Biomasse: una fonte rinnovabile sempre più comune
Un articolo Otovo sull'energia dalle biomasse
In un articolo della sezione “Energia” del nostro blog abbiamo già sottolineato l’importanza delle fonti rinnovabili, in particolare quella proveniente dal sole, per affrontare al meglio la crisi energetica.
Ma quali altre tipologie di energia pulita possono essere utilizzate?
In questo articolo ci focalizzeremo sulle biomasse, sostanze organiche che possono essere utilizzate per produrre energia.
In natura si possono trovare diverse tipologie di biomasse, facilmente convertibili in combustibili di forma solida, liquida e gassosa che vengono utilizzate nelle centrali elettriche in alternativa ai combustibili fossili.
Vediamo dunque cosa sono le biomasse, come si struttura la loro produzione e analizziamo tutti i vantaggi derivanti dal loro utilizzo per ridurre la carbon footprint o impronta di carbonio, una misura che indica quante emissioni di gas serra (soprattutto anidride carbonica, CO₂) vengono generate direttamente o indirettamente da un'attività, un prodotto, una persona, un'organizzazione o un evento.
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Cosa sono le biomasse?
Le biomasse sono materiali organici di origine biologica, animale o vegetale, che possono essere utilizzati per produrre energia. Sono considerate una fonte di energia rinnovabile, a patto che il loro impiego avvenga in modo sostenibile. Include una vasta gamma di materiali come:
- Residui agricoli (paglia, potature, scarti delle colture)
- Residui forestali (legna da ardere, ramaglie, cippato, corteccia)
- Scarti alimentari e organici (rifiuti biodegradabili provenienti da cucine, mense e industrie alimentari)
- Letame e liquami derivati dagli allevamenti
- Colture energetiche dedicate (come il miscanto o il cardo, coltivati appositamente per produrre energia).
- Oli vegetali esausti e grassi animali (per biocarburanti).
Questa ampia gamma di materiali possono essere classificati in tre filiere:
- La filiera del legno
- La filiera dell’agricoltura
- La filiera degli scarti e dei rifiuti
Ma come si produce l’energia dalle biomasse?
Semplice! Questi prodotti vengono trattati e trasformati tramite processi di conversione chimici o biochimici da cui si ottengono i biocombustibili. Questi vengono poi utilizzati per produrre le bioenergie, tra cui l’energia elettrica e termica.
Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio la produzione di energia da queste biomasse.
Come viene prodotta l’energia dalle biomasse?
Abbiamo appena accennato che le biomasse possono essere utilizzate per produrre energia termica ed elettrica. Ma come funziona questo processo?
Il processo di combustione delle biomasse avviene all’interno di una camera di combustione. Il calore generato viene così utilizzato per produrre energia elettrica o come fonte di riscaldamento. Il funzionamento è molto semplice: quando le biomasse vengono bruciate, il calore rilasciato trasforma l’acqua delle centrali termodinamiche in vapore, che serve poi a generare elettricità all’interno della centrale a biomasse. Infatti, il vapore mette in funzione una turbina collegata a un alternatore che produce corrente elettrica alternata. Il vapore che esce dalla turbina viene poi trasformato in acqua e immesso nuovamente nella caldaia. L’immagine seguente sintetizza il processo.
La produzione di energia dalle biomasse favorisce il riutilizzo dei rifiuti, risolvendo due problemi tipici del nostro ciclo produttivo: lo stoccaggio e la distruzione.
Biomasse: vantaggi e svantaggi
L’energia prodotta dalle biomasse è una forma di energia pulita e porta con sé numerosi vantaggi in termini di sostenibilità, dato che può sostituire le fonti di energia fossile e riutilizzare i rifiuti biodegradabili. Di seguito elenchiamo i vantaggi principali nell’utilizzo dell’energia delle biomasse:
- A differenza di altre rinnovabili come il fotovoltaico o l’eolico, la produzione di energia da biomasse è continua e regolabile. Questo le rende ideali per integrare il mix energetico, garantendo stabilità alla rete elettrica anche quando sole e vento sono assenti.
- L’energia prodotta è un’energia rinnovabile che permette di diminuire la dipendenza dai combustibili fossili. In questo modo si riduce la carbon footprint e si contrasta il cambiamento climatico e il riscaldamento globale per perseguire la neutralità carbonica
- Le biomasse sono una risorsa ampiamente disponibile
- Le biomasse valorizzano scarti agricoli, forestali e alimentari che altrimenti finirebbero in discarica o sarebbero bruciati senza recupero energetico. Questo aiuta a chiudere il ciclo dei rifiuti e ridurre l’impatto ambientale, aiutando il Pianeta.
