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Una guida se volete passare dal gas all’elettrico nelle vostre cucine

Oggi, molti di noi stanno pensando di installare una cucina a induzione nella propria abitazione. In questo blog vi spiegheremo le differenze che intercorrono tra una cucina a gas e una a induzione, elencandovi i vantaggi e le peculiarità caratterizzanti questa tecnologia elettrica.

Nello specifico, nel corso di questo articolo tratteremo i seguenti argomenti:

  • Cucina a gas e cucina elettrica: principali differenze
  • Piano cottura a induzione: come funziona
  • I vantaggi della cucina a induzione
  • I consumi della cucina a induzione
  • Il piano cottura a induzione e il fotovoltaico

Iniziamo!


Cucina a gas e cucina elettrica: principali differenze

La principale differenza che intercorre tra una cucina a induzione e una tradizionale riguarda la tipologia di alimentazione utilizzata per fornire il calore necessario a cucinare: difatti, una usa l’energia elettrica, l’altra il gas.

Di norma, un piano cottura alimentato a gas è composto da un piano in acciaio dotato di fiamma regolabile e una serie di fuochi (tra i 4 e i 6). I punti di forza di questo prodotto risiedono nei prezzi ridotti e nella possibilità di cucinare con qualsiasi tipologia di pentola. Anche se, è importante specificare, una parte non indifferente di calore generato dalla combustione viene disperso sotto forma di “fumi caldi”, riducendo al solo 40% la percentuale di utilizzo effettivo del calore generato dalla combustione. Inoltre, il piano di cottura a gas è stato soggetto a diverse critiche a causa della pericolosità del suo combustibile. Attualmente, però, il problema è stato radicalmente ridimensionato grazie all’adozione di valvole di sicurezza per la rilevazione di eventuali perdite di gas.

Al giorno d’oggi, sempre più utenti stanno valutando il passaggio da una cucina a gas a una a induzione, proprio perché quest’ultima è molto innovativa, permette di conseguire un importante risparmio energetico e, soprattutto, si integra perfettamente con le fonti rinnovabili. Infatti, è importante sottolineare come questa tipologia di piano cottura sia totalmente alimentabile con l’energia fotovoltaica.

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Piano cottura a induzione: come funziona

Come accennato poc’anzi, il piano cottura a induzione non sfrutta il calore prodotto dalla combustione del gas metano, bensì utilizza l’energia elettrica. Tra i più apprezzati si annoverano i piani a induzione in vetroceramica, sotto ai quali vengono posizionate alcune bobine speciali capaci di generare un campo magnetico che si trasferisce agli utensili di cottura. Il calore arriva direttamente alle pentole neutralizzando la dispersione del calore.

Parlando per numeri: con le cucine elettriche in vetroceramica a volte il rendimento può arrivare oltre il 90%, contro il 50% delle cucine a gas, che invece soffrono moltissimo le dispersioni di calore.

Il pentolame

Con questa particolare tipologia di piano cottura non si possono utilizzare tutte le pentole. Difatti, il processo a induzione presuppone l’uso di pentole, padelle e tegami particolari con il fondo ferroso o di acciaio, in modo che siano in grado di condurre il calore dal piano cottura.

Un modo veloce e simpatico per testare l'idoneità delle proprie pentole è quello della calamita: se la calamita si attacca al fondo della padella allora si potrà utilizzare sul piano a induzione senza problemi!

La cappa

La cappa, fortemente consigliata per le tecnologie a gas, nel caso dei piani cottura a induzione non è necessaria, perché alcuni modelli sono dotati di aspiratori integrati che evitano preventivamente la dispersione di vapori e fumi.

Temperatura

La maggior parte dei piani cottura a induzione è dotata di un display digitale per la regolazione della temperatura, in modo da poterla tarare con la massima precisione e a proprio piacimento. Inoltre, il piano delle cucine elettriche rimane freddo intorno alla padella, e si attiva solo quando quest'ultima si trova a contatto con la piastra, a conferma del principio di induzione magnetica su cui si basano.


I vantaggi della cucina a induzione

I vantaggi di un piano a cottura a induzione sono i seguenti:

  • Maggiore efficienza energetica data dalla diminuzione delle dispersioni;
  • Maggiore rapidità di cottura: per la preparazione del cibo, con una cucina elettrica, si utilizza il 50% del tempo in meno rispetto a una cucina a gas;
  • Possibilità di alimentazione attraverso energie rinnovabili (come il fotovoltaico!);
  • Estrema praticità di pulizia;
  • Possibilità di regolare la temperatura a proprio piacimento;
  • Maggiore sicurezza perché non c’è la possibilità di dispersione di gas metano e di fiamme e, inoltre, non c’è il rischio di scottatura poiché i piani a induzione si attivano solo in presenza del fondo magnetico del pentolame.

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Installare una cucina a induzione, possibilmente alimentata a fotovoltaico, ti permetterà di risparmiare in bolletta, ma soprattutto di fare bene all'ambiente! Non sfruttando combustibili fossili, poiché alimentata a energia elettrica, questo prodotto non rilascia sostanze inquinanti all'interno della tua abitazione e non produce nemmeno emissioni di CO2 nell'atmosfera.


I consumi della cucina a induzione

Prendendo in considerazione il consumo, il piano cottura a induzione consuma sicuramente meno energia rispetto a una cucina a gas. Ciò avviene perché il piano a induzione riscalda solo il fondo della pentola, e non l’intero piano cottura, disperdendo meno energia e riducendo i tempi di cottura.

