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Una guida Otovo sulle differenze tra Kilowatt e Kilowattora

Molto spesso quando parliamo di fotovoltaico, nello specifico di energia, utilizziamo principalmente due unità di misura: il kilowatt (kW) e il kilowattora (kWh). Anche se i due termini sono simili, queste due unità di misura sono totalmente differenti tra loro. Infatti, il kilowatt è l'unità di misura della potenza elettrica mentre il kilowattora si riferisce alla quantità di energia elettrica consumata in un’ora, e sono riconosciuti entrambi dal sistema internazionale.

Saper distinguere kW e kWh è fondamentale per analizzare i propri consumi e, quindi, saper leggere correttamente la propria bolletta dell'energia elettrica.

In questo articolo daremo una definizione di kilowatt e kilowattora e indicheremo le principali differenze tra le due unità di misura dell'energia elettrica.

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Iniziamo!


Cos’è il kilowatt?

Iniziamo il nostro articolo parlando del kilowatt e diamone una spiegazione.

Il termine kilowatt (kW) denota l'unità di misura della potenza elettrica, indicando la capacità di un sistema di assorbire energia nel corso del tempo. Un kilowatt è equivalente a mille Watt, che è l'unità di misura della potenza.

Poiché il Watt è di dimensioni molto ridotte rispetto alla potenza che può essere assorbita da un impianto elettrico residenziale, è comune utilizzare il kilowatt come unità di misura più conveniente.

Per il consumatore, è cruciale comprendere che il kilowatt rappresenta la potenza impegnata disponibile per il prelievo dal contatore elettrico. Questa informazione è significativa perché se si utilizzano contemporaneamente più elettrodomestici, consumando più energia di quella concordata nel contratto e supportata dal contatore, si rischia di causare un'interruzione di corrente in casa. In pratica, tuttavia, è possibile assorbire dalla rete elettrica una potenza leggermente superiore a quella impegnata, nota come potenza disponibile.

Per un consumatore è importante sapere che il kilowatt rappresenta la potenza impegnata che è disponibile per il prelievo dal contatore elettrico. Perché è importante conoscere questa unità? Perché se utilizzi più elettrodomestici alla volta che consumano più energia di quella prevista dal contratto e supportata dal contatore probabilmente farai saltare la corrente di casa. Nella pratica, però, potrai assorbire dalla rete elettrica una potenza di poco superiore a quella impegnata, che è nota come potenza disponibile.

In relazione alla fornitura di energia elettrica, il kilowatt esprime sia la potenza effettivamente utilizzata che quella disponibile, come registrato dal contatore della luce.

Quando si attiva un contratto di fornitura energetica, è possibile selezionare diversi livelli di potenza in base ai propri consumi:

  • 1,5 kW per abitazioni di dimensioni ridotte, come ad esempio un rustico
  • 3 kW per case abitate da 3-4 persone con elettrodomestici tradizionali
  • 4,5 kW per abitazioni dotate di più condizionatori o scaldabagni
  • 6 kW per elettrodomestici come cucine elettriche, asciugatrici e pompe di calore
  • 10 kW in casi eccezionali, ad esempio per attrezzature particolarmente potenti
Livelli di potenza in base ai propri consumi
Livelli di potenza in base ai propri consumi

La scelta del livello di potenza dipende quindi dal tipo e dal numero di elettrodomestici presenti in casa, nonché dal loro utilizzo. Dal 2017, è possibile selezionare tra diversi intervalli di potenza, a partire da 0,5 kW con incrementi di 0,5 kW, diversamente dai precedenti 1,5 kW.

Quando si supera la potenza massima consentita, il contatore interviene automaticamente, interrompendo l'erogazione di corrente elettrica. Per ripristinare l'elettricità in casa, è necessario spegnere alcuni dispositivi e ripristinare il contatore mediante l'apposito interruttore.

Bene, ora che abbiamo visto cos'è il kilowatt, andiamo ad affrontare un altro tema: quello della potenza disponibile e della potenza istantanea.


Cos’è la potenza disponibile?

Il concetto di potenza disponibile rappresenta la quantità massima di energia elettrica che un utente può utilizzare all'interno della propria residenza senza causare sovraccarichi nel sistema elettrico. Questa misura, aumentata di circa il 10% rispetto alla potenza impegnata, è calcolata considerando la capacità massima di erogazione consentita per l'utilizzo domestico.

