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Un approfondimento Otovo sul costo dell'elettricità

Il costo dell’energia elettrica è una tematica che interessa molti, poiché è un dato che cambia ogni tre mesi ed è una componente che influenza la spesa totale della bolletta dell'elettricità da pagare.

In questo articolo ci focalizzeremo principalmente sul costo dell’energia elettrica in kWh in Italia.

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Buona lettura!


Cos’è il kilowattora (kWh)?

Il kilowattora è l’unità di misura dell’energia elettrica e viene utilizzata per calcolare e fatturare i consumi sulla bolletta dell’elettricità di ognuno di noi. A seconda dell’offerta che ogni cliente seleziona, il prezzo della bolletta può variare, poiché il prezzo del kWh è stabilito dal contratto di fornitura.

I kilowattora vengono solitamente rilevati dal contatore della luce che consente di verificare i consumi nelle tre fasce orarie definite dall’Autorità ARERA: F1, F2 e F3.

In altre parole, un kWh è l’energia assorbita in un’ora da un apparecchio elettrico con una potenza di 1kW.


Quanto costa il kWh in Italia?

In Italia, il costo dell'energia elettrica al kWh varia in base al tipo di mercato in cui si è, e questo può influire notevolmente sulle tariffe applicate. L'energia elettrica viene infatti acquistata tramite il mercato libero o attraverso il mercato tutelato, con differenti livelli di prezzo.

  • Mercato Tutelato

Nel mercato tutelato, il cittadino che non ha scelto un fornitore nel mercato libero continua a pagare le tariffe stabilite dal Servizio Elettrico Nazionale (SEN), che aggiorna i prezzi ogni trimestre. Queste tariffe includono la componente energia, il dispacciamento, gli oneri generali di sistema e altre voci che vanno a determinare il costo finale dell'elettricità.

  • Mercato Libero

Nel mercato libero, le persone possono scegliere tra diversi fornitori che offrono tariffe molto più competitive, adattabili alle diverse esigenze e abitudini di consumo. Le offerte possono variare in base al tipo di contratto, ma molte tariffe monorarie hanno un costo inferiore rispetto al mercato tutelato. I prezzi nel mercato libero possono differire anche in base alla fascia oraria di consumo, con alcune offerte che prevedono costi variabili durante la giornata. La possibilità di confrontare e scegliere l'offerta più conveniente consente di ottimizzare i costi e risparmiare sulla bolletta energetica.

In generale, se sei nel mercato tutelato, il costo dell'energia al kWh è di circa 0,16053 €/kWh, ma se passi al mercato libero è possibile trovare tariffe più convenienti, con alcune offerte che partono da 0,107 €/kWh. In ogni caso, le tariffe variano in base a diversi fattori, come il consumo giornaliero e le modalità di fatturazione, e spesso la scelta di un fornitore più vantaggioso nel mercato libero può portare a un notevole risparmio.

Per ottimizzare la spesa energetica, è consigliabile monitorare le diverse offerte e scegliere quella che meglio si adatta ai propri consumi.

Tariffe variabili e competitive, con ampia scelta. Tuttavia, richiede una scelta consapevole da parte del consumatore.

In sintesi, nel mercato tutelato le tariffe sono decise dall'ARERA, e sono generalmente più alte rispetto al mercato libero. È pensato per chi non ha intenzione di fare una ricerca o per chi non si fida dei cambiamenti frequenti nelle offerte dei fornitori. Inoltre, le persone più vulnerabili, come gli anziani o chi ha difficoltà economiche, potrebbero non avere le risorse per confrontare le varie offerte, quindi il mercato tutelato serve a proteggere questi consumatori da prezzi troppo elevati o da pratiche commerciali scorrette.

Nel mercato libero invece applicano prezzi più bassi, quindi si può trovare una tariffa inferiore rispetto al costo del kWh nel mercato tutelato. Inoltre, i fornitori nel mercato libero possono offrire contratti più flessibili e opzioni per adattarsi ai tuoi consumi specifici, cosa che non è possibile nel mercato tutelato, dove le tariffe sono standardizzate e meno adattabili. In definitiva, è la migliore opzione per chi mette flessibilità e convenienza al primo posto.

