Inizia a risparmiare ora con Otovo. Scopri ora il potenziale del tuo tetto!

Riscaldamento elettrico: come riscaldare casa a basso consumo

Temi ambientali e risparmio energetico sono due facce della stessa medaglia quando si parla di ricercare forme di riscaldamento alternativo e soprattutto che facciano bene all’ambiente. Tra tutte, il riscaldamento elettrico è un’alternativa efficace alla caldaia a gas per scaldare la tua casa usando una fonte di energia pulita. Oltretutto, questa tipologia di riscaldamento alternativo è comodamente alimentabile con i pannelli fotovoltaici!

Al giorno d’oggi, l’introduzione dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica) e delle nuove etichette per gli impianti di riscaldamento, impone un’attenzione diversa e maggiore da parte dei consumatori per tutto ciò che riguarda il risparmio energetico e l’utilizzo consapevole delle risorse di energia. Termosifoni a gas e radiatori sono sempre più spesso sostituiti dai nuovi sistemi che avanzano, tipologie ibride formate da caldaie e pompe di calore, per esempio, che vanno per la maggiore. Quando si parla di riscaldamento elettrico, però, sono diverse le tipologie di prodotti da valutare. Quali sono e perché convengono?

Scopri insieme a noi le caratteristiche del riscaldamento elettrico!


Cos’è il riscaldamento elettrico?

Se non vuoi affidarti a quello a gas, il riscaldamento elettrico è la soluzione che fa per te! Si tratta di una scelta attenta all’impatto ambientale e che garantisce risparmi in bolletta sul lungo periodo. Inoltre, per ogni metro quadrato si spendono circa tra i 60€ e i 100€, ma la spesa iniziale si ammortizza in tempi rapidi grazie al notevole risparmio che si ottiene sulla bolletta della luce.

Sono presenti diversi modelli di radiatori elettrici sul mercato. Nei modelli classici il loro funzionamento prevede che il calore venga ceduto all’ambiente ogniqualvolta la corrente, passando per una resistenza, riscalda l’aria. Infine, quest’ultima viene così rilasciata nella stanza in cui sono presenti i radiatori per mezzo di una ventola.


Quali sono i suoi vantaggi?

Conviene scegliere il riscaldamento elettrico quando non si ha la necessità di riscaldare la propria casa tutti i giorni. Infatti, considerando che l’elettricità ha un prezzo più elevato rispetto al gas, il riscaldamento elettrico è particolarmente indicato per le seconde case o se ci si trova a vivere lontani dalla rete di distribuzione del gas.

Tra i vantaggi del riscaldamento elettrico rientrano anche:

  • Costo di installazione inferiore
  • Spese di manutenzione ordinarie e straordinarie più contenute
  • Nessun costo di manutenzione per la canna fumaria né verifiche dell’efficienza della caldaia
  • Minore frequenza di rotture e guasti

Calcola subito un preventivo personalizzato immettendo il tuo indirizzo di interesse nella barra di ricerca sottostante:


Quando non conviene installare un riscaldamento elettrico?

Se si opta per l’installazione di un riscaldamento elettrico è necessario prendere in considerazione il fatto che ci possano essere anche dei piccoli svantaggi. Prima di tutto, infatti, è fondamentale conoscere le dimensioni della propria abitazione. Infatti, per appartamenti superiori ai 50 mq questa soluzione potrebbe rivelarsi particolarmente dispendiosa, anche se abbinata ai pannelli radianti.

In realtà, il tasto più dolente in termini di spesa quando si parla di riscaldamento elettrico sono i costi di gestione poiché, a parità di energia utilizzata, il gas costa meno di un terzo rispetto alla corrente elettrica.

Inoltre, prima di scegliere di installare un riscaldamento elettrico, è sempre opportuno valutare l’assorbimento di energia preposto all’utilizzo degli elettrodomestici. Questo dato è indispensabile per calcolare la potenza necessaria e per capire l’utilità di valutare ulteriori opzioni, quali ad esempio autoprodurre energia installando pannelli fotovoltaici.


Modelli di riscaldamento elettrico

Esistono molteplici tipologie di riscaldamento elettrico in commercio. Il primato è mantenuto da termosifoni elettrici e stufe elettriche, ma non mancano anche delle alternative a basso costo.