È da sottolineare, però, che se si vuole utilizzare una cucina a induzione sarà necessario l’utilizzo di un contatore elettrico con una potenza almeno di 4,5 KW se non 6 kW, ovvero il doppio della potenza media installata residenzialmente parlando (che è pari circa a 3 kW).

Eventualmente, per ovviare a questa complicazione, potrebbe essere utile controllare se il modello di piano a induzione presenta un regolatore di potenza assorbita, che in alcuni modelli può essere impostata in un range di valori tra i 500 e i 2000 W. Altrimenti, potrebbe essere utile anche aumentare direttamente la potenza elettrica del proprio contatore, in modo da soddisfare il proprio bisogno evitando che il contatore scatti periodicamente.

Dai un'occhiata sul nostro blog per scoprire quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia!


Il piano cottura a induzione e il fotovoltaico

Se stai pensando di installare un piano cottura a induzione nella tua cucina, potresti fare un pensiero in merito anche all'installazione di un impianto fotovoltaico. Questa tipologia di produzione di energia, infatti, è perfettamente compatibile con le cucine elettriche, ti aiuterebbe nel risparmio in bolletta rendendoti sempre più indipendente dalla rete elettrica, e soprattutto contribuirebbe a salvaguardare l'ambiente!

Oltretutto, forse non tutti sanno che con una cucina a gas si producono elevate emissioni di CO2, che vanno direttamente ad aggiungersi nell’atmosfera e ad accrescere l’effetto serra. Inoltre, l’uso dei fornelli a gas può portare le emissioni di monossido di carbonio (CO2) e diossido di azoto (NO2), dentro la propria casa, a valori ampiamente superiori rispetto ai limiti consentiti dalle norme sull’inquinamento atmosferico.

L’ambiente domestico può dunque risultare più inquinato dell’ambiente esterno. Infatti, una prolungata esposizione al diossido di azoto comporta un rischio per la salute delle persone, comportando complicazioni a livello respiratorio.

Sfortunatamente, anche un piano cottura a induzione ha una produzione, seppur minima, di CO2 all’utilizzo. Di conseguenza, da un punto di vista ecosostenibile, questa tecnologia non pare mostrare un deciso vantaggio dell’induzione rispetto al gas.

Tutto questo potrebbe essere evitabile con l’installazione di un piano cottura a induzione alimentato da energia fotovoltaica. Difatti, l’installazione di un impianto fotovoltaico ridurrebbe drasticamente le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Inoltre, se si installasse un impianto fotovoltaico con accumulo l’utilizzo del piano cottura elettrico ne sarebbe avvantaggiato. I pannelli solari con batteria, infatti, sono progettati in modo da immagazzinare l’energia prodotta - ma non utilizzata - durante la giornata, per permetterti di riutilizzarla di sera, quando l’impianto fotovoltaico non può più assorbire la luce del sole, e soprattutto quando si deve cucinare la cena.

Voglio passare al solare!

Cucina zero waste: idee ecologiche per ridurre la produzione di rifiuti

Con semplici accorgimenti è possibile adottare buone pratiche per una cucina zero waste.

Di seguito ti proponiamo alcune idee ecologiche da adottare comodamente nel proprio quotidiano per salvaguardare il nostro ambiente anche in cucina.

Sacchetti in cotone e barattoli di vetro

Utili per chi vuole avvicinarsi alla spesa sfusa, i sacchetti riutilizzabili in cotone possono trasportare qualsiasi tipologia alimentare ogni volta che ne hai bisogno. Per la conservazione degli alimenti, invece, i barattoli di vetro sono molto pratici e facilmente reperibili in ogni forma e dimensione.

Rotoli da cucina lavabili in bambù

Invece di utilizzare la carta da cucina tradizionale, per asciugare i liquidi si può optare per la carta in fibra di bambù, che è morbida, assorbente e riutilizzabile poiché lavabile.

Spazzole in fibre vegetali

Un'alternativa ecologica ed ecosostenibile alle spugne sono le spazzole per piatti e pentole in fibre vegetali. Prodotti composti da prodotti biodegradabili il cui smaltimento non danneggia l'ambiente.

Cannucce riutilizzabili in acciaio

In sostituzione alle cannucce usa e getta, oggi bandite insieme ad altri oggetti di plastica monouso con la direttiva europea SUP (Single Use Plastic), si consiglia la cannuccia riutilizzabile in acciaio, atossica e antiruggine, venduta con lo scovolino per pulire eventuali residui e, in certi casi, con un sacchettino in cotone per trasportarla.


Domande frequenti

Quanto consuma il piano a induzione?

Una cucina elettrica con piano a induzione consuma meno di una cucina a gas. Infatti, il piano a induzione ha un'efficienza che può raggiungere il 90%, contro una media del 50% delle cucine a gas. Per bollire un litro d'acqua impiega circa 3 minuti (contro i 5 del gas) ed è anche più sicuro, perché scalda solo la pentola e non tutto il piano.

Quanto dura un piano cottura a induzione?

I piani cottura a induzione sono progettati per durare generalmente circa 30.000 ore, quindi circa 15-20 anni, ipotizzando di cucinare 5 ore al giorno. La durata può subire variazioni a seconda dell'intensità di utilizzo, della qualità del piano stesso e della cura che si avrà nell'utilizzarlo.

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