Ritiro Dedicato: tutto quello che devi sapere
Negli ultimi anni, l’attenzione verso il futuro del Pianeta è cresciuta in modo esponenziale, spingendo sempre più persone a scegliere soluzioni energetiche pulite e sostenibili. L’energia solare è oggi tra le opzioni più apprezzate: installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa non è più un lusso, ma un investimento strategico. E grazie a strumenti come il Ritiro Dedicato, è possibile non solo ridurre i costi in bolletta ma anche monetizzare l’energia prodotta in eccesso, trasformandola in una fonte di guadagno.
I motivi? In un periodo segnato da guerra, crisi energetica e incertezze economiche, il fotovoltaico consente di ridurre le bollette, alimentare la propria abitazione con energia 100% rinnovabile e avvicinarsi all’indipendenza energetica.
Il vantaggio cresce ulteriormente se si integra una batteria di accumulo: un impianto fotovoltaico con storage permette infatti di abbattere i costi in bolletta di oltre l’80%, sfruttando l’energia immagazzinata durante il giorno anche di sera o nei momenti di picco dei consumi.
Fine dello Scambio sul Posto e nuovo scenario 2025
Da giugno 2025, lo Scambio sul Posto non è più disponibile per tutti i nuovi impianti fotovoltaici, lasciando molti proprietari di fronte a una domanda cruciale: come monetizzare l’energia non autoconsumata al miglior prezzo?
Senza un meccanismo chiaro e vantaggioso, l’energia immessa in rete rischia di essere sottopagata, riducendo il ritorno sull’investimento del fotovoltaico.
Il Ritiro Dedicato (RID) è oggi una delle poche alternative disponibili. Consente di vendere l’energia in eccesso direttamente al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), con un compenso calcolato in base al Prezzo Zonale Orario e ai Prezzi Minimi Garantiti, assicurando così un valore competitivo per ogni kWh immesso in rete. In pratica, il RID trasforma la produzione solare non autoconsumata in una rendita aggiuntiva, semplice da gestire e potenzialmente redditizia.
Tuttavia, poiché il RID offre in genere rendimenti economici inferiori rispetto allo Scambio sul Posto, una strategia particolarmente interessante è abbinarlo ai nuovi incentivi previsti per le Comunità Energetiche.
Una Comunità Energetica è un gruppo di persone, imprese o enti che si uniscono per produrre, condividere e utilizzare energia rinnovabile in modo collaborativo. Questo modello permette di massimizzare l’autoconsumo collettivo e di accedere a incentivi economici e sociali più consistenti, trasformando l’energia in eccesso in un vantaggio condiviso per tutti i membri.
Nelle prossime sezioni andremo ad approfondire i seguenti concetti:
- Come funziona il Ritiro Dedicato
- Quanto puoi guadagnare vendendo la tua energia in eccesso
- Come avviare subito la procedura con il GSE
- Differenze chiave rispetto allo Scambio sul Posto
Se stai producendo energia solare per la tua abitazione, capire come sfruttare al meglio il Ritiro Dedicato può fare la differenza tra un impianto che si ripaga lentamente e uno che diventa una fonte di guadagno costante.
Cos'è il Ritiro Dedicato?
Consumare l’energia elettrica prodotta in autonomia dal proprio impianto fotovoltaico dà la possibilità a privati, aziende e PA di ottenere un risparmio consistente sulla bolletta da pagare al fornitore.
Il servizio di Ritiro Dedicato, introdotto dal GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) a partire dal primo gennaio 2008, costituisce un approccio agevolato per consentire ai produttori di commercializzare l'energia elettrica da loro generata e immessa in rete.
Come funziona il Ritiro dedicato
Se ti stai chiedendo come funziona il Ritiro Dedicato, il processo è più semplice di quanto sembri:
- Immissione in rete dell’energia in eccesso: quando il tuo impianto fotovoltaico produce più di quanto consumi, la quota non utilizzata viene automaticamente trasferita alla rete elettrica nazionale.
