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Negli ultimi mesi la domanda per l’installazione di impianti fotovoltaici è cresciuta in modo esponenziale e, secondo gli ultimi dati dell’Agenzia internazionale per l’energia, le energie rinnovabili sono destinate a un incremento estremamente significativo nei prossimi anni.

Infatti, si stima che solamente in Europa nel 2026 il fotovoltaico potrebbe raggiungere quasi la metà della potenza energetica globale.

Alla base di questo boom ci sono sicuramente i vantaggi legati all’adozione di questa tecnologia, tra cui:

In questo articolo trattiamo della crisi energetica ed elenchiamo alcune soluzioni green per diminuire la dipendenza del nostro Paese dall’uso del gas e dei combustibili fossili.

Inoltre, questi ultimi anni hanno messo a dura prova l’economia globale, in particolare l’Europa ha dovuto fare i conti con costi sempre più alti e trovare rapide soluzioni. Scopri nel nostro carosello Instagram alcuni dei più importanti finanziamenti europei stanziati in risposta alla crisi energetica.

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La crisi energetica

Crisi energetica è un termine ormai molto comune. Basta accendere la televisione, o leggere le notizie sul web, e facilmente sentiamo parlare di crisi energetica. Nata sul concludersi del 2021, la crisi energetica si è acuita all’inizio del 2022 ed è peggiorata con l’inizio del conflitto in Ucraina. I prezzi dell’energia e del gas hanno raggiunto delle cifre mai viste in passato, portando i governi di tutta Europa a pensare a delle misure di contenimento dei prezzi. Alcuni paesi europei, come la Germania, si sono focalizzati principalmente sull’utilizzo di energia eolica e solare. Infatti, invece di cercare nuovi fornitori di gas che sostituissero il ruolo della Russia, hanno accelerato il passaggio della Legge sulle fonti di energia rinnovabili con l’obiettivo di incentivare le sovvenzioni per il fotovoltaico residenziale e aumentare la nuova capacità installata per il solare. Successivamente i prezzi sono diminuiti ma non siamo ritornati ai prezzi pre-guerra.

E l’Italia? La guerra in Ucraina ha messo in evidenza la fragilità del sistema energetico italiano. Infatti, nonostante le potenzialità del nostro Paese per passare alle rinnovabili, l'Italia ha deciso ancora una volta di affidarsi ai combustibili fossili che prima o poi si esauriranno, oltre ad aumentare il livello di CO2 nell’ambiente e nell’aria. Proprio per questo motivo, bisognerebbe fin da subito cambiare strada e dirigersi verso forme di approvvigionamento energetico sostenibile utilizzando fonti energetiche inesauribili e pulite, come ad esempio l’energia solare. Questo cambiamento è principalmente culturale e dunque occorre sfatare diversi miti che sopravvivono nell'opinione pubblica e scegliere delle strade più sostenibili.


Modi per rendersi più indipendenti dal gas

Nel contesto di questa crisi è stata stilata una lista di soluzioni per far sì che il nostro Paese possa uscire dalla dipendenza del gas, riducendo i consumi di circa 36 miliardi di metri cubi all’anno a fine 2026. Tra le proposte rientrano:

