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Sempre più italiani aderiscono alla detrazione fiscale offerta dal Bonus Ristrutturazione quando acquistano impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica per auto elettriche e batterie per fotovoltaico. Si tratta di un incentivo statale che permette di ottenere un notevole risparmio per chi desidera installare un impianto solare sul tetto della propria casa.

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Prima di entrare nel vivo, vogliamo condividere con te un breve video che spiega il Bonus 50%.


Che cos'è?

Esso costituisce un'importante agevolazione fiscale, consentendo una detrazione del 50% sull'IRPEF (Imposta sul Reddito per le Persone Fisiche) per chi investe in lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.

L’agevolazione si applica alle spese sostenute durante l’anno per lavori effettuati su singole abitazioni residenziali e sulle parti comuni di edifici residenziali situati in Italia. Sono esclusi gli immobili a uso produttivo, commerciale o direzionale.

L’importo massimo detraibile è di 48.000 euro e la detrazione va suddivisa in 10 rate annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui è stata effettuata la spesa.

Lo scopo principale di questa misura è promuovere non solo interventi di riparazione e conservazione, ma anche progetti più ampi di ristrutturazione volti a migliorare l'efficienza energetica, la sicurezza strutturale e il comfort abitativo.

Per poter usufruire del Bonus Ristrutturazioni, è fondamentale che il pagamento dell'intero impianto avvenga tramite Bonifico Parlante.


Le ultime novità per il Bonus 50

Dopo mesi di incertezza, è stata confermata la proroga del Bonus al 50% anche per il 2025, ma con alcune limitazioni: l’aliquota del 50% sarà valida solo per gli interventi effettuati sull’abitazione principale, con una spesa massima detraibile di 96.000 euro per unità immobiliare.

Per le seconde case, invece, la detrazione scende al 36%, sempre su un tetto massimo di 96.000 euro. A partire dal 2026 e nel 2027, l’aliquota sarà ulteriormente ridotta: 36% per la prima casa e 30% per le altre proprietà.

Infine, si ricorda che i contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisa che la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024.

Di seguito puoi trovare una tabella aggiornata sulle aliquote del Bonus Ristrutturazione 2025 e i massimali.

PERIODO DI TEMPO ABITAZIONI PRINCIPALI SECONDE CASE O ALTRE ABITAZIONI
fino al 31 dicembre 2025 50% (limite spesa: 96.000€, max detrazione: 48.000€) 36% (limite spesa: 96.000€, max detrazione: 48.000€)
fino al 31 dicembre 2027 36% (limite spesa: 96.000€, max detrazione: 48.000€) 30% (limite spesa: 96.000€, max detrazione: 48.000€)

Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazioni 2025

Può essere richiesto da tutti i contribuenti, residenti o non residenti in Italia. Non è riservato solo ai proprietari: il beneficio si estende anche a chi ha diritti reali o personali sull’immobile e ne sostiene le spese.

Tra i soggetti che possono accedere al bonus ci sono:

  • Proprietari e nudi proprietari
  • Chi ha diritti di godimento, come usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • Inquilini e comodatari
  • Soci di cooperative, sia a proprietà divisa che indivisa
  • Imprenditori individuali, ma solo per immobili non considerati beni strumentali o merce
  • Soggetti che producono reddito in forma associata (es. società semplici, SNC, SAS, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali

Inoltre, la detrazione fiscale è concessa anche a chi sostiene le spese e risulta intestatario di fatture e bonifici, pur non essendo proprietario. È il caso di:

  • Familiari conviventi (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado)
  • Coniuge separato a cui è stata assegnata la casa intestata all’altro coniuge
  • Componente di un’unione civile, equiparato al coniuge
  • Convivente more uxorio, anche se non proprietario né comodatario, purché le spese siano sostenute dal 1° gennaio 2016

Importante: in tutti questi casi, la detrazione è valida anche se i titoli abilitativi (es. autorizzazioni comunali) sono intestati al proprietario.

Vediamo ora assieme dei casi particolari.