- Determinazione del compenso: il GSE calcola il valore dell’energia immessa basandosi sul Prezzo Zonale Orario (variabile in base all’area geografica e alla domanda) e sui Prezzi Minimi Garantiti, studiati per tutelare i piccoli produttori.
- Pagamento: con cadenza periodica, il GSE effettua un bonifico, trasformando l’energia ceduta in un guadagno concreto.
L’obiettivo di questo meccanismo è rendere economicamente vantaggiosa la produzione da fonti rinnovabili, promuovendo un modello di consumo più sostenibile e decentralizzato.
Il compenso riconosciuto è proporzionale ai kWh immessi in rete e può essere cumulato con eventuali incentivi previsti da specifici meccanismi, ad eccezione delle Tariffe Omnicomprensive, che includono già sia la parte incentivante che quella di vendita.
In questo modo, il proprietario di un impianto fotovoltaico non solo risparmia grazie all’autoconsumo, ma può anche generare entrate aggiuntive dalla vendita dell’energia in surplus. Il GSE, agendo come acquirente diretto e intermediario con il mercato, semplifica le procedure e assicura una remunerazione stabile grazie ai prezzi minimi garantiti, evitando le fluttuazioni del mercato libero.
Il contratto di Ritiro Dedicato ha durata annuale e si rinnova automaticamente, ma il produttore può recedere in qualunque momento comunicandolo sul portale GSE con almeno 60 giorni di preavviso.
Come accedere al Ritiro Dedicato?
Per attivare il servizio di Ritiro Dedicato, è fondamentale comprendere le specifiche del contratto e i criteri di ammissibilità. Il contratto di Ritiro Dedicato è progettato per consentire ai produttori di energia di vendere l'energia generata dai loro impianti alle reti elettriche nazionali o locali.
Questo servizio presenta una serie di caratteristiche chiave che vale la pena esaminare attentamente.
Innanzitutto, il contratto ha una durata di un anno solare con rinnovo automatico, offrendo una certa stabilità agli operatori del settore energetico. Tuttavia, è importante notare che il produttore ha la flessibilità di interrompere il contratto in qualsiasi momento senza vincoli e con una semplice disdetta tramite il portale informatico del GSE, da effettuarsi almeno 60 giorni prima della data desiderata per la conclusione del patto.
Per accedere al servizio di Ritiro Dedicato, è essenziale comprendere i requisiti di ammissibilità che variano in base alla potenza dell'impianto e alla fonte di energia utilizzata. Questi criteri delineano chi può partecipare al programma e quali impianti sono idonei per la vendita dell'energia generata.
Ecco una panoramica più dettagliata dei requisiti per accedere al Ritiro Dedicato:
- Impianti alimentati da fonti rinnovabili e non rinnovabili con potenza inferiore a 10 MW: Questa categoria include impianti con una potenza fino a 10 MW, che utilizzano sia fonti di energia rinnovabili (come sole e vento) sia non rinnovabili (come combustibili fossili o nucleari). Questi impianti possono partecipare al Ritiro Dedicato, a condizione che la potenza complessiva non superi i 10 MW
- Impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili senza limiti di potenza: Questa categoria comprende impianti che generano energia esclusivamente da fonti rinnovabili, come eolico, solare, geotermico, moto ondoso, maremotrice e idroelettrico. Non vi è alcuna restrizione sulla potenza, permettendo la partecipazione al Ritiro Dedicato sia a piccoli impianti che a grandi parchi eolici o solari
- Impianti con potenza uguale o superiore a 10 MW che utilizzano fonti rinnovabili diverse: Questa categoria si applica a impianti con una potenza di 10 MW o superiore, che utilizzano fonti di energia rinnovabile diverse da quelle menzionate in precedenza, come biomassa o biogas
- Impianti alimentati da fonti non rinnovabili con potenza apparente nominale inferiore a 10 MW: Questa categoria riguarda impianti con una potenza inferiore a 10 MW, che utilizzano fonti di energia non rinnovabili come carbone, gas naturale o petrolio. Include anche la produzione non attribuibile delle centrali ibride, che combinano fonti rinnovabili e non rinnovabili
Tuttavia, non possono usufruire del Ritiro Dedicato gli impianti a cui è riconosciuta una Tariffa Omnicomprensiva, in particolare gli impianti fotovoltaici incentivati dal D.M. del 5 luglio 2012 o dal D.M. 5 maggio 2011.