Scopriamo quali sono:

  • Termosifoni elettrici: questo modello di riscaldamento elettrico serve a riscaldare gli ambienti sprovvisti di impianto termico. Apprezzati per la loro comodità nel trasporto, che li rende spostabili da un ambiente all’altro, si dividono in due grandi categorie:
    - Termoventilatori
    - Radiatori elettrici
    Il rendimento del termosifone elettrico dipende dal materiale in cui è composto. In base a questo (ceramica, ghisa, pietra lavica) cambiano prezzo e prestazioni.
  • Radiatori svedesi: sono una variante alle classiche stufe elettriche, e sono dotate di resistenze ceramiche. Il riscaldamento elettrico svedese funziona alla stregua di un climatizzatore d’aria, ovvero propaga aria calda nell’ambiente grazie alla presenza di un termostato che rileva lo scarto tra la temperatura d’aria in entrata e quella impostata dall’utente. Rispetto alle stufe elettriche, inoltre, i radiatori svedesi non sollevano polvere, non bruciano ossigeno né seccano l’aria circostante. A fronte di una spesa iniziale di poche centinaia di euro, sono caratterizzati da longevità e bassi costi di manutenzione.
  • Riscaldamento elettrico a pavimento: è una forma di riscaldamento elettrico a basso consumo. Può essere dotato sia di un impianto ad acqua che di un impianto elettrico e necessita di un termostato in ogni stanza della casa. È preferibile a un riscaldamento a battiscopa – ovvero che corre lungo il muro di una stanza – per ragioni estetiche (in quanto non richiede apparecchi aggiuntivi nella stanza), perché non solleva polvere e perché permette di avvicinare i mobili alle pareti.
  • Riscaldamento elettrico a parete: invisibile e silenzioso, il riscaldamento elettrico a parete funziona bene sia in autonomia che in abbinamento ad altre forme di riscaldamento, magari nelle zone più fredde di casa. Questo impianto trasforma l’energia prodotta in calore a contatto con corpi e superfici, mentre la posa si può effettuare sotto l’intonaco della parete o una lastra di cartongesso.
  • Riscaldamento elettrico a battiscopa: è una soluzione più conveniente, ma presenta alcuni limiti. Infatti, gli svantaggi più evidenti sono due: l’incapacità di riscaldare le zone centrali degli ambienti grandi e l’incompatibilità con i mobili. L’impianto viene collocato all’interno del battiscopa lungo il perimetro di ogni singola stanza e le modalità di riscaldamento sono elettrica, ad acqua o mista.
  • Riscaldamento a soffitto: in questo caso l’impianto viene ricoperto con il controsoffitto in cartongesso e il calore si rilascia dalla superficie più calda a quella più fredda.
  • Riscaldamento elettrico a infrarossi:  in questo modo saranno le onde elettromagnetiche a generare calore, sfruttando soffitto e pareti. Privo di spese di manutenzione e garante di notevoli risparmi sulla bolletta della luce, questo tipo di riscaldamento elettrico sembra andare a passi spediti verso il futuro.

È importante sottolineare che tutti questi impianti permettono di ottimizzare il risparmio se associati al fotovoltaico.

Le tipologie di riscaldamento elettrico
Le tipologie di riscaldamento elettrico
Richiedi una consulenza


Riscaldamento elettrico e riscaldamento a gas: le differenze

Scopriamo insieme le differenze che intercorrono tra un riscaldamento a gas e uno elettrico.

Il riscaldamento a gas

Con la caldaia a gas hai modo di riscaldare l’ambiente circostante utilizzando un apposito meccanismo interno di combustione del gas.

Esistono diverse tipologie di caldaie a gas, diversificate da un punto di vista strutturale. Sul mercato si possono trovare le caldaie a gas a camera aperta utilizzate per lo più in ambito domestico, e quelle a camera chiusa, che costituiscono il tipo di caldaia più ecologica esistente.

La differenza principale che intercorre tra queste due tipologie consiste nel fatto che le prime utilizzano un sistema di tiraggio naturale, in quanto l’aria utilizzata per la combustione viene prelevata dallo stesso locale in cui è posizionata la caldaia, mentre le caldaie a camera chiusa sfruttano il sistema del tiraggio forzato, ovverosia prelevano l’aria dall’esterno mediante una apposita tubazione.

Un’altra differenziazione si ha in base al tipo di gas utilizzato come combustibile. Esistono, infatti, le caldaie a metano, le più utilizzate vista la loro economicità, e quelle a GPL, meno diffuse perché particolarmente ingombranti, poiché, per il loro funzionamento, necessitano di una grande bombola o di una cisterna per stoccare il gas.