  • Comproprietà: se due persone possiedono insieme un immobile ma solo una risulta intestataria di fattura e bonifico, anche l’altra può detrarre la propria quota, purché sia indicata nella fattura la percentuale di spesa sostenuta da ciascuno.
  • Acquirente con compromesso registrato: anche chi ha firmato un contratto preliminare (compromesso) può accedere al bonus, se:
    • ha preso possesso dell’immobile,
    • sostiene direttamente le spese,
    • e ha registrato il compromesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi.
  • Lavori fai-da-te: se esegui i lavori personalmente, puoi richiedere la detrazione solo per l’acquisto dei materiali.
  • Interi fabbricati: anche le imprese e le cooperative che ristrutturano interi edifici e li vendono o assegnano entro 18 mesi dalla fine dei lavori possono beneficiare del bonus.

Su quali lavori è applicabile il Bonus Ristrutturazione 2025

Questo bonus, conosciuto anche come Bonus 50%, è applicabile a una vasta gamma di interventi finalizzati al miglioramento, al rinnovo e alla sicurezza delle abitazioni e degli edifici.

Questa agevolazione fiscale offre una detrazione del 50% sull'IRPEF e può essere impiegata per una serie di lavori, tra cui:

Manutenzione straordinaria

Include interventi come:

  • rinnovare o sostituire parti strutturali degli edifici;
  • aggiungere o migliorare servizi igienici e impianti tecnologici (senza cambiare la volumetria o la destinazione d’uso dell’edificio);
  • installare ascensori o scale di sicurezza;
  • sostituire infissi e serramenti con materiali o modelli diversi;
  • rifare scale e rampe;
  • lavori per il risparmio energetico (incluso l'installazione di un impianto fotovoltaico);
  • costruzione di recinzioni, scale interne, ecc.

Restauro e risanamento conservativo

Interventi per:

  • eliminare il degrado;
  • adeguare le altezze interne, rispettando i volumi esistenti;
  • aprire nuove finestre per migliorare l’aerazione.

Ristrutturazione edilizia

Include lavori come:

  • demolizione e ricostruzione;
  • rifacimento della facciata;
  • creazione di mansarde, balconi o verande;
  • apertura di nuove porte o finestre;
  • ampliamento con nuovi servizi igienici.

Manutenzione ordinaria

Esempi:

  • riparazioni, sostituzioni di finiture;
  • sostituzione di pavimenti, tinteggiature, rifacimento intonaci;
  • manutenzione di impianti già esistenti;
  • impermeabilizzazione tetti o terrazze;
  • verniciatura delle porte dei garage.

Altri interventi ammessi

  • Ricostruzione o ripristino dopo calamità naturali (se è stato dichiarato lo stato di emergenza);
  • Realizzazione di box o posti auto di pertinenza (anche comuni);
  • Eliminazione delle barriere architettoniche (es. installazione di ascensori o dispositivi tecnologici per persone con disabilità);
  • Bonifica dell’amianto;
  • Lavori per la sicurezza domestica;
  • Misure anti-intrusione (antifurti, inferriate, videocitofoni);
  • Cablatura dell’edificio, isolamento acustico, miglioramenti antisismici ed energetici;
  • Sostituzione di generatori elettrici di emergenza con modelli più efficienti a gas.

Altre spese detraibili

Oltre al costo dei lavori, puoi detrarre anche:

  • spese di progettazione e consulenze professionali;
  • costi per perizie, sopralluoghi, relazioni tecniche;
  • spese per l’adeguamento degli impianti (es. impianti elettrici o a metano);
  • acquisto dei materiali;
  • IVA, bollo, diritti per concessioni e permessi;
  • oneri di urbanizzazione;
  • altri costi strettamente legati all’intervento e agli adempimenti previsti dal regolamento attuativo (D.M. 41/1998).

Incentivi rinnovati per soluzioni di riscaldamento eco-friendly 

Nel 2025, continueranno a essere incentivati nell’ambito dell’Ecobonus e del bonus ristrutturazioni gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale maggiormente in linea con le esigenze di tutela dell’ambiente. I benefici fiscali si applicano infatti ai:

  • Microcogeneratori (anche se alimentati da combustibili fossili),
  • Generatori a biomassa,
  • Pompe di calore ad assorbimento a gas
  • Sistemi ibridi che integrano pompa di calore e caldaia a condensazione.