Di seguito una tabella riassuntiva degli impianti ammessi ed esclusi dal Ritiro Dedicato:
Categoria di impianto | Fonte di energia | Limite di potenza | Note |
---|---|---|---|
Impianti < 10 MW | Rinnovabili e non rinnovabili | < 10 MW | Ammessi se la potenza complessiva non supera i 10 MW |
Impianti rinnovabili senza limiti | Solo fonti rinnovabili (eolico, solare, geotermico, moto ondoso, maremotrice, idroelettrico) | Nessun limite | Ammessi sia piccoli impianti che grandi parchi |
Impianti ≥ 10 MW (altre rinnovabili) | Biomassa, biogas o altre rinnovabili non incluse sopra | ≥ 10 MW | Ammessi se rientrano nelle categorie previste |
Impianti non rinnovabili < 10 MW | Carbone, gas naturale, petrolio, centrali ibride (quota non attribuibile) | < 10 MW | Ammessi salvo esclusioni specifiche |
Esclusioni | — | — | Impianti con Tariffa Omnicomprensiva (fotovoltaici D.M. 5/7/2012 o D.M. 5/5/2011); incompatibile con Scambio sul Posto |
Modalità per accedere al Ritiro Dedicato
I produttori che intendono accedere al regime di Ritiro Dedicato possono attivare il servizio secondo due modalità:
- Modello Unico: iter semplificato per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici per i quali sia contestualmente richiesto l’accesso al servizio di Ritiro Dedicato. Il GSE, dopo aver ricevuto dal gestore di rete i dati presenti nel Modello Unico, provvederà ad attivare il contratto e a comunicare all’utente le informazione per poterne visualizzare i dettagli attraverso il portale Ritiro Dedicato - RID dell’Area Clienti GSE
- Modalità standard: attraverso questa procedura è previsto che entro 60 giorni dalla data allaccio alla rete dell’impianto fotovoltaico i produttori debbano inviare l’istanza attraverso il servizio di Ritiro Dedicato - RID accessibile dall'Area Clienti GSE, indicando i dati tecnici e amministrativi
Il prezzo del ritiro dedicato e le tariffe per gli oneri di gestione
Il prezzo di ritiro dell'energia da parte del GSE è definito dall'Autorità per l’Energia ed è pari al prezzo zonale orario, ossia il prezzo sul mercato elettrico che varia in base all'ora nella quale l'energia viene immessa in rete e alla zona di mercato in cui si trova l'impianto. In questo caso il gestore di rete trasmette le misure al GSE, che poi paga il corrispettivo di vendita in base al prezzo zonale orario.
