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La questione dello smog e dell’inquinamento dell’aria è un grave problema ambientale che riguarda la presenza di sostanze chimiche, particolato e altri inquinanti, come l'aria, l'acqua e il suolo, che possono causare danni alla salute umana, agli animali e alle piante, nonché danni irreversibili agli ecosistemi.

Le principali cause dell'inquinamento includono le attività umane come il traffico urbano, riscaldamento domestico a biomassa, siccità e incendi boschivi.

Per contrastare la gravità di questa situazione sono necessarie azioni a livello individuale, aziendale e governativo. Queste possono includere la riduzione dell'uso di materiali inquinanti, la promozione di fonti di energia rinnovabile, la promozione di comportamenti ecologici, la sensibilizzazione della popolazione sui problemi ambientali e l'adozione di politiche energetiche e leggi che regolamentino le emissioni di inquinanti. È importante che tutti facciano la loro parte per ridurre l'inquinamento e proteggere l'ambiente per le generazioni future.

Nell’articolo di oggi ti esporremo a che punto siamo, a livello mondiale, nella lotta contro l'inquinamento atmosferico.

Ma prima di iniziare scegli anche tu di dare il tuo contributo installando un impianto fotovoltaico sul tuo tetto! L’energia solare è una valida alleata per ridurre i livelli di carbon footprint, perché è una fonte di energia pulita e rinnovabile che aiuta la transizione energetica del nostro Paese! Calcolati subito un preventivo gratuito e personalizzato immettendo il tuo indirizzo nella barra di ricerca sottostante.

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Emergenza inquinamento: cos’è il PM2,5 e qual è il limite fissato dall'OMS

Quali sono gli stati, in tutto il mondo, in cui nel 2024 i livelli di particolato fine (PM2,5) si sono mantenuti entro i limiti e dunque in cui si è potuto respirare aria pulita? Lo si evince dal report annuale di IQAir.

Lo studio della società svizzera aggrega i dati raccolti durante il 2023/2024 da oltre 30 mila centraline, sparse per tutto il territorio mondiale in 7.232 località di 131 stati, paesi, regioni e territori.

Seppur siano presenti diverse sostanze inquinanti nell’aria, il report si focalizza principalmente sul particolato fine, le cosiddette “polveri sottili”. Mentre il PM10 è più grossolano, e quindi penetra nelle vie aeree superiori, il PM2,5 è talmente fine da riuscire a penetrare nei bronchi secondari e nei polmoni, riuscendo dunque ad arrivare alla circolazione sanguigna.

Nel 2021 l’Organizzazione mondiale della sanità ha abbassato i limiti di sicurezza per l’aria che respiriamo, dimezzando la soglia di particolato fine (PM2,5) da 10 a 5 microgrammi per metro cubo. L’Unione Europea sta ora lavorando per recepire questi valori entro il 2030. Oggi, però, la media europea rimane ancora ben al di sopra, oscillando tra i 10 e i 15 µg/m³.

Riferimenti PM2,5 – OMS e UE (annuale)

Ente Valore guida Nota
OMS (2021) 5 µg/m³ Linea guida sanitaria globale
UE (in via di recepimento) verso 5 µg/m³ Target entro il 2030
Media UE attuale (indicativa) 10–15 µg/m³ Ancora sopra il valore guida OMS

I (pochi) territori in cui si respira aria pulita

I paesi che hanno rispettato questa soglia di sicurezza imposta dall’OMS sono davvero in minoranza: Finlandia, Estonia, Australia e Nuova Zelanda.


I territori più inquinati al mondo

L’estremo opposto di questa classifica riguarda purtroppo i territori più inquinanti. Il Paese con i livelli più alti di PM2,5 rimane il Ciad, con una concentrazione media annuale che sfiora i 90 µg/m³, un dato estremamente allarmante. Tuttavia, va sottolineato che in molte regioni sottosviluppate, in particolare in Africa, le misurazioni sono ancora limitate e poco affidabili, rendendo il quadro globale parziale.

Tra i Paesi con livelli di inquinamento altrettanto elevati troviamo Bangladesh, Pakistan e India tutti con valori ben al di sopra dei limiti di sicurezza.

Per quanto riguarda le capitali, la più inquinata resta N’Djamena (Ciad), seguita da Nuova Delhi (India) e Baghdad (Iraq).

Inquinamento a Nuova Delhi
Inquinamento a Nuova Delhi

E l'Italia?

