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Una guida alla sostituzione della caldaia con una pompa di calore

La sostituzione delle caldaie tradizionali con pompe di calore sta diventando una scelta sempre più popolare in Italia, spinta da una crescente consapevolezza ambientale, dalle forti prospettive di risparmio e dai significativi incentivi statali. L’integrazione di una pompa di calore nel proprio sistema di riscaldamento diventerà infatti una scelta obbligatoria nei prossimi anni: in molti stanno quindi effettuando ora la sostituzione, consapevoli che gli incentivi raggruppati sotto il nome di “Ecobonus” sono confermati fino alla fine del 2024.

In un contesto di transizione energetica, sostituire la caldaia con una pompa di calore rappresenta un passo significativo verso la decarbonizzazione degli edifici, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e migliorare l'efficienza energetica. Migliorare l’efficienza energetica significa anche ridurre le spese per il riscaldamento, rendendo questo intervento anche vantaggioso dal punto di vista economico.

Per facilitare la diffusione delle pompe di calore per il riscaldamento, il governo italiano ha introdotto diversi incentivi, offrendo detrazioni fiscali per l'installazione di sistemi di riscaldamento più sostenibili. In particolare, sostituendo la caldaia con una pompa di calore è possibile usufruire della detrazione al 65% in 10 anni, recuperando così più di metà della spesa sostenuta.

Molti italiani stanno già approfittando di queste opportunità per migliorare l'efficienza energetica delle proprie abitazioni, con un aumento notevole delle installazioni di pompe di calore, soprattutto in versione ibrida.

Le pompe di calore ibride sono particolarmente adatte alla sostituzione, perché si integrano perfettamente nell’impianto esistente senza necessità di attuare modifiche. Questa tecnologia porta risparmio e flessibilità, combinando il meglio dei due mondi: la capacità di generare calore in modo efficiente e la flessibilità di utilizzare il gas quando necessario, permettendo al sistema di funzionare anche con i radiatori e di produrre acqua calda sanitaria su richiesta, senza necessità di voluminosi e costosi serbatoi d’accumulo.

In questo articolo Otovo andremo dunque ad analizzare e approfondire tutti gli aspetti che è importante considerare in caso di sostituzione della caldaia di casa con una pompa di calore.

Vedremo inoltre tutti i vantaggi che si possono ottenere da una pompa di calore e come l’abbinamento a un impianto fotovoltaico possa davvero fare la differenza per il risparmio economico e il benessere ambientale!

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Bene, iniziamo!


Approfondimento sulle caldaie

Una caldaia a gas utilizza la combustione del gas naturale o GPL per riscaldare l'acqua che alimenta i radiatori o il sistema di riscaldamento a pavimento, fornendo sia riscaldamento che acqua calda sanitaria (ACS). Si tratta del tipo di generatore più comune, proprio perché molto semplice e poco costoso. Purtroppo questo tipo di sistema sfrutta solamente il gas, risultando in una tecnologia poco flessibile, che non è in grado di portare un risparmio elevato, neanche utilizzando i modelli più moderni con la più alta efficienza di combustione.

Gli svantaggi dell’uso delle caldaie come unico sistema di generazione includono l'alto impatto ambientale, a causa delle emissioni di gas serra, la dipendenza completa dai prezzi volatili del mercato del gas e l'efficienza energetica inferiore rispetto alle soluzioni più moderne.

Bisogna però riconoscere a questa tecnologia i suoi vantaggi, come la semplicità d’uso, i costi iniziali contenuti, la rapidità nella produzione di ACS e la possibilità di lavorare con radiatori ad alta temperatura, come i radiatori, senza perdita di efficienza.


Approfondimento sulle pompe di calore

Le pompe di calore trasferiscono calore dall'esterno verso l'interno dell'abitazione, sfruttando l'aria esterna come fonte di energia, con un processo termodinamico chiamato “ciclo frigorifero”. Si tratta di una tecnologia presente da tempo sul mercato, ma solo di recente sono diventate una soluzione attraente per il mercato del residenziale.

Funzionamento pompa di calore
Funzionamento pompa di calore

Le pompe di calore sono più efficienti delle caldaie tradizionali, portando a un significativo risparmio sui costi di riscaldamento nel lungo termine. Questo perché, invece di produrre il calore come le caldaie, lo prendono dall’aria esterna, una fonte illimitata e gratuita

Come anticipato, sono disponibili sussidi governativi per promuovere l'adozione di questo tipo di tecnologia. In particolare, i due incentivi più interessanti sono la detrazione al 65% in 10 anni, confermata per gli acquisti fino alla fine del 2024, e il Conto Termico, un incentivo erogato dal GSE direttamente sul conto corrente di chi ne faccia richiesta, tra i 60 e i 90 giorni dopo l’installazione. L’importo esatto di quest'ultimo dipende dalla zona climatica, dal modello della macchina installata e dal tipo di intervento (il Conto Termico infatti incentiva anche altri tipi di intervento, non solo la sostituzione di caldaie con pompe di calore). 

