Ecobonus 2025 e Detrazione 50%: chiarezza sui bonus statali
Facciamo chiarezza sugli incentivi statali 2025 per pompe di calore e fotovoltaico
In un mondo che si muove sempre più velocemente verso la sostenibilità e l’efficienza energetica, l’Ecobonus 2025 rappresenta una delle opportunità più interessanti per chi vuole ridurre i consumi. Le pompe di calore emergono come soluzioni all’avanguardia per il riscaldamento domestico, mentre il fotovoltaico continua a garantire risparmi concreti in bolletta.
Questi sistemi non solo riducono le spese energetiche, ma sono anche una scelta ecologica, sostenuta dagli incentivi statali e dalle detrazioni fiscali 2025.

Perché scegliere fotovoltaico e pompe di calore insieme nel 2025
L’abbinamento tra impianto fotovoltaico e pompa di calore è oggi una delle soluzioni più convenienti e sostenibili per la casa. Da un lato, il fotovoltaico produce energia elettrica pulita sfruttando il sole; dall’altro, la pompa di calore utilizza proprio questa energia per riscaldare gli ambienti o produrre acqua calda sanitaria, riducendo quasi a zero il consumo di gas.
Grazie agli incentivi statali 2025, investire in questa combinazione permette di:
- massimizzare l’autoconsumo: l’energia prodotta dai pannelli alimenta la pompa di calore, aumentando l’indipendenza dalla rete fino al 90%;
- ottenere risparmio energetico costante: meno spese in bolletta e tempi di ammortamento più rapidi;
- accedere alle detrazioni fiscali dedicate: Ecobonus 65% per le pompe di calore e Bonus Casa 50% per fotovoltaico e sistemi di accumulo;
- contribuire concretamente alla riduzione delle emissioni di CO₂, scegliendo una soluzione che sostituisce i combustibili fossili con energia rinnovabile.
In sintesi, l’accoppiata fotovoltaico + pompa di calore rappresenta il passo più intelligente per chi vuole ridurre i costi domestici, sfruttare al meglio gli incentivi disponibili e rendere la propria abitazione più sostenibile e indipendente dal punto di vista energetico.

Incentivi statali 2025 per fotovoltaico e pompe di calore
Nel 2025 sono disponibili diverse agevolazioni:
- Ecobonus 65%: dedicato agli interventi di efficienza energetica ad alta prestazione (come pompe di calore, caldaie a condensazione evolute, sistemi geotermici). La detrazione rimane al 65% nel 2025.
- Bonus Casa 50% (spesso chiamato “Ecobonus 50%”): copre un’ampia gamma di lavori, compresi fotovoltaico, accumulo, infissi e climatizzatori a pompa di calore. La detrazione è al 50% fino al 31 dicembre 2025 (dal 2026 scende al 36% per la prima casa e al 30% per le seconde).
- Conto Termico: aggiornato nel 2025, offre un contributo diretto fino al 65% della spesa, con erogazione in tempi rapidi (circa 2 mesi). Per le Pubbliche Amministrazioni e alcuni edifici nZEB, la copertura può arrivare fino al 100%. Include anche nuove misure per Comunità Energetiche Rinnovabili e colonnine di ricarica elettrica abbinate.
- Superbonus: nel 2025 resta attivo, ma con aliquota ridotta al 65%, accessibile solo in determinati interventi trainanti.
- Bandi regionali e TEE: in alcune regioni (es. Emilia-Romagna) si arriva fino a contributi del 100% in casi specifici.
In sintesi:
Intervento | Incentivo principale | Percentuale 2025 | Note principali |
---|---|---|---|
Pompe di calore ad alta efficienza | Ecobonus 65% | 65% (detrazione IRPEF in 10 anni) | Richiede invio pratica ENEA |
Conto Termico 3.0 | Fino al 65% (100% per PA) | Rimborso diretto in tempi rapidi (2 mesi) | |
Fotovoltaico | Bonus Casa 50% | 50% fino al 31/12/2025 → 36% dal 2026 | Ammesso anche con accumulo |
Batterie di accumulo | Bonus Casa 50% | 50% fino al 2025 → 36% dal 2026 | Spesso abbinate a fotovoltaico |
Infissi e schermature solari | Bonus Casa 50% | 50% fino al 2025 → 36% dal 2026 | Miglioramento involucro edilizio |
Climatizzatori a pompa di calore | Bonus Casa 50% o Ecobonus 65% | 50% o 65% in base al modello | Dipende dal livello di efficienza |
Naturalmente, non tutti gli interventi possono accedere a entrambi gli incentivi: in alcuni casi è necessario scegliere l’opzione più adatta. I nostri consulenti tecnici sapranno tranquillamente indirizzarti verso la scelta della soluzione corretta, mentre il nostro reparto di amministrazione si occuperà di tutta la burocrazia coinvolta nel processo di richiesta dell’incentivo.
Come sempre, affidarsi a professionisti nel settore è il modo migliore per essere sicuri di non perdersi nulla e non commettere errori che potrebbero compromettere l’iter di approvazione.
Calcoliamo il risparmio
Facciamo un esempio concreto.
Una pompa di calore da 9.000 € può beneficiare di:
- Ecobonus 65% → recupero di 5.850 € in 10 anni di detrazioni;
- Bonus Casa 50% → recupero di 4.500 € in 10 anni (se rientra tra gli interventi ammessi);
- Conto Termico 3.0 → rimborso diretto fino a 5.850 € (65%), con tempi di liquidazione molto rapidi.
Per un impianto fotovoltaico da 6 kW (~14.000 €):
- con Bonus Casa 50% → recupero di 7.000 € in 10 anni;
- se abbinato a batteria e pompa di calore, l’autoconsumo può arrivare al 90%, riducendo drasticamente la dipendenza dalla rete.
Ma i vantaggi economici non si fermano qui. Grazie agli incentivi statali 2025, l’ammortamento dell’investimento per un impianto fotovoltaico abbinato a una pompa di calore avviene in tempi rapidi, permettendo di recuperare una parte importante della spesa iniziale già nei primi anni.
Una volta installato, questo abbinamento garantisce un risparmio costante e duraturo: il fotovoltaico riduce la spesa per l’energia elettrica, mentre la pompa di calore abbassa i costi del riscaldamento e della climatizzazione. Insieme, consentono di aumentare l’autoconsumo fino al 90% e di ridurre al minimo la dipendenza dalla rete, offrendo un beneficio concreto sia nel breve che nel lungo periodo.
Andiamo ora a focalizzarci meglio sulla detrazione al 50% spiegandone tutte le caratteristiche.
Richiedi un preventivoEcobonus 65% e Bonus Casa 50%: cosa coprono nel 2025
L’Ecobonus comprende entrambe le agevolazioni, con percentuali diverse a seconda degli interventi:
- 65% per pompe di calore, caldaie evolute, impianti geotermici e climatizzatori ad alta efficienza;
- 50% (Bonus Casa) per fotovoltaico, accumulo, infissi, schermature solari e lavori di ristrutturazione energetica.
La detrazione al 50% è valida fino al 31 dicembre 2025; dal 2026 scenderà al 36% (30% seconde case).
Andiamo ora a vedere nel dettaglio il Bonus Casa, o Ecobonus 50%.
Bonus Casa 50%
La detrazione fiscale del 50% è stata concessa nel Modello 730 sugli interventi mirati alla riqualifica energetica degli edifici (ma che non dà diritto al bonus mobili), ed è stata prorogata per effetto della Legge di Bilancio sino alla fine del 2025.
Cosa si può detrarre al 50%?
La detrazione al 50% consiste in detrazioni fiscali pari al 50% delle spese sostenute, suddivisibili in rate annuali di pari importo, con un limite massimo di detrazione variabile in base agli interventi specifici.
Le riduzioni sono concesse per interventi che migliorano l'efficienza energetica degli edifici esistenti, e coprono le spese per:
- L'involucro degli edifici esistenti (ad esempio, pareti, finestre, tetti e pavimenti)
- L'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
- La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione ad aria o ad acqua
- La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia
- La sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria
- L'acquisto e l'installazione di schermature solari
- L'acquisto e l'installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a biomasse combustibili
- L'acquisto, l'installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione delle abitazioni