Vantaggi e svantaggi della caldaia a gas

Il vantaggio principale di una caldaia a gas consiste nel fatto che, una volta sostenuta la spesa per il suo acquisto e la sua installazione, il costo verrà ammortizzato nel tempo, in quanto non occorreranno particolari manutenzioni e la caldaia funzionerà per molti anni.

Lo svantaggio, però, è riscontrabile nei suoi consumi: infatti, sfruttando il gas sarà necessario conteggiare una spesa di almeno 1000€ euro all’anno in più sulla bolletta. Nel caso delle caldaie con funzionamento a GPL, inoltre, a ciò si aggiungerà anche la necessità di dover cambiare frequentemente le bombole.

In conclusione: meglio la caldaia a gas o quella elettrica?

La scelta tra un riscaldamento elettrico e uno a gas dipende da molte variabili. Infatti, oltre a dover prendere in considerazione il budget che si ha a disposizione, è necessario considerare anche le proprie esigenze e le caratteristiche dell’ambiente in cui dovrà essere posizionata la caldaia.

In generale, si può affermare che, se la propria abitazione è di dimensioni ridotte, sarà più adatta una caldaia elettrica, visti costi minori e la maggiore velocità di riscaldamento Se, invece, la propria abitazione è grande, risulterà a lungo andare più conveniente e più utile per il portafogli riscaldarsi con una caldaia a gas.

Ovviamente, se il discorso principale dovesse vertere su una questione ambientale, la scelta ricadrebbe su un riscaldamento elettrico (possibilmente alimentato a fotovoltaico), poiché si sfrutterebbe energia pulita e si ridurrebbero le emissioni di CO2.


Riscaldamento elettrico e fotovoltaico: la pompa di calore

Oggi è possibile sfruttare anche i pannelli fotovoltaici per generare l'energia necessaria a riscaldare gli ambienti domestici.

Con i classici sistemi di riscaldamento, come una caldaia a gas, il rendimento ottenuto è davvero basso, poiché quasi il 50% dell’energia prodotta dalla combustione se ne va con i fumi caldissimi dal camino. Inoltre, è necessario considerare l’alto valore inquinante: ogni kg di gasolio produce oltre 3 kg di CO2 nell’atmosfera.

Al giorno d’oggi, grazie allo sviluppo tecnologico e all’attenzione sempre più consapevole alla salvaguardia dell’ambiente, si ha la possibilità di ridurre i costi economici e ambientali e aumentare il comfort. Tutto ciò è reso possibile da sistemi di riscaldamento elettrici che hanno la possibilità di essere alimentati con il fotovoltaico.

La pompa di calore, per esempio, è un dispositivo a energia rinnovabile, in quanto oltre il 60% dell’energia totale viene prelevato dall’aria esterna, e il rimanente dell’energia elettrica può essere prodotta da fonte solare, attraverso l’installazione di pannelli solari termici.

Il riscaldamento con fotovoltaico è possibile grazie al sistema a pompa di calore, per l’appunto. Un dispositivo in grado di convertire l’aria presente gratuitamente nell’ambiente in energia termica, da utilizzare per riscaldare l’acqua che circola nei termosifoni.

Funziona sostanzialmente come un frigorifero, ma al contrario. Estrae il calore da una fonte naturale e la trasferisce nelle stanze, alla temperatura più idonea.

Calcola subito un preventivo personalizzato inserendo il tuo indirizzo qui sotto:


Domande frequenti

Quale riscaldamento elettrico consuma meno?

Il radiatore svedese è sicuramente la tipologia di riscaldamento elettrico che consuma meno. Questo tipo di termosifone elettrico altro non è che un termoconvettore a basso consumo, sprovvisto di ventole. La sua parte riscaldante si trova, infatti, direttamente all'interno del radiatore.

Quale tipologia di riscaldamento elettrico conviene per riscaldare una stanza?

Una soluzione elegante ed estremamente efficace sono i quadri a pareti riscaldanti, in grado di emettere radiazioni infrarosse che colpiscono (riscaldando) solamente gli oggetti solidi nel loro raggio d'azione: non scaldano l'aria, ma infondono calore sugli oggetti circostanti, aumentando velocemente la temperatura.

Ti sei iscritto correttamente a Otovo Italia | Blog Fotovoltaico in Italia
Bentornato! Sei entrato correttamente.
Bene! Ti sei iscritto correttamente.
Il tuo link è scaduto
Benissimo! Controlla la tua mail per trovare il link per accedere.