La possibilità di richiedere i prezzi minimi garantiti rappresenta un importante vantaggio per i produttori di energia. Questi prezzi, stabiliti annualmente dall'Autorità per l'Energia (ARERA), offrono una certa sicurezza finanziaria ai produttori, garantendo un prezzo minimo di vendita per l'energia prodotta. Ecco una panoramica dettagliata di come funzionano i prezzi minimi garantiti per diversi tipi di impianti:
- Impianti a fonte rinnovabile fino a 1 MW: Gli impianti a fonte rinnovabile con una potenza fino a 1 MW, che non beneficiano di altri meccanismi di remunerazione, possono richiedere i prezzi minimi garantiti. Questo garantisce un certo livello di redditività per i piccoli impianti che non ricevono altri incentivi governativi
- Impianti fotovoltaici fino a 100 kW: Gli impianti fotovoltaici con una potenza fino a 100 kW possono richiedere i prezzi minimi garantiti. Questo è particolarmente rilevante per impianti di piccole dimensioni, come quelli installati su tetti di abitazioni o aziende, assicurando un prezzo minimo garantito per l'energia venduta alla rete
- Impianti idroelettrici efficienti fino a 500 kW: Gli impianti idroelettrici con una potenza efficiente fino a 500 kW possono richiedere i prezzi minimi garantiti. Questo meccanismo offre stabilità economica agli impianti idroelettrici di piccola e media scala, promuovendo la produzione di energia idroelettrica sostenibile
È importante sottolineare che i prezzi minimi garantiti vengono aggiornati annualmente da ARERA e variano in base alla fonte di energia e alla quantità di energia ritirata su base annua. Questo meccanismo offre una certa flessibilità e adattabilità alle dinamiche del mercato energetico, garantendo al contempo una remunerazione equa per i produttori di energia rinnovabile.
La maggior parte dei proprietari di un impianto fotovoltaico che usufruiscono del Ritiro Dedicato scelgono di aderire al regime del prezzo minimo garantito, il cui tariffario viene pubblicato ogni anno sul sito ufficiale di ARERA.
Anche nel caso del Ritiro Dedicato, dal 2015 è prevista una tariffa da corrispondere al GSE per gli oneri di gestione, verifica e controllo, differenziata per fonte di alimentazione e calcolata sulla base della potenza dell'impianto.
Ritiro Dedicato: le nuove semplificazioni introdotte
Il recente annuncio del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha introdotto una serie di importanti novità nell'iter di accesso al servizio di Ritiro Dedicato, rivoluzionando e semplificando il processo per gli operatori del settore energetico.
Le modifiche annunciate hanno suscitato grande interesse e potrebbero influire significativamente sulle operazioni quotidiane dei produttori di energia. Ecco un'analisi dettagliata delle principali novità comunicate dal GSE:
- Approvazione delle clausole contrattuali al momento della richiesta: Una delle novità più rilevanti è che le clausole contrattuali del Ritiro Dedicato verranno approvate dall'operatore al momento dell'invio della richiesta. Questo significa che non sarà più necessario presentare separatamente la Dichiarazione di Accettazione delle clausole contrattuali per la stipula del servizio. Questo cambiamento semplifica notevolmente il processo di richiesta, accelerando i tempi di attivazione del servizio e riducendo la burocrazia per gli operatori del settore energetico
- Semplificazione della documentazione necessaria: Oltre all'approvazione delle clausole contrattuali, è stata annunciata una semplificazione della documentazione richiesta per accedere al servizio di Ritiro Dedicato. Grazie all'interoperabilità con altre banche dati del settore energetico, gli operatori potranno ottenere rapidamente le informazioni necessarie senza dover compilare documenti aggiuntivi o ripetitivi. Questa semplificazione renderà il processo di richiesta più efficiente ed efficace, riducendo i tempi di attesa e migliorando l'esperienza complessiva degli operatori del settore
In conclusione, le recenti novità comunicate dal GSE rappresentano un importante passo avanti verso la semplificazione e l'ottimizzazione del processo di accesso al servizio di Ritiro Dedicato. Questi cambiamenti contribuiranno a ridurre la burocrazia, accelerare i tempi di attivazione del servizio e migliorare complessivamente l'efficienza e l'esperienza degli operatori del settore energetico. Si prevede che queste modifiche avranno un impatto positivo sul settore, facilitando ulteriormente la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e efficiente.
Ritiro Dedicato e Scambio sul posto: le principali differenze
Partendo dal presupposto che lo Scambio sul Posto era un meccanismo di compensazione tra immissioni e prelievi e il Ritiro Dedicato è, invece, un meccanismo di vendita dell’energia, andiamo a scoprire più nel dettaglio le differenze tra i due servizi.
