I 7 elettrodomestici che consumano più energia
La gestione responsabile dell'energia nelle nostre abitazioni è un tema sempre più cruciale. Dai grandi sistemi di riscaldamento e condizionamento fino ai piccoli elettrodomestici, ciascuno dei dispositivi che utilizziamo ogni giorno ha un impatto sul nostro consumo energetico totale e, di conseguenza, sulla nostra bolletta. Questo impatto, però, non è lo stesso per tutti gli apparecchi: alcuni di essi, infatti, consumano più di altri.
Conoscere il consumo di questi apparecchi rappresenta un ottimo modo per risparmiare in bolletta e ridurre la carbon footprint.
In questo articolo ci focalizzeremo su quali sono gli elettrodomestici che consumano di più nelle nostre case. L'obiettivo è fornire un quadro completo ed esaustivo, che possa aiutare ciascuno di noi a fare scelte più consapevoli e sostenibili, per un futuro energetico più rispettoso del nostro pianeta. Capire quali sono gli elettrodomestici che consumano di più non è un’operazione complessa. Si può infatti utilizzare un misuratore di consumo elettrico, conosciuto anche come wattmetro, per calcolare la potenza impegnata da ogni singolo apparecchio e il suo consumo energetico in un certo periodo di tempo.
Entriamo ora nel dettaglio della classifica e vediamo quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e alcuni consigli pratici su come risparmiare.
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Gli elettrodomestici più energivori nelle famiglie italiane
Le famiglie italiane possiedono in media diversi elettrodomestici essenziali per la vita quotidiana, come frigorifero, lavatrice, forno, lavastoviglie e televisore. Questi apparecchi rappresentano spesso la maggior parte del consumo energetico domestico.
Ma anche i piccoli elettrodomestici incidono sui consumi.
Oltre ai grandi elettrodomestici, le famiglie italiane utilizzano quotidianamente molti piccoli apparecchi elettrici. Tra i più comuni ci sono:
- aspirapolvere
- ferro da stiro
- tostapane, microonde
- bollitori
- robot da cucina
Anche se il loro consumo individuale è generalmente inferiore rispetto ai grandi elettrodomestici, il loro uso frequente e combinato può contribuire in modo significativo al consumo complessivo di energia domestica.
Per esempio, un aspirapolvere usato regolarmente o un ferro da stiro impiegato più volte alla settimana possono incrementare notevolmente la bolletta elettrica. Per questo motivo, è utile scegliere modelli efficienti e adottare buone pratiche di utilizzo per contenere i consumi.
Una classifica degli elettrodomestici che consumano di più
Sei stanco di bollette troppo alte e vorresti imparare a ridurre i consumi riconoscendo quanto consumano gli elettrodomestici di casa?
La prima cosa da fare per sprecare meno energia e risparmiare è ottimizzare l’uso degli apparecchi elettrici che consumano di più e incidono in modo evidente sulla bolletta.
Tra questi troviamo sicuramente il condizionatore, la lavatrice e l’asciugatrice, che durante il loro funzionamento assorbono molta energia. Anche il phon è un elettrodomestico dal consumo elevato, seppur utilizzato per pochi minuti al giorno.
Il frigorifero, invece, è un consumatore “costante”: rimane acceso 24 ore su 24 e, nonostante i miglioramenti tecnologici che ne hanno ridotto l’assorbimento, continua a incidere in modo significativo sul consumo annuo di energia. A differenza degli apparecchi usati saltuariamente, il frigorifero produce un consumo stabile e prevedibile, motivo per cui è importante mantenerlo ben regolato, evitando aperture frequenti e assicurandosi che sia in buone condizioni.
Anche altri elettrodomestici come la lavastoviglie, il forno, l’aspirapolvere o il tostapane consumano energia, ma in misura minore o per un uso più sporadico. Ottimizzare i cicli di lavaggio, scegliere programmi a basse temperature, utilizzare il forno solo quando necessario e limitare l’uso di piccoli elettrodomestici può fare la differenza in bolletta.
Consumo elettrodomestici: i numeri
Andiamo ad analizzare più dettagliatamente la classifica degli elettrodomestici con maggior consumo energetico.
Elettrodomestico | Consumo annuo (kWh) | Costo stimato (€/anno) |
---|---|---|
Condizionatore | 450 kWh | 60–120 € |
Phon | 240 kWh | 50–60 € |
Frigorifero | 300 kWh | 40–80 € |
Lavatrice | 240 kWh | 50–60 € |
Microonde | 200 kWh | 25–44 € |
Lavastoviglie | 200 kWh | 40–60 € |
Forno elettrico | 160 kWh | 20–40 € |
Scegliere elettrodomestici efficienti e calibrarne l'uso è importante per combattere il cambiamento climatico e per promuovere l'utilizzo di fonti di energia pulita. L'energia solare, in particolare, rappresenta una risorsa inesauribile e pulita che può contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.

In conclusione
Analizzando i consumi energetici degli elettrodomestici più comuni, emerge chiaramente come l’impatto ambientale ed economico vari notevolmente in base al tipo di apparecchio, alla sua efficienza e alla frequenza d’uso. Il condizionatore, se utilizzato per periodi prolungati, si conferma come l’elettrodomestico a maggior consumo, seguito da phon, lavatrice e frigorifero. Tuttavia, anche dispositivi apparentemente secondari come lavastoviglie e forno elettrico, se usati intensamente e con bassa efficienza, possono contribuire significativamente alla spesa energetica annuale. Per questo è importante fare uso responsabile di questi strumenti.
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Domande frequenti
Le etichette energetiche classificano gli apparecchi da A a G in base al consumo di energia, aiutando i consumatori a scegliere prodotti più efficienti e a risparmiare energia.
Al primo posto troviamo il condizionatore, uno degli elettrodomestici più utilizzati, soprattutto durante la stagione estiva.