  • L’aggiornamento del Piano Energia e Clima (PNIEC) e la valutazione della completa produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2035. L’Italia punta a una completa decarbonizzazione del settore elettrico entro il 2035, riducendo il gas in questo settore e favorendo l’integrazione di fonti come eolico, fotovoltaico e idroelettrico. È stata avviata la revisione del PNIEC nel 2024, con il coinvolgimento delle Regioni e delle parti sociali, per recepire i nuovi obiettivi europei e le lezioni derivate dall’esperienza energetica degli ultimi anni.
  • Fissare un tetto ai profitti delle aziende che estraggono e trasportano gas o petrolio. Il Governo ha confermato e rafforzato i meccanismi di “windfall tax” e i tetti ai profitti straordinari delle aziende energetiche coinvolte nell’estrazione, trasporto e vendita di gas e petrolio, per redistribuire risorse a sostegno di famiglie e imprese.
  • Autorizzare nuovi impianti a fonti rinnovabili per 90 GW di nuova potenza installata. Il Governo e le Regioni dovrebbero autorizzare entro marzo 2023 progetti per nuovi impianti a fonti rinnovabili per 90 GW di potenza installata. In questo modo si potrebbe ottenere un risparmio di 36 miliardi di metri cubi di gas ogni anno. Inoltre, questo sviluppo dovrebbe essere accompagnato dallo sviluppo degli accumuli e della rete che deve essere potenziata per questi flussi energetici.
  • Attivare entro giugno di quest’anno il dibattito pubblico sugli impianti a fonti rinnovabili al di sopra di 10 MW di potenza installata. Per tutti i progetti al di sopra dei 10 MW di potenza installata deve esserci una procedura che permetta ai cittadini di informarsi e potersi confrontare sui contenuti dei progetti e avere una risposta rispetto alle loro preoccupazioni.
  • Sviluppare la produzione del biometano da FORSU, scarti agricoli, reflui zootecnici e fanghi di depurazione. Il biometano è una grande opportunità per la lotta al cambiamento climatico. Tuttavia, è un'opportunità che nel nostro Paese deve essere ancora sviluppata. Il nostro Paese, con i suoi 2mila impianti, è il secondo produttore di biogas in Europa e quarto a livello mondiale. Inoltre, il potenziale produttivo di biometano potrebbe essere ancora più elevato.
  • Escludere (nella maggior parte dei casi) l’autorizzazione paesaggistica per il fotovoltaico residenziale nei centri storici. Abbiamo trattato questo argomento nei nostri articoli sul Decreto energia e Decreto bollette e, come abbiamo anticipato, è possibile installare impianti fotovoltaici e termici sui tetti degli edifici nei centri storici, a patto che non siano all'interno di aree di interesse pubblico (per esempio zone del centro riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità) e non ci siano altre condizioni particolari.
  • Eliminare l’uso di caldaie a gas nelle nuove costruzioni. Già dal 2025 non sarà più possibile installare caldaie a gas nei nuovi edifici.
  • Sostegno e semplificazione per comunità energetiche rinnovabili. È stato istituito un fondo di garanzia dedicato alla creazione di comunità energetiche, con semplificazioni burocratiche e incentivi finanziari per comuni, condomini e cooperative energetiche.
  • Strategia integrata per efficienza energetica e mobilità sostenibile. Nel 2024 è stata approvata una strategia nazionale per ridurre il consumo di gas nei cicli produttivi industriali, favorendo l’elettrificazione, la digitalizzazione e l’uso di energie rinnovabili. La mobilità sostenibile è incentivata con politiche dedicate agli acquisti di veicoli elettrici e a batterie, con l’esclusione progressiva dei mezzi a combustibili fossili o biometano entro il 2030. Sono stati finanziati programmi di rinnovamento dei trasporti pubblici e potenziamento delle infrastrutture di ricarica elettrica. Il numero di comunità energetiche attive in Italia è cresciuto esponenzialmente tra il 2023 e il 2025, generando benefici ambientali, sociali ed economici.

Conclusione

Nonostante la crisi energetica, accentuatasi con il conflitto in Ucraina, porti a puntare sempre più sulle rinnovabili, il nostro Paese è ancora dipendente dal gas e dai combustibili fossili. Per cui sono state stilate 10 proposte Green che ridurrebbero la nostra dipendenza da queste materie prime, tra cui quella di adottare le fonti di energia rinnovabile.

Noi di Otovo ci teniamo a sottolineare che il fotovoltaico può essere una soluzione veloce per ridurre la crisi energetica. Infatti, con un impianto fotovoltaico installato sul proprio tetto di casa è possibile produrre energia pulita per oltre 40 anni, salvaguardando il proprio portafoglio e allo stesso tempo l’ambiente.

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