- L’erogazione dell’energia delle biomasse è regolabile e può essere modulata secondo i propri bisogni
- Favorisce lo sviluppo delle aree rurali, crea nuovi posti di lavoro e può offrire un reddito aggiuntivo per gli agricoltori grazie alla vendita di residui e colture energetiche
- Le biomasse possono produrre calore (per impianti domestici e industriali), elettricità (in impianti centralizzati), biocarburanti (come bioetanolo e biometano) per i trasporti, biogas da digestione anaerobica per usi civili e agricoli
Non ci sono solo vantaggi nell'utilizzo di questo tipo di energia rinnovabile. Tra gli svantaggi principali ricordiamo:
- Costi di produzione e trattamento: le biomasse richiedono processi di raccolta, trasporto, essiccazione e lavorazione (es. cippatura, pelletizzazione), che aumentano i costi energetici ed economici.
- Conflitto con l’uso alimentare del suolo: le colture energetiche dedicate (come mais o colza per biocarburanti) possono sottrarre terreni all'agricoltura alimentare, contribuendo a innalzare i prezzi del cibo e alla deforestazione in alcune aree del mondo.
- Rischi di sovrasfruttamento delle risorse forestali: un uso eccessivo della legna come biomassa può portare a sfruttamento non sostenibile dei boschi, perdita di biodiversità e degrado del suolo.
- Disponibilità locale e stagionalità: la disponibilità delle biomasse varia in base alla zona e alla stagione, il che può rendere la filiera complessa da gestire su larga scala, soprattutto se si punta alla produzione continua.
Vantaggi delle biomasse | Svantaggi delle biomasse |
---|---|
Fonte rinnovabile | Costi di trattamento elevati |
Riduzione della carbon footprint | Concorrenza con coltivazioni alimentari |
Risorsa carbon neutral | Necessità di infrastrutture logistiche e impiantistiche |
Disponibilità ampia della materia prima | Rischio di deforestazione se non gestita in modo sostenibile |
Riduzione degli sprechi e valorizzazione degli scarti | |
Produzione energetica modulabile |
L’energia da biomasse in Italia
In Italia, le biomasse rappresentano oggi una delle principali fonti di energia rinnovabile per la produzione di energia termica ed elettrica. Secondo i dati più recenti del GSE, la produzione annuale ha raggiunto circa 19.600 GWh, confermando il ruolo centrale di questa risorsa nel mix energetico nazionale.
La quota più rilevante proviene da biomasse solide (come legno, scarti agricoli e forestali), mentre circa il 12% dell’energia prodotta deriva dall’utilizzo di rifiuti biodegradabili, a testimonianza della crescente attenzione verso l’economia circolare.
Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) 2030 assegna alle biomasse un ruolo strategico nella transizione energetica. L'obiettivo è quello di rafforzarne l'utilizzo in modo sostenibile, garantendo una riduzione delle emissioni climalteranti e limitando la dipendenza dalle fonti fossili.
Le politiche attuali puntano a migliorare l’efficienza degli impianti esistenti, valorizzare gli scarti delle filiere agricole e industriali e a favorire un uso sostenibile del patrimonio forestale.
Crescita della produzione negli ultimi due decenni
Negli ultimi vent’anni, la produzione di energia da biomasse in Italia ha registrato una crescita costante e significativa. Dai primi anni 2000 a oggi, si è assistito a un incremento di circa quattro volte nella quantità di energia generata, grazie all’evoluzione tecnologica, agli incentivi statali e alla maggiore consapevolezza ambientale.
Energie rinnovabili: la soluzione
Il rispetto dell’ambiente è un tema che abbiamo tutti a cuore e che, nonostante se ne parli ancora poco - e persino l’informazione mediatica lo sta trascurando - si sta facendo sempre più concreto per costruire un domani sicuro per le generazioni future. Le energie rinnovabili sono un primo step per un futuro attento alle esigenze del nostro Pianeta adottando elementi naturali che non si esauriscono. Dall’Agenda 2030 si evince che, entro il 2030, l’energia rinnovabile dovrà essere accessibile a tutti. Per cui è fondamentale migliorare l’efficienza energetica del nostro Paese e investire sul capacity market e sulle smart grid, così da permettere a ognuno di noi di produrre energia pulita. Nonostante l’Italia stia già investendo nelle rinnovabili, ci sono ancora numerose sfide da affrontare, soprattutto nel campo del fotovoltaico dove noi, come Paese, dovremo aumentare il numero di installazioni completate.
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Domande frequenti
Come si ricava l’energia da biomasse?
L’energia da biomasse si ricava da elementi quali legni da ardere, rifiuti organici urbani, ramaglie verdi di attività forestali e agricole e scarti di allevamenti che una volta bruciati producono energia.
Quali sono i tre principali tipi di biomassa?
Le principali tipologie di biomassa sono vegetali, animali e microbiche.