La formula per determinare la potenza disponibile è relativamente semplice: si aggiunge il 10% alla potenza impegnata, che è la quantità di energia effettivamente utilizzata in un dato momento.

Va sottolineato che superare la potenza disponibile può portare a un sovraccarico della rete elettrica, causando un'interruzione di corrente e mettendo temporaneamente fuori uso l'erogazione di elettricità nell'abitazione. Questo fenomeno, noto come blackout domestico, può verificarsi soprattutto durante situazioni in cui si utilizzano contemporaneamente diversi elettrodomestici ad alta potenza, come il forno, la lavatrice e il phon. In queste circostanze, il consumo energetico combinato di tali apparecchi può superare il limite della potenza disponibile, portando alla disconnessione dell'alimentazione elettrica.

Per evitare inconvenienti come i blackout domestici, è essenziale monitorare attentamente il consumo energetico e pianificare l'utilizzo degli elettrodomestici in modo da distribuire equamente la richiesta di energia nel tempo. Inoltre, l'installazione di dispositivi di gestione dell'energia, come regolatori di tensione o dispositivi di controllo del carico, può contribuire a ottimizzare l'utilizzo dell'elettricità e prevenire sovraccarichi nella rete.

Questo sottolinea l'importanza di adottare pratiche di consumo energetico responsabili e di essere consapevoli dei limiti della potenza disponibile per garantire un funzionamento sicuro e affidabile del sistema elettrico domestico.


Cos’è la potenza istantanea?

Prima di procedere con l'acquisto di un elettrodomestico, è fondamentale leggere attentamente e più volte l'etichetta. Probabilmente avrai notato che la potenza è espressa in Watt. Questo valore rappresenta la potenza istantanea, ovvero l'energia che l'elettrodomestico assorbe in un dato istante. È un indicatore cruciale per comprendere il consumo energetico dell'apparecchio.

Tuttavia, per avere una visione completa della potenza istantanea in un'abitazione, è necessario considerare non solo il consumo di un singolo elettrodomestico, ma anche la somma delle potenze istantanee di tutti gli apparecchi elettrici che sono accesi contemporaneamente. Questo comprende non solo gli elettrodomestici di uso quotidiano come frigoriferi, lavatrici e televisori, ma anche eventuali dispositivi aggiuntivi come lampade, caricabatterie e computer. Solo tenendo conto di tutte queste variabili è possibile ottenere una valutazione accurata del consumo energetico complessivo di un'abitazione e, di conseguenza, gestire in modo efficiente l'energia per ridurre il consumo e i costi.

A titolo di esempio, immagina di utilizzare contemporaneamente l'asciugatrice, il condizionatore, il piano cottura e il televisore. La somma delle potenze di tutti questi elettrodomestici rappresenta la potenza istantanea in quel preciso momento.

Nell'infografica qui sotto puoi trovare riassunti i significati di queste due tipologie di potenze:

Differenze
Differenze

Bene, andiamo ora a vedere cos'è e cosa indica il kilowattora.


Cos'è il kilowattora?

A differenza del kilowatt, il kilowattora (kWh) viene impiegato per misurare l'energia effettivamente consumata. Conoscere il kWh è fondamentale poiché consente di interpretare correttamente la bolletta, ottimizzare i consumi e selezionare un piano energetico adatto alle proprie necessità.

Le informazioni di consumo presenti sulla fattura dell'energia elettrica sono rilevate dal contatore di energia elettrica, un dispositivo che registra tutti i consumi energetici di un'abitazione. Attualmente, i contatori sono in grado di monitorare le fasce orarie di consumo, agevolando così la gestione di contratti multiorari in cui il costo dell'energia varia in base all'orario.

Il costo del kWh non è uniforme, poiché può variare a seconda del contratto sottoscritto. Infatti, il prezzo dipende dal fornitore scelto e dal tipo di mercato adottato, che può essere libero o a regime tutelato. Essere consapevoli di queste variabili consente di prendere decisioni informate in merito alla gestione del consumo energetico.


Come passare da kilowatt a kilowattora?

Come accennato precedentemente, i kilowatt (kW) indicano la potenza, mentre i kilowattora (kWh) rappresentano i consumi di energia elettrica nel corso del tempo. Se desideri calcolare i kWh consumati da un elettrodomestico, è sufficiente moltiplicare la sua potenza elettrica per il tempo in cui è stato utilizzato. Questo semplice calcolo fornisce una stima approssimativa del consumo energetico.