Chi può godere della detrazione?
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento e che sostengono le spese dell'intervento stesso.
In particolare:
- Persone fisiche: Questa categoria include proprietari di immobili, titolari di diritti reali sugli immobili, comodatari, inquilini e anche esercenti di arti e professioni. In pratica, chiunque possieda, gestisca o risieda in un immobile può usufruire degli incentivi per l'installazione di una pompa di calore
- Contribuenti che percepiscono reddito d'impresa: Questo gruppo comprende sia persone fisiche che società, tra cui società di persone e società di capitali. Gli incentivi sono disponibili per coloro che operano in qualsiasi settore e che intendono migliorare l'efficienza energetica dei propri immobili aziendali
- Associazioni tra professionisti: Anche le associazioni tra professionisti, come studi legali o studi medici, possono beneficiare degli incentivi fiscali per l'installazione di pompe di calore. Questo offre un'opportunità per le organizzazioni professionali di ridurre i costi energetici e promuovere la sostenibilità ambientale
- Enti pubblici e privati non commerciali: Infine, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali possono accedere agli incentivi fiscali per l'efficienza energetica. Questo include scuole, ospedali, enti governativi locali e organizzazioni non profit che desiderano ridurre il proprio impatto ambientale e i costi energetici
Quali documenti presentare
Per usufruire del Bonus 50%, è necessario presentare la seguente documentazione:
- Asseverazione: Dichiarazione di un tecnico abilitato che attesta la conformità dell'intervento ai requisiti tecnici richiesti
- Attestato di Prestazione Energetica (APE): Redatto da un tecnico indipendente dai lavori, che fornisce i dati sull'efficienza energetica dell'edificio
- Scheda informativa da inviare all'ENEA: Deve essere inviata entro novanta giorni dal collaudo e deve includere:
- I dati identificativi del contribuente che ha sostenuto le spese
- I dati dell'edificio oggetto dell'intervento
- La tipologia dell'intervento eseguito
- Il risparmio energetico ottenuto e il relativo costo, specificando l'importo delle spese professionali e quello utilizzato per il calcolo della detrazione
Come ottenere la detrazione fiscale al 50%
Per ottenere le agevolazioni fiscali dell'ecobonus 50% bisogna aver effettuato il pagamento tramite bonifico parlante. Questa forma di pagamento deve essere compilata correttamente utilizzando i moduli prestampati ad hoc che le banche e le Poste mettono a disposizione, oppure il formulario interattivo del proprio online banking.
Ricordiamo che quando si compila il bonifico parlante è preferibile inserire i riferimenti normativi del bonus che si sta richiedendo nella causale.
Domande frequenti
Condizione indispensabile per poter usufruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti espressamente su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l'attività d'impresa o professionale).
In realtà, non è prevista una soglia massima di possibilità di richieste di un Ecobonus, salvo non essere presentate nello stesso anno. Il contribuente può usufruirne a condizione che il nuovo intervento sia autonomo da quello precedente.