Fasce orarie e mercato tutelato: i prezzi

Ogni trimestre l’ARERA aggiorna i prezzi dell’energia sul mercato tutelato. Di conseguenza, tutti i fornitori di energia operanti in questo mercato devono offrire energia elettrica ai prezzi stabiliti dall’Autorità. Il prezzo dell'energia, segue l’evoluzione del PUN, di cui parleremo successivamente.

In Italia, il costo dell'energia elettrica varia in base all'orario di consumo, suddiviso in tre fasce:

  • F1 (fascia di punta): dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:00 (escluse le festività nazionali).
  • F2 (fascia intermedia): dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00; sabato, dalle 7:00 alle 23:00 (escluse le festività nazionali).
  • F3 (fascia di fuori punta): dal lunedì al sabato, dalle 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00; domenica e festivi, tutte le ore della giornata.

Alcuni fornitori combinano le fasce F2 e F3 in un'unica fascia denominata F23, applicando un prezzo unico per entrambe.

Fascia Oraria Prezzo Energia
F0 (fascia unica) 0,166 €/kWh
F1 (giorno) 0,174€/kWh
F2 e F3 (sera e weekend) 0,162 €/kWh

Tabella 1: Prezzo energia per fasce orarie.

Contrariamente, coloro che operano sul mercato libero possono stabilire i prezzi in modo autonomo.

Dal 2007 ogni cliente ha la possibilità di rivolgersi al mercato libero per acquistare energia elettrica. Da allora nuovi operatori sono entrati nel mercato dell’energia e oggi il mercato libero dell’energia è costituito da una grande varietà di fornitori che concorrono per offrire ai consumatori il miglior prezzo, insieme a un servizio di alta qualità.


Mercato libero: i prezzi

I prezzi del mercato libero non sono definiti da ARERA e sono soggetti a variazione a seconda dei tipi di offerta. Ogni fornitore propone dei prezzi che possono anche differire molto tra di loro. È quindi difficile stabilire con precisione quanto sia il prezzo di un kWh di energia elettrica sul mercato libero, ma possiamo dirti che il prezzo di un kWh può variare tra 0,20 € e 0,30 € (o anche più, in base all'offerta)

In generale, nel mercato libero si possono incontrare diverse opportunità di risparmio, anche se bisogna stare attenti alla variazione dei prezzi durante il corso dell’anno.


I fattori che influenzano il prezzo del kWh di energia elettrica

Il prezzo dell’energia elettrica dipende da molte variabili tra cui:

  • Il prezzo unico nazionale, conosciuto anche come PUN, che è preso come prezzo di riferimento della borsa elettrica. Questo valore è composto da diversi elementi, quali le quotazioni di gas e petrolio, la domanda di energia elettrica, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ecc.
  • L’offerta sottoscritta dal cliente
  • La tipologia di prezzo, fisso o variabile, che segue o meno le oscillazioni del mercato dell’energia.

Il costo dell’energia elettrica al metro quadro

Il costo dell’energia elettrica al mq dipende dal consumo annuale e dai seguenti fattori:

  • Le caratteristiche della struttura e degli impianti
  • Il numero delle persone in un’unità abitativa
  • Il numero e il tipo degli elettrodomestici utilizzati (scopri quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia)
  • Le abitudini di consumo (es. utilizzare il condizionatore in modalità eco)
  • Il fornitore di energia scelto

Il prezzo dell’elettricità in kWh in Europa

In Europa, il prezzo dell’energia elettrica varia considerevolmente da paese a paese, a seconda di diversi fattori tra cui le fonti energetiche utilizzate, le politiche fiscali, i sussidi pubblici e l’efficienza delle reti di distribuzione. Secondo i dati più recenti del 2025, alcuni Paesi spiccano per i costi particolarmente elevati, mentre altri riescono a mantenere tariffe molto più contenute.

Tra i Paesi con l’elettricità più costosa troviamo la Germania. Seguono il Belgio, la Danimarca, il Regno Unito e la Svizzera. Anche l’Italia si posiziona tra i Paesi più cari, ben sopra la media europea.