Per esemplificare, prendiamo in considerazione una lavatrice con una potenza di 1400 W. Se la lavatrice viene utilizzata per un'ora, il suo consumo di elettricità sarà approssimativamente di 1400 Wh, equivalente a 1,4 kWh. Tuttavia, è importante tenere presente che queste stime sono approssimative, poiché la potenza assorbita dalla lavatrice potrebbe variare durante il suo ciclo di funzionamento a seconda del tipo di lavaggio e della temperatura impostata.

È cruciale sottolineare che esistono diverse tipologie di elettrodomestici, ciascuno con specifiche potenze e caratteristiche uniche. Pertanto, durante i calcoli relativi al consumo energetico, è essenziale considerare attentamente tali differenze. Ad esempio, un frigorifero potrebbe avere una potenza significativamente diversa rispetto a un forno elettrico o a un computer, influenzando così il consumo complessivo di energia della casa. Prestare attenzione a questi dettagli è fondamentale per avere una stima accurata del consumo energetico e per adottare comportamenti che favoriscano un utilizzo efficiente dell'elettricità.

Per avere un'idea più chiara dei consumi degli elettrodomestici è importante considerare la classe energetica. Vediamo meglio di cosa si tratta!

Classe energetica

La classe energetica degli elettrodomestici è una categorizzazione fondamentale che fornisce informazioni sull'efficienza energetica di un particolare apparecchio.

Tale sistema di classificazione, utilizzato a livello internazionale, si basa su una scala di lettere che va da A a G, dove A rappresenta il livello più alto di efficienza energetica e G il livello più basso.

Questa valutazione è essenziale per aiutare i consumatori a comprendere e confrontare le prestazioni energetiche dei diversi elettrodomestici disponibili sul mercato. Gli apparecchi classificati come classe A tendono ad essere i più efficienti, mentre quelli in classe G sono generalmente i meno efficienti dal punto di vista energetico.

L'indicazione della classe energetica è solitamente presente sull'etichetta energetica degli elettrodomestici, insieme ad altre informazioni cruciali. Questo consente ai consumatori di prendere decisioni più informate e di scegliere apparecchi che non solo soddisfino le loro esigenze, ma che contribuiscano anche a ridurre il consumo energetico complessivo e le relative spese.

Etichetta classe energetica
Etichetta classe energetica

La classe energetica può aiutare a tenere sotto controllo il consumo energetico in diversi modi:

  • Identificazione dell'efficienza energetica: La classe energetica fornisce un'indicazione immediata sul consumo energetico dell'elettrodomestico. Apparecchi con una classe energetica più alta (come A+++ o A++) consumano meno energia rispetto a quelli con classi energetiche inferiori
  • Confronto tra apparecchi: La classe energetica consente di confrontare facilmente il consumo energetico tra apparecchi simili. Ad esempio, confrontando due frigoriferi di diverse marche, è possibile identificare quale consuma meno energia in base alla loro classe energetica
  • Risparmio sui costi energetici: Optare per apparecchi con una classe energetica più alta può portare a risparmi significativi sui costi energetici nel lungo periodo. Anche se gli apparecchi con una classe energetica più alta possono avere un costo iniziale leggermente più elevato, il risparmio energetico nel tempo può compensare questo costo aggiuntivo
  • Consapevolezza del consumo: La visualizzazione della classe energetica sugli elettrodomestici promuove la consapevolezza del consumo energetico tra i consumatori. Gli acquirenti possono essere più propensi a scegliere apparecchi con classi energetiche migliori, contribuendo così a una maggiore efficienza energetica complessiva

In breve, la classe energetica degli elettrodomestici fornisce agli acquirenti informazioni chiare sul consumo energetico degli apparecchi, permettendo loro di prendere decisioni più consapevoli che possono contribuire a ridurre i costi energetici e promuovere l'efficienza energetica.


Conclusione

Attraverso questo articolo, abbiamo cercato di spiegare in modo dettagliato il significato di kilowatt e kilowattora, le unità di misura che rivestono un ruolo sempre più cruciale nel contesto dell'energia solare.

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Domande frequenti

Quanto costa oggi un kilowattora?

Il prezzo dell'energia elettrica oggi nel mercato tutelato è pari a 0,131 €/kWh, prezzo energia PE della tariffa monoraria, relativo al primo trimestre 2024, gennaio-marzo.

A quanto equivale un kilowattora?

Un kWh equivale a 1000 wattora.

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