L’Italia purtroppo si colloca ancora nella parte più critica della classifica mondiale per qualità dell’aria, con un livello medio annuo di PM2,5 di circa 14,2 microgrammi per metro cubo, più del doppio rispetto alla soglia raccomandata dall’OMS, che è di 5 µg/m³. Sebbene preoccupante, questo valore è inferiore rispetto a molte altre aree del mondo particolarmente inquinate.

Roma si posiziona attorno alla 70ª posizione mondiale, con un valore medio annuo di PM2,5 vicino a 12 µg/m³, simile a quello di Berlino e molte altre capitali europee, che stanno migliorando grazie alle politiche di qualità dell’aria. Milano e Torino invece presentano dei dati più alti, attorno a 18–20 µg/m³.

PM2,5 in Italia – quadro sintetico

Voce Valore
Media Italia (2024) 14,2 µg/m³
Soglia OMS 5 µg/m³
Roma (indicativo) ~ 12 µg/m³
Milano (indicativo) 18–20 µg/m³
Torino (indicativo) 18–20 µg/m³

Il fotovoltaico come soluzione all’inquinamento

Il fotovoltaico può essere una soluzione efficace per ridurre l'inquinamento, in particolare l'inquinamento atmosferico causato dalle emissioni di gas serra prodotte dalle centrali termoelettriche. Le centrali termoelettriche tradizionali utilizzano combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale per produrre energia, che rilasciano grandi quantità di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera.

Al contrario, i pannelli solari producono energia elettrica a partire dalla luce del sole senza emettere gas serra o altri inquinanti atmosferici. Ciò significa che l'energia solare prodotta da impianti fotovoltaici può sostituire l'energia prodotta da fonti fossili, riducendo così le emissioni di CO2 e altri inquinanti atmosferici. Un impianto fotovoltaico da 5 kWp, per esempio, evita circa 2 tonnellate di CO₂ ogni anno, pari a piantare 60 alberi.

Inoltre, l'installazione di impianti fotovoltaici sulle abitazioni, sugli edifici pubblici e sulle infrastrutture può contribuire a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali e a rendere l'energia più accessibile e sostenibile per tutti. In questo modo, il fotovoltaico può svolgere un ruolo importante nella lotta contro l'inquinamento e il cambiamento climatico.

Adottare uno stile di vita improntato alla sostenibilità e avere delle buone pratiche per la salvaguardia del nostro pianeta sembrano suggerimenti insignificanti rispetto alla vastità del problema, ma in realtà non è così perché se ci impegnassimo tutti insieme e quotidianamente potremmo davvero fare la differenza per un futuro migliore e meno inquinato.

Il problema dell’inquinamento è davvero un’emergenza che sta gravando sulla salute di tutti noi e del nostro ecosistema ed è proprio per questo che dovremmo tutti passare all’energia solare e iniziare ad alimentare le nostre utenze domestiche con una fonte rinnovabile, pulita e gratuita. Scegli anche tu di dare il tuo contributo e calcolati subito un preventivo gratuito e personalizzato per l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tuo tetto! Immetti l’indirizzo di tuo interesse nella barra di ricerca sottostante e riceverai un preventivo in meno di un minuto.


Conclusione

Il drammatico innalzamento dei livelli di PM2,5 rappresenta una vera emergenza sanitaria e ambientale che richiede azioni concrete da parte di cittadini, istituzioni e imprese. Oggi, solo poche città al mondo rispettano i limiti OMS, mentre l’Italia rimane tra le aree con valori di particolato superiori alla soglia raccomandata . L’energia fotovoltaica emerge come una soluzione efficace: sostituendo le fonti fossili con il sole, riduce le emissioni di CO₂ e migliora la qualità dell’aria. Anche piccoli cambiamenti, se condivisi su larga scala, possono fare davvero la differenza per il nostro futuro.


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Domande frequenti

Nel 2021 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva imposto dei limiti più stringenti in modo che l’aria si potesse considerare salubre, abbassando la concentrazione massima consentita di particolato fine (PM2,5) da 10 a 5 microgrammi per metro cubo.

Nel 2024, la concentrazione media annua di PM2,5 in Italia è stata di 14,2 µg/m³, secondo il rapporto annuale di IQAir. Questo valore è circa 2,8 volte superiore alla soglia annuale raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che è di 5 µg/m³


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