

Il regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi, che fa parte del pacchetto Fit for 55, stabilisce obiettivi concreti per la realizzazione di tali infrastrutture nell'UE nei prossimi anni.

Nel giugno 2022, gli Stati membri dell'UE, riuniti in sede di Consiglio, hanno concordato una posizione comune sulla proposta di regolamento della Commissione. Il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta nel marzo 2023. Il nuovo regolamento è stato adottato dal Consiglio nel luglio 2023.

Fit for 55: come l'UE diventerà più efficiente dal punto di vista energetico

L'UE ha bisogno di una transizione energetica per ridurre efficacemente le emissioni di gas serra e raggiungere la neutralità climatica. Affinché questa transizione avvenga, il risparmio energetico e la riduzione dei consumi sono fondamentali quanto il passaggio a forme di energia più pulite.

La direttiva sull'efficienza energetica è una delle proposte presentate dalla Commissione nell'ambito del pacchetto Fit for 55, il piano dell'UE per ridurre le emissioni entro il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.

Il Consiglio ha concordato un approccio generale sulla revisione della direttiva nel giugno 2022. Nel marzo 2023 è stato raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo. Nel luglio 2023, il Consiglio ha adottato la nuova direttiva.


Conclusione

Il clima cambia ogni giorno sotto i nostri occhi e tutti noi siamo chiamati ad agire per proteggere il futuro di un Pianeta che si sta indebolendo sempre di più.

È nelle nostre azioni quotidiane che avviene il più grande dei cambiamenti, e fare scelte consapevoli come decidere di installare un impianto fotovoltaico per produrre la propria energia è un passo che può senza dubbio fare la differenza.

I pannelli solari catturano l'energia del sole e la convertono in elettricità, garantendo un notevole risparmio e contribuendo in modo significativo al benessere ambientale.

Otovo si impegna ogni giorno per permettere a tutti di contribuire alla tutela del Pianeta e se anche tu vuoi iniziare la tua rivoluzione solare, questo è il momento giusto!

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