All’opposto, i Paesi dell’Europa orientale presentano i prezzi più bassi: Ungheria, seguita da l’Ucraina, la Serbia e il Montenegro. Queste nazioni riescono a mantenere bassi i costi grazie a una maggiore produzione interna da fonti a basso costo come il nucleare e l’idroelettrico, nonché a un forte intervento statale nella regolazione dei prezzi.

La media europea nel 2025 è di circa 0,255 €/kWh, con forti divari tra Est e Ovest. I Paesi occidentali tendono a registrare costi più alti a causa della maggiore tassazione, della dipendenza da gas naturale importato e delle spese legate alla transizione energetica.


Ripercussioni economiche sulle famiglie italiane

Nel 2025, il costo dell’energia elettrica in Italia è notevolmente più basso rispetto ai picchi raggiunti durante la crisi energetica del 2022, ma resta comunque una voce importante nel bilancio domestico. Per comprendere quanto spende in media una famiglia per la luce, bisogna considerare due elementi principali: i consumi annui tipici e il prezzo medio al kilowattora (kWh).

Ti proponiamo di seguito alcuni esempi.

Nel mercato tutelato, il prezzo della sola energia (ossia il valore della materia prima senza tasse e oneri) si attesta attorno ai 0,16 €/kWh, ma questo non rappresenta la spesa reale in bolletta. Infatti, la bolletta finale comprende anche costi per trasporto, gestione contatore, oneri di sistema e IVA. Sommando tutte le componenti, il prezzo "tutto incluso" pagato dal cliente domestico italiano si aggira realisticamente tra i 0,26 e i 0,30 €/kWh, a seconda della fascia oraria, del fornitore e della tipologia di contratto (mercato tutelato o libero).

Una famiglia composta da quattro persone, con un’abitazione abitata stabilmente tutto l’anno, utilizza in media tra 3.000 e 3.500 kWh di energia elettrica all’anno. Questo consumo è influenzato dall’uso quotidiano di elettrodomestici come lavatrice, lavastoviglie, forno elettrico, frigorifero, televisori, computer, e talvolta anche climatizzatori o pompe di calore.

Questa famiglia in Italia può aspettarsi di pagare tra gli 840 e i 980 euro l’anno, ad oggi.

Per una coppia o una famiglia di due persone, il consumo medio annuo è inferiore, generalmente compreso tra 2.000 e 2.200 kWh. Anche in questo caso, molto dipende dalle abitudini domestiche: ad esempio, una coppia che lavora spesso fuori casa consumerà meno energia rispetto a una coppia di pensionati che trascorre più tempo in casa.

Si può stimare che potranno spendere tra i 560 e i 616 euro all’anno per l’energia elettrica.

In conclusione, pur con prezzi in calo rispetto agli anni più critici, l’energia elettrica resta un bene da gestire con attenzione, e conoscere i propri consumi ti aiuta a tenere sotto controllo la spesa energetica.


Il fotovoltaico per far fronte alle oscillazioni della tariffa elettrica

Un modo per proteggersi dalle oscillazioni della tariffa elettrica è iniziare a usare l'energia solare per produrre energia. Infatti, installando un impianto fotovoltaico con accumulo avrai la possibilità di raggiungere un'indipendenza energetica di quasi il 90%, diminuendo drasticamente la tua richiesta di energia alla rete e i costi in bolletta.

Inoltre, se decidi di installare un impianto fotovoltaico, potrai beneficiare degli incentivi statali quali:

  • Bonus ristrutturazioni
  • Ecobonus

Per accedere a questi due sussidi, ci sono diversi requisiti da soddisfare. Ti consigliamo quindi di leggere il nostro articolo sulla differenza tra bonus ristrutturazioni ed ecobonus.


Domande frequenti

Come si calcola il costo dell'energia elettrica?

Per calcolare il costo effettivo di un kWh bisogna dividere la spesa totale, così come riportata dalla bolletta dell'elettricità, per il numero di kWh consumati.

Quanto costa un kW di corrente?

Il costo di un kWh di energia elettrica dipende dal tipo di contratto e dal fornitore scelto, ma in media, nel mercato libero in Italia, il prezzo di un kWh può variare tra 0,20 € e 0,30 € (o anche più, in base all'offerta). Nel mercato tutelato (che è gestito da Arera), la tariffa media è attualmente di circa 0,16 €/kWh

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