Unione europea: al via l'asta per l’energia rinnovabile
Un nuovo progetto europeo per le energie green
Nei giorni scorsi è arrivato il via libera per la prima asta transfrontaliera per le fonti di energia rinnovabile, un progetto tutto europeo che coinvolgerà realtà diverse e internazionali per contribuire sempre più alla transizione energetica.
L’iniziativa si muove nel quadro del Renewable Energy Financing Mechanism (RENEWFM), uno degli strumenti messi a punto in Europa per sostenere una maggiore diffusione delle fonti energetiche verdi.
Data l’importanza che un’iniziativa come questa può significare in un’ottica di sviluppo di un domani più verde e sostenibile, in questo articolo Otovo abbiamo voluto offrirti una panoramica completa su questo nuovo progetto e quali potranno essere i vantaggi a livello europeo.
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Bene, iniziamo!
Come avverrà l’asta per le energie rinnovabili?
Il 18 aprile scorso l’Agenzia Esecutiva Europea per le Infrastrutture Climatiche e l’Ambiente (CINEA) ha ufficialmente aperto la gara d’appalto per un’asta transfrontaliera green, la prima di questo genere per le energie rinnovabili.
Il bando, che si chiuderà il 27 settembre, vedrà il Lussemburgo partecipare come Paese contributore, finanziando il meccanismo con 40 milioni di euro.
La Finlandia sarà invece il Paese ospitante, dove verranno realizzati i nuovi progetti fotovoltaici che avranno una capacità minima di 5 MW e una massima di 100 MW, per un totale complessivo di 400 MW.
I due Paesi condivideranno i benefici statistici dell’energia rinnovabile generata dai progetti sostenuti per i prossimi 15 anni.
Le specifiche per i partecipanti sono state fissate rispettando le linee guida del Renewable Energy Financing Mechanism, un sistema di finanziamento messo in campo da Bruxelles che si basa sull'idea che gli obiettivi UE 2030 del Green Deal per le energie rinnovabili debbano coinvolgere in modo omogeneo i diversi paesi dell’Unione.
Una strategia utile dunque a garantire la produzione di energia elettrica da fonti pulite anche nei Paesi che, per varie ragioni, non possono realizzare in proprio gli impianti.
I progetti vincenti saranno scelti e valutati dai tecnici CINEA e dovranno essere costruiti entro 24 mesi, generando una quantità minima di elettricità rinnovabile nei prossimi anni.
Quali sono gli obiettivi della gara?
Il fine primario che muove questa iniziativa è il contributo a dare una forte spinta allo sviluppo dell’energia rinnovabile e, in particolare, del fotovoltaico su larga scala.
Si tratta di un obiettivo che ritroviamo anche all’interno di RENEWFM, il Renewable Energy Financing Mechanism, vale a dire il meccanismo che l’Esecutivo Ue ha deciso di istituire per sostenere al meglio i progetti di energia green.
Secondo il RENEWFM, i paesi dell'UE dovrebbero contribuire all'obiettivo di una quota di almeno il 42,5 % di energia rinnovabile nel consumo finale lordo entro il 2030, principalmente attraverso misure nazionali.
Esiste, tuttavia, una seconda opzione: i meccanismi di cooperazione, di cui fanno parte iniziative come quella descritta in questo articolo e che prevede, inoltre, futuri progetti affini che coinvolgeranno anche il nostro Paese.
Scopriamo di più!
Anche l’Italia protagonista di cooperazione per energie pulite
Per la commissaria europea per l’Energia Kadri Simson, questa prima asta transfrontaliera per le energie rinnovabili è solo l’inizio.
“Stiamo accelerando la diffusione delle energie rinnovabili in tutta l’UE e ci stiamo muovendo verso un approccio sempre più collaborativo”, si legge in una sua recente nota.
Difatti anche l’Italia potrebbe vedere presto la nascita di un’iniziativa come questa.
Nei piani europei da realizzare entro il 2030 ne troviamo anche uno volto alla costruzione di nuove centrali rinnovabili aggiuntive nella nostra Penisola.
Parte di questa energia sarà utilizzata per gli acquirenti direttamente nei Paesi Bassi e un’altra trasportata in Germania, soprattutto per le industrie difficili da elettrificare.
Gli Stati lavoreranno dunque in simbiosi anche perché, come afferma Kadri Simsons, “il pieno potenziale per la transizione verde e la decarbonizzazione dell’UE può essere realizzato solo attraverso sforzi congiunti in tutti i settori, tecnologie e regioni”.
Conclusione
La cooperazione transfrontaliera può rappresentare una nuova ed efficace via per raggiungere più rapidamente gli obiettivi di transizione energetica mondiale e migliorare in questo modo le sorti del nostro domani.
Investire nelle energie rinnovabili è il primo passo affinché tale rivoluzione possa avvenire in modo concreto, e come sempre più spesso vediamo si tratta di linee comuni adottate da sempre più Paesi in tutto il mondo.
Anche noi di Otovo collaboriamo, nel nostro piccolo, a portare avanti questo obiettivo. Grazie a sempre più italiani che decidono di cambiare la sorti del domani decidendo di passare al solare installando un impianto fotovoltaico.
Si tratta di un gesto singolo, ma che sommato assieme può fare e portare un’enorme differenza.
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Quanto dura il bando per la prima asta transfrontaliera per le fonti di energia rinnovabile?
Il bando per partecipare durerà dal 18 di aprile fino al 27 settembre 2023.
Quali sono i primi 5 Paesi europei per uso di energia da fonti rinnovabili?
La Svezia detiene il primo posto, con il 60% dei consumi coperti da rinnovabili, seguita da Finlandia (44%), Lettonia (42%), Malta (11%) e Lussemburgo (12%).