I vantaggi economici derivanti dall’installazione di una pompa di calore sono molto significativi: vanno da un 45-50% di risparmio sulla bolletta del gas, anche a cifre più elevate, se abbinate ad un impianto fotovoltaico.

Ci sono però delle complessità e degli svantaggi di cui bisogna tenere conto:

  1. L'investimento iniziale può essere elevato, nonostante gli incentivi
  2. Le prestazioni possono diminuire in ambienti molto freddi
  3. A volte non sono la soluzione migliore quando si usano terminali ad alta temperatura 
  4. Le componenti del sistema possono richiedere uno spazio significativo
  5. In momenti di picco, il consumo elettrico può essere elevato

Questi svantaggi vengono praticamente tutti risolti dalle pompe di calore ibride. Queste ultime combinano la tecnologia delle pompe di calore con una caldaia a condensazione, sfruttando così il meglio dei due mondi. Hanno un costo inferiore rispetto a sistemi equivalenti ma solo elettrici, occupano meno spazio perché non necessitano di un serbatoio di accumulo, funzionano bene anche in climi freddi e con terminali ad alta temperatura, perché possono integrare al funzionamento elettrico una quota di gas, che migliora l’efficienza complessiva del sistema.

Infine, grazie alla presenza di una caldaia, è possibile evitare enormi assorbimenti di potenza: questo è normalmente il limite più grande dei sistemi a sola pompa di calore, perché una fornitura elettrica standard può arrivare al massimo a 6 kW, imponendo un limite superiore alla potenza della pompa di calore. Il rischio dei sistemi solo elettrici è che tutta la potenza messa a disposizione dal contatore sia assorbita dalla pompa di calore, togliendo la possibilità di usare altri elettrodomestici in contemporanea, altrimenti si rischia di far “saltare la luce”.

Con i sistemi ibridi questo non succede, perché si può scegliere di limitare la potenza della pompa di calore e usare la caldaia in aiuto nei momenti più freddi dell’inverno, limitando così la potenza assorbita.


Sostituire la caldaia con una pompa di calore

Questo processo implica un'analisi dettagliata delle esigenze energetiche dell'abitazione, per progettare un sistema che massimizzi i benefici della pompa di calore, garantendo un comfort termico ottimale e una gestione energetica efficiente.

Una volta selezionata la pompa di calore ibrida più corretta per l’abitazione, si può procedere con la fase progettuale e poi realizzativa. Per i sistemi ibridi quest’ultima è molto più semplice e non richiede interventi particolarmente invasivi. Si tratta comunque di un’installazione complessa che deve essere realizzata da tecnici esperti, ma rispetto ad altri sistemi i tempi di realizzazione sono molto più ristretti.

Per i sistemi ibridi, poi, c’è anche la possibilità di accendere la caldaia prima che venga effettuato il primo avviamento (la messa in servizio), che normalmente avviene dai 20 ai 40 giorni dopo l’installazione. In questo modo si continua ad avere sia il riscaldamento che l’acqua calda sanitaria.

Una volta avviato il sistema, si comincia da subito a risparmiare significativamente in bolletta, specialmente se si decide di associare la pompa di calore ad un impianto fotovoltaico.

Ti ricordiamo che noi di Otovo offriamo solo pompe di calore ibride per il riscaldamento.

Schema di un sistema ibrido, caldaia e pompa di calore
Schema di un sistema ibrido, caldaia e pompa di calore
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Conclusioni

La sostituzione della caldaia con una pompa di calore, soprattutto in configurazione ibrida, rappresenta una strategia vincente nell'ambito della transizione energetica, offrendo vantaggi in termini di risparmio, efficienza e sostenibilità ambientale. Con il supporto di incentivi statali e l'adozione crescente di queste tecnologie, l'Italia si sta muovendo verso un futuro più verde e sostenibile nel riscaldamento domestico.

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Integrando una pompa di calore con un sistema fotovoltaico, si ottimizza ulteriormente il risparmio energetico, utilizzando energia rinnovabile per alimentare il sistema di riscaldamento e riducendo la dipendenza dalla rete elettrica.

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Domande frequenti

Come funziona la pompa di calore al posto della caldaia?

Tramite la pompa di calore, il calore viene estratto dall'aria esterna o dal terreno e trasportato attraverso un vettore, come aria o acqua, all'interno dell'edificio e verrà utilizzato per rinfrescare o riscaldare gli ambienti domestici.

Quanto dura una pompa di calore?

Di regola, la vita media di una pompa di calore con un utilizzo normale si aggira tra 15 e 20 anni.

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