Lo Scambio sul Posto in pillole (non più attivo dal giugno 2025)
Fino al giugno 2025, era possibile usufruire del servizio dello Scambio sul Posto per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per la Cogenerazione ad Alto Rendimento fino a 200 kW di potenza (la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici installati nel sito non doveva superare i 500 kW). Requisito essenziale era la presenza di impianti fotovoltaici per il consumo e la produzione di energia connessi a un unico punto di connessione con la rete pubblica.
Questo sistema conteggiava tutta l’energia immessa in rete per poi compensarla con quella prelevata dalla rete (e pagata in bolletta). In pratica, si trattava di un rimborso dell’energia prodotta in eccesso e immessa in rete.
In altre parole, con lo Scambio sul Posto il GSE riconosceva una compensazione economica calcolata sulla differenza di valore (non di quantità) tra l’energia immessa e quella prelevata. Se a fine anno l’energia immessa era maggiore di quella prelevata, le eccedenze venivano remunerate.
L’energia ri-prelevata veniva pagata dal GSE con una tariffa variabile, mediamente intorno a 0,15 €/kWh.
Ti presentiamo di seguito una tabella che mette a confronto lo Scambio sul Posto e il Ritiro Dedicato.
Caratteristica | Ritiro Dedicato (RID) | Scambio sul Posto (SSP) |
---|---|---|
Tipologia di servizio | Vendita dell’energia immessa in rete al GSE | Compensazione tra energia immessa e prelevata (non più attivo dal giugno 2025) |
Destinatari principali | Impianti di qualsiasi potenza; particolarmente vantaggioso per impianti grandi (oltre 200 kW) non asserviti a un’utenza | Impianti alimentati da fonti rinnovabili o cogenerazione ad alto rendimento fino a 200 kW (max 500 kW fotovoltaico complessivo sul sito) |
Meccanismo di remunerazione | Pagamento in base al Prezzo Zonale Orario e, se applicabili, Prezzi Minimi Garantiti | Rimborso economico calcolato sulla differenza di valore tra energia immessa e prelevata |
Modalità di guadagno | Entrata economica diretta per ogni kWh venduto | Riduzione della bolletta compensando prelievi e immissioni |
Compatibilità | Non compatibile con lo Scambio sul Posto | Non compatibile con il Ritiro Dedicato |
Vantaggio principale | Monetizzazione diretta dell’energia prodotta in eccesso | Massima convenienza se immissioni e prelievi erano simili |
Pagamento | Bonifici periodici dal GSE | Rimborso in bolletta e remunerazione delle eventuali eccedenze a fine anno |
Si può passare dallo Scambio sul Posto al Ritiro Dedicato?
Sì, il passaggio è possibile e oggi è anche l’opzione più logica, visto che lo Scambio sul Posto non è più attivo dal giugno 2025.
Chi aveva una convenzione di Scambio sul Posto può passare al Ritiro Dedicato presentando una richiesta formale di disdetta tramite l’area riservata del portale GSE, sezione SSP, selezionando come motivazione “Passaggio a RID”. Il nuovo contratto di Ritiro Dedicato diventa attivo dal giorno successivo alla chiusura del contratto SSP.
Domande frequenti
Il Ritiro Dedicato è un servizio che consiste nella cessione al Gestore dei Servizi Energetici dell’energia elettrica immessa in rete dagli impianti fotovoltaici, su richiesta del produttore e in alternativa al mercato libero. Semplificando: è un servizio di vendita dell’energia immessa in rete.
Il servizio dello Scambio sul posto conviene maggiormente quando la quantità di kWh prelevati dalla rete è simile a quella di kWh immessi in rete. Il Ritiro Dedicato, invece, conviene quando si hanno grandi impianti (oltre i 200 kW di potenza) che non sono asserviti a nessuna utenza.