In questo caso, restano comunque detraibili le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, anche se gli interventi saranno completati dopo il 1° gennaio 2025.

Tutti questi interventi non solo contribuiscono a migliorare la qualità delle abitazioni e degli edifici, ma possono anche portare a significativi risparmi energetici e miglioramenti nel comfort abitativo.


Quali lavori non sono inclusi nel Bonus 50?

La detrazione si applica esclusivamente alle spese sostenute per effettuare interventi sugli immobili. Ciò significa che solo i costi legati ai lavori di ristrutturazione, manutenzione e miglioramento delle proprietà immobiliari possono essere detratti.

Le spese relative all'acquisto di strumenti e dispositivi volti a facilitare la comunicazione e la mobilità, sia interna che esterna, non sono incluse in questa agevolazione fiscale.

Ad esempio, dispositivi come telefoni a viva voce, schermi touch screen e computer non rientrano nel Bonus 50, ma fanno parte della categoria dei sussidi tecnici e informatici. Per questi ultimi, è prevista una diversa detrazione IRPEF pari al 19%.

Per quanto riguarda la sicurezza domestica, non è possibile ottenere alcuna detrazione per l'acquisto di apparecchiature dotate di meccanismi di sicurezza. Ciò significa che se si acquistano dispositivi come telecamere di sorveglianza, allarmi o altri sistemi di sicurezza, questi non possono essere inclusi nelle spese detraibili del Bonus Ristrutturazioni.

Infine, in merito alla prevenzione degli atti illeciti, il Bonus 50 non copre i contratti stipulati con istituti di vigilanza privata.


I requisiti per avere la detrazione fiscale su un impianto fotovoltaico

La detrazione fiscale si applica all’IRPEF, per cui per accedere al Bonus 50 è importante che il tuo reddito sia già tassato da questa imposta.

Il vantaggio economico sta proprio nel ridurre la quota di IRPEF da versare allo Stato in proporzione all’agevolazione fiscale ottenuta.

Per richiedere questo incentivo è importante soddisfare i seguenti requisiti tecnici:

  • L’impianto fotovoltaico domestico non deve essere superiore ai 20 kW di potenza.
  • Qualora si installi anche il sistema di accumulo, questo deve essere ad uso domestico.

È bene poi verificare di avere uno di questi titoli:

  • Possessore dell’immobile.
  • Oppure in possesso di un contratto di locazione o comodato d’uso.

Se non si soddisfano questi requisiti, si può comunque ottenere la detrazione fiscale se:

  • Si è un familiare convivente del padrone dell’ immobile alla data di inizio dei lavori dell’intervento o al momento del sostenimento delle spese ammesse alla detrazione.
  • Si è il coniuge separato assegnatario dell’immobile oggetto dell’intervento intestato all’altro coniuge.
  • Si è un componente dell’unione civile con il possessore dell’immobile.
  • Si è promissario acquirente dell’immobile oggetto di intervento con contratto preliminare di compravendita.

Se hai uno di questi titoli o soddisfi i requisiti elencati qui sopra, molto probabilmente puoi accedere alla detrazione fiscale.

Ti ricordiamo che, se scegli di accedere al Bonus Ristrutturazione 2025 per l’installazione del tuo impianto fotovoltaico, non potrai usufruire anche dell’Ecobonus per lo stesso intervento.

Quando i lavori rientrano sia tra quelli agevolabili con l’Ecobonus (dedicato alla riqualificazione energetica) sia con il Bonus Ristrutturazione, è necessario scegliere una sola detrazione fiscale: le due agevolazioni non sono cumulabili per le medesime spese.

Tutto chiaro fin qui? Vediamo ora qual è l’aliquota della detrazione fiscale da applicare agli impianti fotovoltaici.


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Domande frequenti

Il Bonus 50 può essere richiesto dai proprietari di immobili, da chi possiede un contratto di affitto o comodato d'uso, e da familiari conviventi.

Il rimborso del 50% delle spese sostenute viene restituito tramite detrazioni fiscali distribuite in dieci rate annuali.

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